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Perché dovremo costruire in legno

Si è concluso a Lazise il 2° TIMBER Forum organizzato da Assolegno, Agenzia CasaClima ed Habitech-Distretto Tecnologico Trentino che aveva l’obiettivo di tracciare il percorso del settore delle costruzioni in legno per i prossimi anni. La direzione è chiara: preparare l’intera filiera del legno e strutturarsi per una richiesta sempre maggiore di edifici nel segno della sostenibilità e della riduzione delle emissioni di CO2 per tutto il settore delle costruzioni.

Perché costruire in legno?

Tutti i professionisti del settore in questi anni avranno sicuramente avuto a che fare con questa domanda e fino ad oggi le risposte erano tutte volte a giustificare la bontà e le prestazioni del legno ingegnerizzato: è performante e sicuro in caso di sisma, contribuisce all’efficienza energetica sia in fase invernale che estiva (anche in climi molto caldi o umidi) e spesso, comprensibilmente, i tecnici hanno dovuto convincere che le strutture in legno hanno un ottimo comportamento anche in caso di incendio.

Riqualificazione dell'area Ex Marangoni a Rovereto, comprendente 2 palazzine in legno di 5 e 9 piani.
Committente Rovim Srl. Realizzazione e copyright immagini Ri-Legno Srl


Anche la ricerca di settore negli ultimi dieci anni ha prodotto dati, ricerche e monitoraggi che confermano le prestazioni dei sistemi costruttivi a pareti massicce, a telaio o con altri sistemi costruttivi ed il risultato è che oggi professionisti ed imprese hanno svariati supporti scientifici (anche se non sempre ben organizzati o facilmente reperibili) per avvallare queste argomentazioni.
Nonostante ciò, negli ultimi anni sempre più la chiave per la scelta del legno aveva un fondo etico legato alla sostenibilità e naturalità del materiale risultando, seppure in costante crescita, un settore di nicchia.

2° Timber Forum, 14 ottobre 2022

Scarica gli atti del convegno 2° Timber Forum, 14 ottobre 2022


La risposta è perché DOVREMO costruire in legno!

La prima svolta significativa arriva a settembre del 2020 quando Ursula von de Leyen tiene il suo primo discorso sullo stato dell’Unione al parlamento di Strasburgo nel quale traccia una direzione chiara: l’Europa deve essere in prima linea nell’abbattimento delle emissioni di CO2 in atmosfera ed in particolare afferma che il settore delle costruzioni può anche essere trasformato “da una fonte di carbonio in un serbatoio di carbonio, se vengono applicati materiali da costruzione organici come il legno e tecnologie intelligenti come l’Intelligenza Artificiale.” La direzione intrapresa a livello comunitario e internazionale diventano chiari e i primi pacchetti di interventi ne confermano la serietà delle intenzioni (NExtGenEU, FitFor55, etc.).

Ma anche singoli stati membri ed enti locali si stanno muovendo in fretta: poco prima nello stesso anno il presidente Macron dichiara che entro il 2022 in Francia entrerà in vigore una legge che impone al 50% di edifici pubblici di essere realizzati con il legno o altri materiali organici mentre in Danimarca una legge in fase sperimentale impone un LCA obbligatorio a tutte le nuove costruzioni e, per edifici sopra ai 1000m2 di superficie, impone di rispettare limiti restrittivi di “Embodied Carbon”, introducendo una classificazione degli edifici che sostituirà la ormai nota certificazione energetica.

Tutti questi obiettivi sfidanti, che presto con direttive europee toccheranno anche l’Italia e che già toccano i mercati finanziari con regole relative a prestiti e finanziamenti (vedi Tassonomia, Criteri ESG, etc.) risulteranno raggiungibili se inizieremo ad utilizzare nei nostri edifici sempre più legno, naturale serbatoio di Carbonio e sequestratore di CO2 dall’atmosfera.

Non serve tuttavia attendere regolamenti e direttive europee. Già oggi i grandi progetti di rigenerazione urbana in diverse città stanno ragionando già in questa ottica e richiedendo una forte attenzione al tema.

