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Manutenzione e controlli dei sistemi di rivelazione fumi: cosa cambia con la UNI 11224:2019

Il 5 settembre l’UNI ha pubblicato la nuova norma UNI 11224:2019 che descrive le procedure per il controllo iniziale, la sorveglianza e il controllo periodico, la manutenzione e la verifica generale dei sistemi di rivelazione di incendio.
La nuova norma costituisce una revisione della vecchia edizione del 2011 e comprende alcune novità fondamentali, oltre ad un allineamento con i capitoli inerenti i test e le opere di manutenzione dei due TR rilasciati successivamente alla UNI 9795 edizione 2013, ovvero UNI TR 11607 e UNI TR 11694

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UNI 11224:2019: le importanti novità per la manutenzione dei sistemi di Rivelazione Fumi

Fin dall’inizio ci si rende conto che le novità sono più d’una, alcune delle quali di grande importanza per la manutenzione dei sistemi di Rivelazione Fumi; si va dall’implementazione di nuove modalità di prova sugli avvisatori ottico e acustici di allarme, alle nuove modalità di verifica sui sistemi di rivelazione ad aspirazione (ASD) (Parti estrapolate dai TR sopra citati).  Sono state, inoltre, introdotte modifiche importanti relative alla “revisione del sistema” e la percentuale di punti da verificare durante i controlli.

Cosa cambia per il manuale d’uso e manutenzione dell’impianto?

Altra novità riguarda la “manualistica relativa alla centrale e alle apparecchiature installate” che è stata sostituita dal “manuale d’uso e manutenzione dell’impianto già predisposto dalla ditta installatrice”, recependo quanto introdotto dal DM 20 dicembre 2012 e successivamente esposto nel D.M. 03/08/2015 oggi aggiornato al D.M. 18/10/2019, il quale deve essere “completo delle istruzioni necessarie per la corretta gestione dell’impianto e per il mantenimento in efficienza dei suoi componenti”.

Tale documentazione deve inoltre essere implementata con lo “schema funzionale e particolareggiato del sistema”, vale a dire completato di tabelle causa/effetto che permettano la comprensione delle logiche di funzionamento impostate nella centrale (concetto introdotto con l’edizione 2013 della UNI 9795 Appendice A – Documentazione di Progetto). 

Introdotta la figura del “Tecnico Manutentore”

Con la nuova norma è stata introdotta la figura del “Tecnico Manutentore” e, la figura del “tecnico qualificato” presente nella precedente norma, è stata sostituita dalla figura di “persona competente” avendone le stesse peculiarità. Il “Tecnico Manutentore” è “Persona competente e qualificata che porta a termine i propri compiti in modo affidabile, si assume le responsabilità per la finalizzazione degli stessi e adatta i propri comportamenti alle circostanze nel risolvere i problemi”. 

Le attestazioni di partecipazione a corsi, attività formative e/o esercitazioni effettuate continuativamente presso associazioni, enti o aziende di settore contribuiscono a qualificare il personale.

A tal fine la INIM Electronics ha istituito la Fire Academy, percorso formativo al termine del quale i partecipanti acquisiranno le competenze necessarie per poter esser definiti “persone competenti e qualificate”.

Introduzione di metodologie per il controllo iniziale, e per il controllo periodico, dei segnalatori di allarmi ottici e di quelli acustici

La nuova norma introduce le metodologie per il controllo iniziale, e per il controllo periodico, dei segnalatori di allarmi ottici e di quelli acustici. Si introduce l’utilizzo di strumenti quali il luxmetro e il fonometro per valutare, oltre all’efficienza, anche l’efficacia delle segnalazioni sia ottiche che acustiche. (concetto introdotto con il TR 11607).

La UNI 11224 edizione 2019 determina le modalità di verifica dei sistemi ASD specificando quali controlli effettuare sui rilevatori di fumo ad aspirazione e sulle reti di aspirazione, e le modalità di applicazione degli stessi. (concetto introdotto con il TR 11694)

Vengono inoltre disciplinati i controlli sulle linee di comando, in questo modo la normativa va a coprire tutti i possibili componenti dei sistemi di rilevazione e segnalazione allarme incendio (vedi schema EN54-1 – Comunicazione Bidirezionale).

