L’impegno dell’industria ceramica per valorizzare digitalizzazione e BIM

Il Disciplinare BIM di piastrelle e laterizi

L'industria della ceramica, in particolare quella delle piastrelle di ceramica italiane, è un comparto sempre molto attento al mercato e alle sue evoluzioni. Infatti, come ci ricorda in questa intervista ing. Barbara Mazzanti del Centro Ceramico di Bologna, questo settore è stato anche il primo a introdurre la Dichiarazione Ambientale di Prodotto (Environmental Product Declaration - EPD) per i propri prodotti.

Essendo quindi molto all’innovazione, il settore ceramico «non poteva non essere colpito dall'evoluzione che la digitalizzazione stava compiendo nel mondo dell'edilizia. Questa attenzione ha fatto sì che l'associazione di categoria iniziasse a interrogarsi su come proporre alle aziende associate l'approccio al nuovo mondo digitale dell'edilizia. Si è così deciso di intraprendere il percorso della creazione di un disciplinare BIM che stabilisse le regole su come strutturare il contenuto informativo legato ai prodotti, quali appunto la piastrella di ceramica e i prodotti in laterizio» ha dichiarato Barbara Mazzanti. Ci sono voluti due anni di lavoro per raggiungere questo risultato. Il prossimo passo da compiere sarà quello di trasformare questo documento in norma UNI di prodotto.

«Nel nuovo mercato digitalizzato, l'oggetto BIM di un prodotto diventa biglietto da visita – spiega Barbara Mazzanti - Attraverso questo oggetto digitale le aziende possono presentare tutte le caratteristiche dei loro prodotti in termini di prestazioni ma anche di sostenibilità ambientale».

Per approfondire, ti invitiamo a guardare la videoregistrazione completa dell’intervento di Barbara Mazzanti tenutosi presso la Piazza della Ceramica e del Laterizio Confindustria Ceramica in occasione di SAIE Bologna 2022.