Sono da esempio due grandi progetti di riqualificazione urbana avvenuti a Milano e Roma nell’ambito dei progetti Renventing Cities promossi dall’associazione C40: sono due concorsi di rigenerazione urbana nei quali Habitech ha partecipato come esperto di sostenibilità ed in entrambi i casi una delle chiavi della vittoria di questi progetti è stata la decarbonizzazione e la carbon neutrality entro il 2030, grazie anche all’utilizzo di edifici in legno.

Render del progetto MoLeCoLa presentato da Hines Italy RE per il bando Reinventing Cities del Nodo Bovisa a Milano. Progetto del masterplan e copyright immagini Park Associati.


Non solo legno

Le costruzioni in legno non saranno l’unica risposta possibile ma a tutti è chiaro che l’attuale 8-10 % di mercato delle costruzioni in legno farà un salto in avanti e non solo nell’edilizia privata e residenziale.

E non saranno neppure costruzioni solo-legno ma sempre di più verranno utilizzate soluzioni miste legno-acciaio o legno-c.a. per raggiungere importanti traguardi come il costruire in altezza, a maggior ragione visto che sia il settore dell’acciaio che del cemento armato stanno migliorando ed innovandosi per ridurre l’impatto dei loro processi.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE
Venti anni di edifici multipiano in legno nel mondo: Trends e soluzioni strutturali
Nello studio si è voluto classificare gli edifici multipiano in legno degli ultimi 20 anni, analizzarli da un punto di vista progettuale e contestuale per comprendere come (e se) si stanno evolvendo, in cosa si differenziano e quali sono i fattori che ne determinano le differenze.


Sarà quindi importante la trasformazione del settore delle costruzioni nel quale general contractor, imprese di costruzione tradizionali e in legno dovranno sempre più collaborare e conoscersi a vicenda, con un necessario sforzo di formazione trasversale e dialogo.


Il nuovo paradigma: COME costruire in legno

L’interrogativo dei prossimi dieci anni non sarà più “Perché” ma “Come costruire con il legno?”. E le declinazioni di questa necessità, a cui risponderemo prossimamente in maniera puntuale, sono diverse:

  • Come costruire bene ed in maniera durevole in legno?
  • Come possono Imprese, progettisti e sviluppatori che operano in questo campo prepararsi a questo cambiamento?
  • Come ottimizzare i processi e aumentare produttività di tutto il settore?
  • Come misurare la sostenibilità dei prodotti, degli edifici e della filiera delle costruzioni?


Il sistema ARCA – Certificazione di qualità e sostenibilità per gli edifici in legno

Per chi vuole già iniziare a conoscere le risposte, Habitech gestisce il marchio ARCA e, sin dalla sua ideazione fino al lancio ufficiale avvenuto nel 2011, è stato protagonista del suo sviluppo e diffusione.

ARCA, con i suoi regolamenti tecnici ed attraverso una certificazione di terza parte, verifica tutti gli aspetti di durabilità, qualità e sostenibilità di queste costruzioni, andando inoltre a valutare a 360° anche le prestazioni sismiche, di sicurezza antincendio, acustiche e di tenuta all’aria e salubrità.

ARCA – Certificazione di Qualità e Sostenibilità. Fototeca di Trentino Sviluppo SpA, foto di Luciano Gaudenzio.

La formazione

Oltre alla certificazione, per ottenere un cambiamento strutturale le parole chiave sono 2: Formazione e Network.
L’ARCA Academy ci permette di fissare un linguaggio comune, degli standard e degli obiettivi minimi di qualità legati a parametri tecnici e oggettivi che sono la base per affrontare in maniera integrata tra progettisti e imprese le sfide che ci attendono.
I percorsi che proponiamo ai progettisti e così in maniera analoga a impiantisti, aziende e carpentieri è quello di partire da una visione iniziale a 360 gradi che permette di riuscire a gestire vantaggi e criticità di un cantiere e forma il linguaggio comune a tutti gli attori, e poi partire con la formazione focalizzata e specialistica della propria area (progetto/cantiere, strutture/involucro/architettura, etc.).

