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Le indicazioni normative per una diagnostica di qualità: la risposta del Centro Diagnostico per le Costruzioni

Negli ultimi anni la normativa ha portato chi si occupa di diagnostica edilizia ad essere in grado di eseguire prove ed analisi efficaci e di qualità. Quali sono i criteri necessari? Quali i vantaggi di affidarsi a un Centro Diagnostico per le costruzioni?

Il percorso normativo verso una diagnostica di qualità

Negli ultimi anni il panorama normativo che riguarda le costruzioni esistenti è cambiato e si è evoluto notevolmente per rincorrere la grande necessità di controlli, monitoraggi e manutenzioni sul costruito del territorio italiano, che ha ormai raggiunto un’età avanzata. La cura di questo datato patrimonio è possibile solamente grazie ad una reale e precisa conoscenza dello stato di salute della costruzione.

Il percorso normativo parte dalla NTC 2008, con l’introduzione per la prima volta di un capitolo sulle costruzioni esistenti, per arrivare alla NTC 2018 in cui viene specificato che per eseguire prove e analisi sulle costruzioni esistenti è necessario essere in possesso di caratteristiche ben precise che dimostrano la qualifica nelle attività di analisi.

I criteri per una diagnostica efficace sulle strutture esistenti

Personale qualificato

La diagnostica deve essere eseguita da personale con qualifiche e competenze specifiche sulle prove e analisi sui materiali sulle costruzioni esistenti. Si deve garantire la “Perfetta conoscenza delle procedure di prove e delle modalità di funzionamento delle apparecchiature e dei sistemi di acquisizione dei dati.” [cit. 633/STC]

Per fare questo, il riferimento sono le certificazioni del personale nelle specifiche metodologie di prova: la UNI EN ISO 9712:2012 e la UNI PdR 56:2019.

La UNI PdR 56:2019 è la prassi di riferimento che definisce i principi, i criteri e le procedure per la gestione delle attività relative alla certificazione ed al successivo mantenimento della certificazione al livello 1,2 e 3 del personale tecnico addetto alle prove non distruttive (PnD) nel campo dell’ingegneria civile. La prassi comprende la competenza nei seguenti metodi di prova:

Questo significa che per eseguire una delle prove sopra descritte è necessario essere in possesso della certificazione specifica che viene rilasciata in seguito ad una serie di esami teorici e pratici. Tale certificazione può essere rilasciata su 3 livelli.

Attrezzature di proprietà

Chi esegue la diagnostica deve avere attrezzature e strumentazioni di proprietà “idonee, periodicamente controllate e soggette sia ad un programma periodico di verifica della taratura che ad un piano di manutenzione che ne garantiscano l’efficienza operativa.” [cit. 633/STC]

Attrezzature che devo essere sottoposte a controlli e tarature periodici per verificarne il corretto funzionamento e garantire risultati sempre precisi e validati.

Inoltre, l’utilizzo di alcune strumentazioni richiede una formazione specifica del personale, che ne deve conoscere nel dettaglio il funzionamento: questo viene garantito solo attraverso certificazioni specifiche.

Garanzie di qualità

Tutte le procedure, le prove e analisi diagnostiche devono essere parte di processi e metodi tracciati e a norma UNI EN ISO 9001. Affidarsi ad una società certificata nella qualità è un’ulteriore garanzia perché assicura che tutti i processi di analisi sono tracciati in protocolli specifichi con procedure di controllo.

Affidarsi al centro diagnostico per le costruzioni Tecnoindagini

È su queste basi che nasce il Centro Diagnostico per le costruzioni di Tecnoindagini: un centro specializzato nella diagnostica, che esegue prove, analisi e protocolli su costruzioni esistenti e nuove, il tutto seguendo una Diagnostica a Filiera Controllata.

Il Centro Diagnostico ha ottenuto l’autorizzazione come Laboratorio Prove Materiali da Costruzione e Laboratorio Prove Materiali sulle Costruzioni Esistenti. Queste due aree completano l’area Protocolli Diagnostici finalizzata all’esecuzione di indagini finalizzate al rilievo di patologie, alla valutazione statica e sismica e all’individuazione dello stato di salute della costruzione.

Affidarsi al centro diagnostico per le costruzioni Tecnoindagini

Il Centro Diagnostico Tecnoindagini è composto da tutte le professionalità necessarie per affrontare ogni esigenza diagnostica e coordinarle in funzione delle attività. I 50 specialisti nella diagnostica sono interni al Centro e condividono il metodo di lavoro e le informazioni raccolte, così da alimentare una conoscenza coerente ed univoca della costruzione.

Gli specialisti di Tecnoindagini sono certificati di 2° e 3° Livello sulle prove non distruttive sugli edifici secondo la UNI EN ISO 9712:2012 e la UNI PdR 56:2019. Inoltre, il Centro Diagnostico dispone di ogni tecnologia per eseguire analisi non invasive, ma efficaci: 558 strumenti di proprietà precisi e tarati per analizzare ogni componente a diversi livelli di profondità.

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