Ricostruzione post-sisma: da Intesa San Paolo un plafond di 300 mln di crediti

Le zone colpite dal Sisma beneficieranno del Supersismabonus 110% fino al 2025

Il Commissario straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, e Intesa Sanpaolo hanno stretto un accordo di collaborazione senza precedenti, destinato a sostenere la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del 2016 nel Centro Italia. L'accordo prevede l'allocazione di un plafond di 300 milioni di euro di crediti legati all'utilizzo del Supersismabonus, che comprende il Superbonus 110% e il Sismabonus, per i cantieri di ricostruzione nella regione colpita.

Questa iniziativa è stata resa possibile grazie a una deroga speciale, approvata dal Governo e varata dal Parlamento lo scorso aprile, che estende fino al 2025 la possibilità di beneficiare del Supersismabonus 110% per la ricostruzione degli edifici privati nelle quattro regioni colpite dal terremoto del 2016 - Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Questa misura è stata introdotta per stimolare e accelerare la ricostruzione del tessuto edilizio nelle zone colpite dalla catastrofe sismica.

Il protocollo d'intesa mira a definire i termini e le condizioni della collaborazione tra il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 e Intesa Sanpaolo al fine di facilitare la liquidazione dei crediti d'imposta acquisiti tramite lo sconto in fattura. Questi crediti saranno resi disponibili alle imprese iscritte all'Anagrafe, costituita in base all'articolo 30 del Decreto Legge 189/2016, convertito in legge con modifiche dalla Legge 229/2016. L'obiettivo di questa iniziativa è ottimizzare l'esposizione finanziaria e contribuire al potenziamento del patrimonio delle imprese cessionarie, favorendo così il recupero e la ricostruzione delle aree urbane colpite dal terremoto.

I crediti oggetto dell'accordo sono legati a interventi ammessi al Superbonus, compresi quelli già eseguiti o in programma, come lavori di ristrutturazione, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici residenziali o unità immobiliari destinate all'abitazione in cui è stato accertato il nesso causale tra il danno dell'immobile e l'evento sismico. Questi interventi si concentrano nei Comuni colpiti dagli eventi sismici.

Le imprese registrate nell'Anagrafe avranno la possibilità di richiedere un plafond per la cessione dei crediti d'imposta a Intesa Sanpaolo, che valuterà le richieste tramite un processo di istruttoria.

Questo accordo è destinato a sostenere il rilancio economico e sociale delle zone centrali dell'Italia fortemente colpite dal terremoto. Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ha elogiato l'iniziativa di Intesa Sanpaolo, sottolineando l'importanza di questa operazione per le comunità dell'Appennino centrale colpite dalla catastrofe del 2016. Ha dichiarato: "Questa è davvero un'operazione di grande rilievo che dimostra l'attenzione del Gruppo bancario nei confronti delle nostre comunità. Attraverso questo protocollo, saranno messi a disposizione ulteriori 300 milioni di euro, una cifra estremamente consistente che auspichiamo possa consentire il superamento delle criticità dovute al blocco dei meccanismi di negoziazione dei crediti d'imposta."