Lavorare in Network

La seconda è il Network ARCA, fatto da progettisti imprese e aziende del settore a cui affiancarsi e con cui collaborare condividendo l’intento ed il linguaggio comune della qualità. Il valore aggiunto è di potere affrontare con sicurezza le nuove sfide di ogni professionista, che siano la prima costruzione monofamiliare in legno, il primo edificio multipiano o il nuovo edificio in legno più alto d’Italia. Assieme sviluppiamo e cerchiamo di migliorare il settore con la ricerca e l’innovazione ma soprattutto divulgazione e la formazione continua.

Cos’è ARCA
ARCA
è il primo sistema di certificazione dedicato alle costruzioni in legno, nato per promuovere l’edilizia in legno di qualità e sostenibile e per garantire, in modo serio e trasparente, le prestazioni degli edifici, delle sopraelevazioni e degli ampliamenti in legno, a tutela delle persone che vi abitano e vi lavorano.
Il progetto nasce in Trentino su iniziativa della Provincia Autonoma di Trento che lavora al progetto dal 2009, con l’intento di valorizzare un prodotto innovativo e tecnologicamente evoluto, l’edificio in legno, in grado di competere in un mercato in forte crescita ed espansione qual è l’edilizia sostenibile.
Le radici nella ricerca e innovazione tecnologica

ARCA ha basi solide, si innesta infatti sull’esperienza maturata dal progetto SOFIE, l’edificio di sette piani diventato famoso nel mondo per aver superato indenne i carichi indotti dal terremoto di Kobe (gennaio 1995, 6.500 vittime) resistendo a scosse sismiche di intensità pari a 7,2 gradi della scala Richter. La prova è stata realizzata sulla piattaforma sismica di Miki, in Giappone, il 23 ottobre 2007. Alcuni mesi prima un prototipo di casa SOFIE era riuscito a resistere per oltre un’ora ad un importante test di incendio realizzato dal Building Research Institute di Tsukuba (Giappone).
ARCA rappresenta l’evoluzione di SOFIE ed è un sistema di certificazione applicabile a tutte le tipologie di edifici in legno sviluppato valorizzando le esperienze locali della ricerca (Università degli Studi di Trento, CNR-IBE), il know-how delle imprese, dei progettisti, delle istituzioni e degli enti presenti sul territorio (Habitech, GBC Italia, etc.).
I requisiti di qualità e sostenibilità

I Regolamenti Tecnici non prescrivono tecnologie costruttive (pannello o telaio, ad esempio), ma stabiliscono i requisiti di qualità e sostenibilità degli edifici, in modo preciso, codificato e misurabile. Si è così creato un sistema aperto dove a fare la differenza è la qualità, dimostrata oggettivamente tramite un’analisi degli elaborati progettuali, le verifiche in cantiere e i test condotti in corso d’opera.
I pilastri di ARCA

CERTIFICAZIONE - ARCA certifica gli edifici, le sopraelevazioni e gli ampliamenti “chiavi in mano” secondo i parametri oggettivi e prestazionali definiti nei suoi Regolamenti Tecnici. È comunque possibile richiedere anche la sola verifica dell’edificio al “grezzo avanzato”: il primo passo per attestare la qualità di un edificio in legno. Il risultato è un modello trasparente, efficiente ed efficace, in grado di garantire la qualità totale all’edificio all’utente finale. Oltre agli edifici, ARCA certifica i singoli componenti in legno (finestre, porte, X-LAM, prodotti in legno …).
NETWORK - ARCA è una comunità che lavora e collabora insieme: tecnici, aziende produttrici e costruttori trovano nel Network un luogo dove poter contribuire a migliorare il settore delle costruzioni in legno giorno dopo giorno. L’obiettivo del Network è creare momenti di confronto e scambio di esperienze per lavorare assieme su nuovi progetti e nuove sfide. In questo modo il settore migliora continuamente in maniera integrata, grazie ad un dialogo costruttivo fra i migliori professionisti del settore.
FORMAZIONE - ARCA è anche formazione, attraverso la sua Academy che accredita professionisti e aziende secondo precisi criteri di qualità e sostenibilità. Ogni corso è pensato e curato in ogni minimo dettaglio per fare vivere un’esperienza formativa coinvolgente e di intenso confronto con altri professionisti, partecipanti e docenti, integrando efficacemente contenuti tecnici e laboratori pratici.

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