Quando la copertura piana diventa terrazzo
La corretta progettazione e realizzazione di un tetto a terrazzo richiede un pacchetto completo che rende la copertura piana, con il suo strato di tenuta, parte di un sistema ben più complesso.
La copertura piana è un elemento importantissimo per il corretto funzionamento di un edificio.
Ma spesso l’impermeabilizzazione non è l’ultimo strato di un edificio, anzi funge da “sottofondo” per la realizzazione di altri strati superiori calpestabili che vengono tecnicamente definiti come “tetti a terrazzo”. Le soluzioni Schlüter Systems idonee a questi casi.
La corretta progettazione e realizzazione di un tetto a terrazzo richiede un pacchetto completo che rende la copertura piana, con il suo strato di tenuta, parte di un sistema ben più complesso.
La copertura piana è un elemento importantissimo per il corretto funzionamento di un edificio.
Ma spesso l’impermeabilizzazione non è l’ultimo strato di un edificio, anzi funge da “sottofondo” per la realizzazione di altri strati superiori calpestabili che vengono tecnicamente definiti come “tetti a terrazzo”.
La corretta progettazione e realizzazione di un tetto a terrazzo richiede un pacchetto completo che renda la copertura piana, con il suo strato di tenuta, parte di un sistema ben più complesso.
Uno dei metodi più diffusi per la realizzazione di un terrazzo consiste nella stesura di un massetto sopra lo strato impermeabilizzante, con la successiva posa a colla di una pavimentazione in ceramica.
La stesura di un massetto direttamente sopra la guaina impermeabilizzante può esporre però a diversi rischi il funzionamento della copertura piana. Rischi che possono essere scongiurati garantendo un libero deflusso delle acque sotto il massetto ed un’adeguata protezione della membrana sottostante da danni meccanici, sia in fase di posa del massetto, sia durante l’esercizio del manufatto ultimato.
E’ quindi buona norma realizzare tra massetto ed elemento di tenuta, uno strato ulteriore con le funzioni di separazione, protezione e drenaggio.
Esistono diverse soluzioni in commercio tra cui la collaudata membrana Schlüter®-TROBA-PLUS della multinazionale Schlüter-Systems. Si tratta di una membrana in polietilene caratterizzata dalla presenza di prominenze tronco-coniche ricoperte da uno strato filtrante che ha la funzione di proteggere lo strato impermeabilizzante e di resistere, grazie alla particolare conformazione, a carichi molto elevati. L’intercapedine che si crea tra la base con le prominenze ed il tessuto filtrante, contribuisce anche all’isolamento termoacustico e protegge così l’impermeabilizzazione dagli effetti dannosi provocati dalle sollecitazioni termiche.
Con l’installazione della guaina viene così garantito un perfetto drenaggio capillare-passivo della probabile umidità infiltrativa o condensativa nel massetto. In altre parole: non c’è più il rischio di acqua stagnante nel sistema.
L’applicazione del prodotto è estremamente facile: la guaina viene semplicemente srotolata senza alcun fissaggio meccanico o adesivo.
Eliminato il pericolo di acqua stagnante nel massetto e avendo già in partenza realizzato uno strato di tenuta per la copertura piana stessa , non sarebbe più necessaria la realizzazione di un’ulteriore impermeabilizzazione sopra il massetto. Tuttavia, è comunque sconsigliabile posare il manto ceramico direttamente sul massetto in quanto questo strato subisce in esterno importanti dilatazioni termiche e, senza un’adeguata separazione, si possono creare tensione orizzontali tra manto ceramico e sottofondo. Da qui la possibile formazione di crepe nel rivestimento ceramico con un quasi certo distacco delle piastrelle dal massetto stesso. Per risolvere questa problematica Schlüter-Systems offre diverse soluzioni a livello di strati di separazione da posizionare sotto il manto ceramico, come Schlüter®-DITRA 25 e Schlüter®-DITRA-DRAIN 4.Schlüter®-DITRA 25 è una guaina in polietilene provvista di nervature cave tra quadratini sagomati a coda di rondine profondi circa 3 mm, rivestita sul retro con tessuto in fibra. È flessibile, non marcisce e funziona da ponte sulle crepe. Inoltre è altamente resistente alle soluzioni saline, acide ed alcaline, a molti solventi organici, all’alcool ed agli oli.
Schlüter®-DITRA-DRAIN 4 è una guaina drenante a capillare passivo in polietilene con una struttura a rilievi, sormontati da un tessuto permeabile, in parte alti 4 mm a forma tronco conica, e in parte alti 2 mm a coda di rondine rovesciata. Questi ultimi, sul lato inferiore, formano cavità quadrate che garantiscono l’ancoraggio del collante e una buona aderenza al sottofondo.
Ideale per pavimenti piastrellati, viene posata a colla, in ambienti esterni solitamente su un sistema di guaina impermeabilizzante in pendenza come ad es. Schlüter®-KERDI, precedentemente stesa.
Queste membrane possono essere posate già dopo 24-48 ore sul massetto ancora fresco, non appena risulti calpestabile. Questo comporta un notevole risparmio di tempo in cantiere, dove solitamente si deve attendere per settimane la completa stagionatura del massetto prima di poter posare la ceramica.
Schlüter®-DITRA 25 e Schlüter®-DITRA-DRAIN proteggono il massetto da eccessiva umidità, permettono uno sfogo della pressione del vapore derivante dal massetto fresco e, grazie alla brevettata funzione di separazione, garantiscono l’assenza di crepe nel manto ceramico.
Inoltre, la particolare struttura di queste guaine preformate in materiale PE, permette al massetto un’auspicabile stagionatura lenta ed omogenea, evitando la comparsa di violente crepe e riducendo il tanto temuto rischio di “curling”.
La risalita di efflorescenze dal massetto nelle fughe tra le singole piastrelle viene bloccata dalla guaina e le fastidiose macchie bianche nelle fughe tendono a non apparire più.
A prima vista un doppio strato di guaina sopra lo strato di impermeabilizzazione primaria può sembrare una precauzione eccessiva. Va comunque tenuto in considerazione che la maggior parte delle problematiche su tetti a terrazzo calpestabili è riconducibile ad acqua stagnante nel massetto e a dilatazione termiche dei diversi materiali non correttamente compensate. Ne tiene giustamente conto la nuova norma per la posa della ceramica, la UNI 11493, che prescrive obbligatoriamente questa soluzione.
Per approfondire, vai al sito: www.schlueter.it
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