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Mose: partiti i lavori di manutenzione provvisoria

L'intervento rientra negli accordi contrattuali tra Mims e Consorzio Venezia Nuova ed è funzionale alla definizione della manutenzione a regime.

Da luglio 2020 il Mose ha difeso 33 volte Venezia dall'acqua alta

Partono i lavori di manutenzione provvisoria del Mose di Venezia, che riguardano la barriera sulla Bocca di Lido Treporti, la prima ad essere stata calata in mare nel 2013. La manutenzione provvisoria del Mose nella "fase di avviamento" dell’opera (propedeutica a quella di gestione "a regime") rientra negli accordi contrattuali definiti in base alla Convenzione tra lo Stato, rappresentato dal Ministero delle infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), e il Consorzio Venezia Nuova per la gestione del sistema delle dighe mobili a tutela di Venezia e della sua laguna. 

Il Raggruppamento temporaneo di imprese guidato da Fincantieri, al quale partecipano Berengo Spa, Sirai Srl, Fagioli Spa e Nautilius Srl, che si è aggiudicato i lavori per la manutenzione provvisoria del Mose, può ora procedere all’apertura dei cantieri. La manutenzione provvisoria del Mose è finalizzata anche alla raccolta di informazioni e dati per elaborare il capitolato in vista della gara per la sua manutenzione a regime.

Dal luglio 2020 il sistema del Mose, anche se ancora non completato, ha difeso per 33 volte Venezia e la sua laguna dall’acqua alta. L’anticipazione del funzionamento delle barriere protettive, oltre ad aver ridotto i danni e i disagi provocati dalle maree, ha consentito di testare l’infrastruttura che a tutt'oggi ha carattere sperimentale.

L’avvio della manutenzione provvisoria è l’ultimo di una serie di avanzamenti che negli ultimi diciotto mesi, grazie anche agli indirizzi e alle attività di coordinamento del Mims, sono stati compiuti per accelerare il completamento dell’infrastruttura e gli interventi paesaggistici e ambientali previsti: il Consorzio Venezia Nuova, concessionario del Mose, è uscito dalla situazione di crisi finanziaria e questo ha reso possibile la ripresa dei lavori; inoltre, sono stati individuati gli stanziamenti necessari per la completa realizzazione del sistema e la fase di avviamento, destinando a questo fine 538 milioni di euro derivanti dai minori oneri finanziari sui mutui contratti per la realizzazione dello stesso Mose. 

Gli interventi funzionali al sollevamento delle barriere dovranno essere conclusi entro la fine del 2023, per poi passare alla gestione ordinaria del Mose. Si segnala, inoltre, che, in linea con gli indirizzi di governo per favorire la transizione ecologica, nel corso del 2021 è stata decisa la realizzazione di un impianto fotovoltaico, non previsto nel progetto originale, in grado di garantire la copertura del fabbisogno energetico annuo dell’infrastruttura.

Inoltre, a breve - nel mese di ottobre - inizieranno i lavori per il rialzo della pavimentazione di Piazza San Marco.  

Infine, per promuovere e divulgare la conoscenza del sistema delle dighe mobili, una delle più grandi opere ingegneristiche italiane recenti, a gennaio scorso è stato firmato un protocollo d’intesa con l’Università Ca’ Foscari e con l’Università Iuav, entrambe di Venezia, finalizzato ad accrescere la consapevolezza sulle problematiche legate alla protezione ambientale e degli ecosistemi fragili presenti nell’area.

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