Giornata Mondiale degli Oceani: Pichetto Fratin, “Pressioni crescenti, proteggerli è difendere il futuro”

Italia protagonista a Nizza alla Conferenza ONU

Dal 9 al 13 giugno la Terza Conferenza delle Nazioni Unite sull'Oceano (UNOC-3): al centro biodiversità, economia blu e aree marine protette

Roma, 8 giugno 2025 – “In un momento segnato da pressioni crescenti – dai cambiamenti climatici all’inquinamento, fino alla perdita accelerata di biodiversità – proteggere gli oceani significa difendere il nostro futuro, ambientale, economico e sociale. La salute del Mediterraneo, scrigno di biodiversità e crocevia di civiltà, è parte integrante della salute degli oceani del pianeta. E l’Italia è in prima linea, con accordi internazionali e progetti concreti per la conservazione e il ripristino degli habitat marini, nel solco degli impegni delle Nazioni Unite.” Lo dichiara il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, che si celebra ogni 8 giugno.

L’edizione 2025 della World Oceans Day, promossa dalle Nazioni Unite, è dedicata al tema “Awaken New Depths”, un invito ad approfondire la comprensione del ruolo vitale degli oceani per la vita sulla Terra e ad agire con urgenza per la loro salvaguardia.

A partire da domani, e fino al 13 giugno, l’Italia sarà presente alla Terza Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (UNOC-3), che si svolge a Nizza sotto la co-presidenza di Francia e Costa Rica. Un appuntamento globale strategico, volto a mobilitare impegni concreti per il raggiungimento dell’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14 (SDG 14) dell’Agenda 2030: “Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”.

Tra i principali focus della Conferenza:

• Il raggiungimento del traguardo del 30% di aree marine protette entro il 2030 (obiettivo 30by30)
• Il rafforzamento della governance internazionale degli oceani,
• Lo sviluppo di un’economia blu equa e sostenibile
• Il contrasto alla plastica in mare e all’acidificazione degli oceani
• La promozione della scienza marina e della cooperazione internazionale.

“Serve una visione integrata – sottolinea Pichetto – che coniughi tutela ambientale, innovazione e sviluppo sostenibile, coinvolgendo settori chiave come la pesca, il turismo costiero, il trasporto marittimo e la blue economy. L’oceano non è solo un patrimonio da proteggere, ma un motore di crescita e occupazione, che va governato con responsabilità e lungimiranza”.

Nel Mediterraneo, hotspot climatico e marino tra i più sensibili del pianeta, l’Italia è protagonista di numerose azioni:

• Il Progetto MER (Marine Ecosystem Restoration), per il ripristino degli ecosistemi marini degradati;
• L’Accordo Pelagos, per la protezione dei cetacei nel Santuario tra Italia, Francia e Principato di Monaco;
• La designazione dell’Area Marina Particolarmente Sensibile (PSSA) nel Canale di Sicilia, approvata dall’IMO;
• Le iniziative per la decarbonizzazione del traffico marittimo, con zone a basse emissioni (ECA) e standard per carburanti sostenibili.

L’impegno italiano sarà rappresentato a Nizza da una delegazione interministeriale, con la partecipazione di enti di ricerca, istituzioni scientifiche e rappresentanti del settore marittimo.

“Proteggere gli oceani – conclude Pichetto – è un imperativo etico e strategico. È il nostro dovere verso le generazioni future.”