I nuovi concetti di "anzianità dell'impianto" e di "ciclo"

Nella procedura di controllo funzionale sono state introdotte le novità di maggior portata, partendo dall’introduzione di due nuovi concetti come “anzianità dell’impianto” (anni trascorsi dalla consegna formale dell’impianto) e “ciclo” (tempo che intercorre tra la consegna formale e la verifica generale del sistema).

Una delle modifiche più importante riguarda la periodicità della “verifica generale del sistema” che passa da 10 a 12 anni.

Per i sistemi di rivelazione con linee convenzionali è rimasto invariato l’obbligo della prova del 100% di tutti i dispositivi ad ogni controllo periodico così come per quei punti, singoli, di tipo indirizzato che sono posti a sorveglianza di un’intera zona. Per quanto riguarda i dispositivi di tipo indirizzato la nuova normativa prevede percentuali differenti in funzione dell’anzianità dell’impianto: 

  • dalla “consegna formale” al sesto anno il controllo funzionale deve riguardare il 25% dei dispositivi a semestre (50% di dispositivi testati all’anno); 
  • dal settimo al dodicesimo anno la percentuale sale dal 25 al 50% (100% di dispositivi testati nell’anno), ovvero lo stesso criterio della norma precedente.

La verifica generale dopo 12 anni: cosa prevede

Al termine dei dodici anni di vita i sistemi, sia quelli convenzionali, sia quelli indirizzati, dovranno essere sottoposti alla “verifica generale” che è costituita da un insieme di attività.

In Primis verificare che non siano intervenute modifiche sostanziali al sistema (si deve acquisire la documentazione tecnica di progetto della nuova configurazione) e controllo della effettiva disponibilità di parti di ricambio per i vari componenti installati (in caso di indisponibilità delle parti di ricambio deve essere considerato non più assoggettabile a manutenzione in caso di successivo guasto e deve esser segnalato al responsabile del sistema).

Successivamente va messo in atto un nuovo collaudo completo dello stesso, così come previsto dal “controllo preliminare dell’impianto” punto 8.2 della norma. 

Durante la “verifica generale”, tutti i rivelatori automatici di fumo (sensori puntiformi, lineari, aspirazione) e di fiamma, dovranno essere sottoposti ad una delle seguenti procedure:

  • revisione di fabbrica;
  • sostituzione con nuovi rivelatori compatibili;
  • sottoposti a prova reale secondo le indicazioni riportate nella UNI9795 e nella UNI/TR11964. 

L’ultima opzione con l’intento di verificare che, i tempi di risposta per la generazione dell’allarme dei rivelatori installati, non superino del 20% quelli dello stesso rivelatore ma di nuova produzione, in caso contrario si dovrà sostituire o revisionare.  

Le operazioni appena descritte, revisione, o sostituzione, o prova reale, dovranno essere effettuato entro i sei anni dall’attivazione della fase di “verifica generale del sistema”, con suggerimento di intervenire su un sesto dei punti ogni anno, continuando a verificare annualmente il 100% dei restanti rivelatori, con l’indicazione di finirle tassativamente entro 6 anni.

L’anzianità del rilevatore, in caso di sua sostituzione anticipata, riparte dal momento in cui questa si verifica pertanto la data di anzianità si azzera; mentre per i rilevatori sottoposti a prova reale si dovrà continuare a testarne il 100%. 

Per quanto riguarda l’anzianità dell’impianto, la normativa al punto 11 precisa che tutti i sistemi che alla data di pubblicazione della norma, hanno anzianità maggiore di 12 anni, devono essere considerati con anzianità pari a 12 anni ed essere avviati alla “verifica generale”.

Il vantaggio di avere dispositivi INIM Elettronics

INIM Electronics con i suoi dispositivi (rilevatori e centrali) mette a disposizione del manutentore una serie di opzioni che permettono di semplificare la verifica generale del sistema e ridurre conseguentemente l’impatto economico.
Grazie al numero seriale, presente su ogni dispositivo indirizzato, è possibile individuare all’interno dell’impianto il dispositivo in modo univoco, fissando così la data di messa in servizio dello stesso facilitando così il calcolo dell’anzianità, e determinare di conseguenza il tipo di controllo a cui sottoporlo (verifica generale, 50% o 100%).
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