Protezione dei lavoratori dalle ondate di calore: linee di indirizzo 2025
Le nuove linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare offrono strumenti pratici e prescrizioni obbligatorie per tutti i settori produttivi, con particolare attenzione al comparto edilizia. Cosa fare, quali documenti redarre, come integrare i piani operativi di sicurezza
Un vero e proprio vademecum per la protezione dei lavoratori, anche quelli impegnati nei cantieri edili - per i quali ci sono indicazioni specifiche - dal caldo e dalle radiazioni solari, considerando i picchi delle temperature che iniziano a superare abbondatemente i 30 gradi in tutte le parti d'Italia.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha infatti approvato le nuove linee guida per tutelare la salute dei lavoratori esposti a temperature elevate e radiazione solare: si tratta di un documento (scaricabile in allegato) che raccoglie e armonizza le indicazioni operative per la protezione dei lavoratori esposti a stress termico e radiazioni solari.
Le linee di indirizzo offrono strumenti pratici e prescrizioni obbligatorie per tutti i settori produttivi, con particolare attenzione ai comparti edilizia, agricoltura e logistica.
Vengono fornite schede di autovalutazione, modelli di integrazione dei POS (piani operativi di sicurezza), raccomandazioni mediche e obblighi normativi a carico dei datori di lavoro.
Le linee guida costituiscono, in definitiva, un riferimento operativo e normativo essenziale per garantire la tutela della salute dei lavoratori esposti a condizioni termiche critiche. L’adozione di strumenti di valutazione e prevenzione non è solo una buona prassi, ma un obbligo di legge.
I modelli proposti (allegati al documento) facilitano l'applicazione delle misure e il controllo delle condizioni nei diversi settori produttivi.
Linee di indirizzo per la protezione dal caldo: a chi sono rivolte e cosa servono
Nello specifico, il documento ha l'obiettivo di:
- fornire supporto operativo nella prevenzione del rischio da calore e radiazione solare;
- guidare i datori di lavoro nella valutazione e gestione del rischio, ai sensi del D.Lgs. 81/08 (TU Sicurezza sul lavoro);
- proteggere i lavoratori, soprattutto quelli outdoor o esposti a microclimi critici (es. logistica, agricoltura, edilizia).
È indirizzato, quindi, a:
- datori di lavoro pubblici e privati;
- RSPP, medici competenti, coordinatori della sicurezza;
- RLS e addetti al primo soccorso.
Obblighi normativi
Ai sensi degli artt. 28, 180 e 184-186 del D.Lgs. 81/08:
- il rischio microclimatico e da radiazione solare deve essere valutato obbligatoriamente;
- devono essere adottate misure preventive e protettive, con aggiornamento almeno quadriennale;
- è obbligatoria la formazione e informazione dei lavoratori, anche in lingua comprensibile;
- la sorveglianza sanitaria è necessaria nei casi di esposizione o fragilità individuali.
Cosa devono fare le imprese
- Integrare la valutazione dei rischi con l’analisi microclimatica (es. uso indici WBGT/PHS, checklist operative).
-
Adottare misure organizzative e tecniche, tra cui:
- orari di lavoro modificati,
- pause in ambienti freschi,
- fornitura di acqua e DPI traspiranti.
- Predisporre il Piano Operativo di Sicurezza (POS) con misure specifiche per la prevenzione del colpo di calore.
- Coinvolgere il medico competente nella sorveglianza sanitaria e nel piano d’emergenza.
- Coordinare le imprese in appalto mediante DUVRI integrati.
Le schede di autovalutazione: uno strumento pratico
Le schede di autovalutazione sono strumenti di verifica rapida predisposti per:
- comparto edile;
- comparto agricolo;
- comparto logistica.
Contengono domande a risposta chiusa su:
- dotazioni di primo soccorso,
- adeguatezza dei DPI,
- presenza di locali per le pause,
- disponibilità di acqua,
- formazione e gestione delle emergenze.
Scheda di integrazione del POS – Prevenzione del colpo di calore
Si tratta di un modello operativo da compilare per ogni cantiere. Include:
- orari di lavoro adattati (con eventuale richiesta al Comune);
- modalità di ombreggiamento (gazebo, coperture);
- pausa e idratazione dei lavoratori;
- DPI idonei (es. t-shirt tecniche);
- organizzazione delle attività per ridurre l’esposizione al sole;
- piano di emergenza (con indicazione del primo soccorritore e coordinate del cantiere).
Focus sul comparto edile
Nel documento si sottolinea che le imprese edili, a causa delle loro specifiche attività, sono particolarmente esposte al rischio di stress da calore.
Per tale motivo è molto importante che i lavoratori del comparto conoscano le misure di prevenzione e i primi segnali di allarme legati a questo problema al fine di poter intervenire con tempestività.
Le attività più a rischio includono ponteggi, coperture, bonifiche, lavori stradali.
Nel caso di lavorazioni nei cantieri edili (Titolo IV del D.Lgs. 81/08) il rischio di esposizione a stress termico dovrà essere trattato all’interno del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) per le attività interferenti e del Piano Operativo di Sicurezza (POS) per le lavorazioni proprie della ditta in appalto.
All’interno di tali documenti dovrà esser trovato riscontro anche del processo valutativo e decisionale, comprensivo delle misure di prevenzione del rischio adottate.
Le imprese sono quindi tenute ad integrare i rispettivi POS (Piani Operativi di Sicurezza) prendendo a riferimento almeno le presenti linee di indirizzo e devono definire le misure gestionali che intendono attuare nel cantiere specifico.
LE LINEE DI INDIRIZZO APPROVATE DALLE REGIONI SONO SCARICABILI IN ALLEGATO
DPI e DPC: Dispositivi Sicurezza
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Sicurezza Lavoro
La "Sicurezza sul Lavoro" comprende tutte le misure, le procedure e le normative destinate a proteggere la salute e l'integrità fisica e psicologica dei lavoratori durante l'esercizio delle loro attività professionali. La sicurezza sul lavoro è regolamentata dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 noto anche come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (TUSL).
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