Nuovo Codice e gare di progettazione: Report OICE, oltre il 50% dei requisiti è relativo ai 5-10 anni prima
L'Associazione delle società di ingegneria e architettura, affiliata a Confindustria, ha effettuato una prima valutazione attraverso il suo Osservatorio dei bandi pubblicati dal primo luglio a oggi. In particolare, l'analisi si è concentrata sulle richieste di requisiti di natura tecnico-professionale ed economica-organizzativa.
Nuovo Codice Appalti: ridotto da 10 a 3 anni il periodo minimo per l'ammissione alla gara
È importante notare che con l'entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti (decreto legislativo 36/2023, articolo 100), il legislatore ha ridotto da dieci a tre anni il periodo minimo richiesto per l'ammissione di professionisti, studi e società di ingegneria e architettura alle procedure di assegnazione di servizi tecnici.
Dall'analisi condotta dall'OICE, considerando le 66 gare di progettazione (che talvolta includono anche altri servizi come la direzione lavori e attività tecniche) con un valore superiore a 140.000 euro, emerge che oltre il 50% dei requisiti specificati nei disciplinari, relativi alla dimostrazione della competenza tecnico-professionale, si riferisce al quinquennio precedente (17 casi) o al decennio precedente (14 casi); in 5 casi, invece, non sono stati definiti requisiti.
Per quanto riguarda i requisiti economico-finanziari, in circa due terzi delle gare analizzate è stata richiesta la dimostrazione dei requisiti relativi al triennio; in tre casi, invece, sono stati richiesti requisiti relativi al decennio, mentre in 19 casi si è fatto riferimento ai migliori tre anni del quinquennio.

"Aprire alla concorrenza è legittimo, possibile e soprattutto utile": Giorgio Lupoi, Presidente dell'Associazione
Per Giorgio Lupoi, Presidente dell’Associazione, “nelle scorse settimane abbiamo pubblicato - ed è sul nostro sito - uno schema di disciplinare-tipo per l’affidamento delle gare di ingegneria e architettura nel quale abbiamo suggerito alle stazioni appaltanti di ampliare la concorrenza, in ossequio peraltro ai principi dello stesso decreto 36, richiedendoli sul decennio.
L’art. 100 prevede tre anni, ma è nostra convinzione - e con piacere le amministrazioni ce lo stanno confermando - che aprire alla concorrenza è legittimo, possibile e soprattutto utile. In attesa del prossimo correttivo, che dovrebbe risolvere anche una evidente discriminazione rispetto al settore delle imprese, qualificate su 15 anni di referenze, siamo profondamente convinti che prevedere requisiti su base decennale come accaduto finora da 20 anni, significhi non perdere il know how di strutture tecnico-professionali validissime e specializzate, molto qualificate che con requisiti su base triennale uscirebbero dal mercato con un danno per tutto il settore, sotto diversi punti di vista, anche occupazionali. Oltre ad invitare il Governo a riconsiderare questa scelta, assolutamente reversibile per favorire le PMI e micro imprese, invitiamo tutte le stazioni appaltanti a seguire le nostre indicazioni per favorire l’accesso al mercato e la qualità dei servizi offerti”.
LEGGI ANCHE Lupoi (Presidente OICE): "Tutto il nostro lavoro deve essere incentrato sulla sostenibilità" Intervista al Presidente di OICE Giorgio Lupoi, in occasione del convegno "Dal PNRR al Green Deal, passando per il Ponte - Le sfide dell'ingegneria e dell'architettura" svoltosi a Roma l'11 luglio.
Appalti Pubblici
Appalti pubblici: gare, norme, Codice dei Contratti, RUP e correttivo 2024. Approfondimenti scritti da esperti per tecnici, imprese e PA che operano nel sistema della contrattualistica pubblica.
Codice Appalti
Tutto sul Codice dei Contratti Pubblici e il correttivo 2024: norme, appalti, concessioni, RUP e digitalizzazione. Una guida tecnica aggiornata per chi opera nel settore pubblico.

Progettazione
La progettazione costituisce un passaggio fondamentale nell’intero processo edilizio, poiché determina in maniera significativa la qualità, la...
Condividi su: Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp