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La Sostenibilità nel settore delle costruzioni e il contributo dei manufatti in calcestruzzo. Enrico Dassori

Enrico Dassori, Professore Ordinario di Architettura Tecnica presso l’Università di Genova è intervenuto con una relazione sulla sostenibilità nel settore delle costruzioni per approfondire quale sia stato il contributo dell’industria della prefabbricazione cementizia.
La sua relazione si è tenuta nell’ambito dell’evento "Industrializzazione edilizia: Sinergie e soluzioni per la sostenibilità delle costruzioni» organizzato da: ASSOBETON in collaborazione con SAIE InCalcestruzzo – Ingenio
venerdì 21 ottobre 2022 nell'arena Carboncure.
Ha moderato l'ing. Alessandra Ronchetti.

«Dal mio punto di vista riguardo proprio alla sostenibilità Assorbeton sta affrontando le cose nella maniera giusta, cioè non entrando in quel vortice diciamo esplicitamente e principalmente merceologico che è l'approccio che altri settori hanno nei confronti dell’argomento.» Enrico Dassori, ha aperto la sua relazione al SAIE di Bologna con questo elogio all’attività svolta dall’Associazione che dal 1956 rappresenta il mondo della prefabbricazione cementizia italiana.

«Il calcestruzzo è un nostro materiale italiano. L'Italia è lapidea o laterizia».

Il punto sulla sostenibilità

«Sostenibilità, come siamo messi nelle costruzioni nelle costruzioni: non siamo messi benissimo. Lo sappiamo perché l’IPCC dice che il 35/40 per cento della responsabilità di emissione di CO2 e gas clima alteranti è del settore delle costruzioni. E in più sappiamo che il 50% almeno del patrimonio edilizio italiano ha più di 45/50 anni, che vuol dire che lo mette fuori assolutamente da tutte quegli interventi normativi che diciamo dal 76 hanno riguardato gli aspetti energetici.»

Un approccio che in questi anni è cambiato: «In termini di contenimento di consumi per quello che riguarda le abitazioni il tema è oggi estremamente attuale visti i costi dell’energia» e aggiunge «L'Europa ha messo nel mirino un po’ il tema e anche in questo caso diciamo l'approccio di assobeton e il mondo dei prefabbricatori in generale non si è mai sottratto alle sfide.»

Un nuovo approccio per le costruzioni

L'insieme di modifiche indotto dalla sostenibilità è stato riportato nei «tre livelli della progettazione, nella costruzione e nella manutenzione.»

Dassori riprende quindi i cambiamenti che sono stati introdotti «Per la progettazione ormai dovremmo dare per scontato che in termini di sostenibilità la dobbiamo articolare nei tre livelli. La considerazione dell'ambiente quindi non più come prima, quando un condominio di Palermo era uguale a un condominio di Verona, tanto per intenderci. Questo ormai ovviamente è sparito.

Poi le scelte tipologiche. E poi ovviamente le scelte di le scelte di dettaglio, che sono quelle che poi impattano più da vicino col secondo mondo, quello della costruzione."

E Dassori prosegue «Riguarda le cose, i materiali, le soluzioni tecniche e tecnologiche, i componenti, gli elementi costruttivi, fino arrivare alla gestione del cantiere. E qui possiamo già intravedere quella che è la liaison, il legame col mondo della prefabbricazione.

E poi non ultimo la manutenzione.»

Temi sui cui la prefabbricazione è forte. Dassori evidenzia infatti «Abbiamo visto che su altri materiali, su altre tecnologie I problemi ci sono e ci sono stati in archi di tempo abbastanza vicini.»

Un nuovo modello

Enrico Dassori riporta un cambiamento di modello, in cui si è creato un legame bidirezionale, ambivalente, tra progettazione e costruzione: «La progettazione induce delle modificazioni nella produzione, ma la produzione a sua volta incide sulla progettazione. Cioè a volte si progettano delle cose, si chiede all'industria di farle, a volte l'industria fa delle cose, che sono di spunto, di stimolo alla progettazione per fare certe cose. E anche su questa cosa i prefabbricatori sono vincenti perché la porta è sempre stata aperta.»

E aggiunge «Il progettista va dalla prefabbricazione che non è un elemento chiuso, non è un sistema chiuso, è una disponibilità a fare» e sottolinea "se io voglio fare una cosa di qualità, lo devo fare prefabbricato, non c'è verso, manodopera, costi per controlli in cantiere, non esiste, quindi è evidente che si è completamente ribaltato il mondo e poi ovviamente la manutenzione.»

E conclude il concetto «Tutti i prodotti che si possono dire in qualche modo
prefabbricati e sono la perfetta attuazione di un modello razionale tipicamente industriale.»

La prefabbricazione è naturalmente sostenibile

«Quello che la prefabbricazione offre alla sostenibilità sono i termini proprio per cui la prefabbricazione è naturalmente sostenibile».

«Le colonne quindi su cui si fonda questo processo, questa linea di flusso, sono alcune sigle, alcuni termini, che oggi sono correnti, che sono i CAM, nel senso come meglio può rispondere a una richiesta a testimonianza di prestazioni quello che ha un prodotto industriale, quindi controllabile per definizione, controllato e controllabile per definizione. LCA ovviamente perché il processo diventa estremamente chiaro, estremamente trasparente. Il BIM ovviamente, per tutte le componenti, sia tutti i livelli del BIM. E ovviamente il termine importantissimo oggi dalla circolarità, perché poi anche da un punto di vista del riciclo diciamo che da quel punto di vista lì la partita è vinta, cioè non c'è niente da fare, perché abbiamo una riciclabilità praticamente del 100%.

La diffusione del calcestruzzo

"L'altro elemento vincente rispetto ad altri sistemi ad altri materiali è la diffusione proprio del calcestruzzo. Non è che si vada a fare una sola famiglia tipologica, d’accordo, per cui qui banalmente faccio prestissimo a mettere insieme alcune famiglie che sono territorio infrastrutture e la residenza.»

Edilizia residenziale

L’edilizia residenziale è un settore su cui occorre recuperare, perchè «Certo che alcuni, ma non dico errori, però diversità di valutazioni, la stessa guerra, la stessa barriera che fu fatta dalle imprese tradizionali negli anni 70.

Ma non è così non è scritto da nessuna parte che debba essere quella. Abbiamo degli esempi di edilizia residenziale prefabbricata in Francia. Provate un po' a fare in tradizionale quei tipi di facciata, sono aree culturali diverse, non è che nessuno venga a dire che dobbiamo fare la casetta antica in Italia. Ecco in Francia culturalmente si dividono fra un ipermodernismo e un'ipertradizionalismo e i tradizionalisti sono i primi fruitori diciamo di tutto quello che è il mondo della prefabbricazione. Per arrivare poi agli edifici un po’ classici, quelli industriali, quelli operativi, diciamo gli uffici, eccetera, e gli edifici religiosi.»

Enrico Dassori ha concluso «Io sono circa ormai quasi 50 anni che sono nel settore, ho iniziato nel 74 a lavorare negli studi di progettazione. Quello che a me ha sempre appassionato e interessato di questo mondo è proprio la capacità, non dico ingegneristica perché sono architetto, non voglio dare la soddisfazione agli ingegneri di essere più bravi, però questa idea di di ponderare, di misurare e di vedere cose, la sostenibilità allora può avere un significato».

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La Sostenibilità nelle costruzioni: il contributo dei manufatti in calcestruzzo. Enrico Dassori

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