Sicurezza sul lavoro: a febbraio 2023 calo degli infortuni (-29,1%), aumentano le malattie professionali (+28,7%)
Disponibili gli “Open data” di Inail con i dati delle denunce di infortuni sul lavoro rilevati a febbraio 2023. Sono stati denunciati 86.483 infortuni (-29,1% rispetto al febbraio 2022), 100 delle quali con esito mortale. In crescita le malattie professionali denunciate, con un valore di 10.399 (+28,7%). Vediamo meglio i dati rilevati.
Open data di INAIL: a febbraio 2023 denunce infortuni in calo, ma ancora dati provvisori
All'interno degli Open data di Inail sono state pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (febbraio 2022 vs febbraio 2023) e “di periodo” (gennaio-febbraio 2022 vs gennaio-febbraio 2023).
I dati rilevati a febbraio 2023 sono ancora provvisori per cui è necessario aspettare la conclusione dell'anno e di tutto l'iter amministrativo e sanitario collegato a ogni denuncia, soprattutto in caso di esiti mortali.
Nel dato complessivo degli infortuni sono inserite anche le comunicazioni obbligatorie effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.
Ancora quindi tutto da decidere, essendo informazioni prese in un singolo bimestre, per cui per capire il prossimo trend bisogna aspettare i dati futuri, questo perché possono esserci anche ritardi nelle denunce.
Quello che è visibile dai dati rilevati a febbraio 2023 è l'evidente calo delle denunce per infortuni, oltre a quelli con esiti mortali e una crescita delle patologie legate alle professioni.
Infortuni sul lavoro nello specifico
Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di febbraio 2023 sono state 86.483, in calo del 29,1% rispetto alle 121.994 del primo bimestre 2022, in aumento rispetto alle 82.634 del 2021 (+4,7%) e in riduzione rispetto al 2020 (-10,4%) e al 2019 (-13,6%).
A livello nazionale i dati rilevati al 28 febbraio di ciascun anno evidenziano, per i primi mesi del 2023 rispetto all’analogo periodo del 2022, un calo dei casi avvenuti in occasione di lavoro, che cambiano dai valori di 111.975 del 2022 ai 74.916 del 2023 (-33,1%), mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 15,5%, da 10.019 a 11.567.
Rispetto ai diversi settori i numeri delle denunce degli infortuni sono stati:
- nella industria e servizi -36,4% (dai 103.661 casi del 2022 ai 65.941 del 2023);
- +4,2% in agricoltura (da 3.435 a 3.579);
- un +13,9% nel Conto Stato (da 14.898 a 16.963);
- la sanità e assistenza sociale (-78,9%);
- l’amministrazione pubblica, che comprende l’attività degli organismi preposti alla sanità – Asl – e gli amministratori regionali, provinciali e comunali (-71,8%);
- il trasporto e magazzinaggio (-65,0%).
Il decremento maggiore rispetto alle varie zone del Paese è quella nel Nord-Ovest (-36,3%), seguito da Sud (-32,1%), Isole (-31,5%), Centro (-27,3%) e Nord-Est (-19,5%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano Campania, Liguria, Lazio e Piemonte.
Decremento denunce rispetto sesso, cittadinanza e fasce di età
Il calo che emerge dal confronto dei primi bimestri del 2022 e del 2023 è legato sia alla componente femminile, che registra un -45,1% (da 58.004 a 31.867 casi denunciati), sia a quella maschile, che presenta un -14,6% (da 63.990 a 54.616). Il decremento ha interessato sia i lavoratori italiani (-32,1%) sia quelli comunitari (-26,0%) ed extracomunitari (-8,7%). Dall’analisi per classi di età emergono decrementi generalizzati in tutte le fasce, tranne tra gli under 20 (+36,6%) e, in minor misura, tra gli over 69 anni (+7,9%).
Infortunio sul lavoro: denunce con esito mortale
Calo anche per le denunce di infortuni con esiti mortali, sono stati 100 i casi, ossia 14 in meno rispetto ai primi mesi del 2022.
C'è stato un decremento sia dei casi mortali in itinere, scesi da 29 a 27, sia di quelli avvenuti durante il lavoro, passati da 85 a 73. Il calo ha riguardato l’Industria e servizi (da 100 a 87 denunce) e il Conto Stato (da cinque a due), mentre l’Agricoltura sale da nove a 11 decessi.
Dall’analisi territoriale emerge:
- una leggera crescita nel Nord-Ovest (da 29 a 35 casi),
- un calo al Sud (da 23 a 14), nelle Isole (da 12 a 6), al Centro (da 27 a 23) e nel Nord-Est (da 23 a 22).
Tra le regioni con i maggiori decrementi si segnalano:
- Sicilia e il Lazio (-6 decessi per entrambe),
- Lombardia (-5),
- Campania (-4).
La crescita più rilevante è stata in Piemonte (+9) e in Veneto (+3).
Decremento denunce rispetto sesso, cittadinanza e fasce di età
La diminuzione rilevata nel confronto del bimestre gennaio-febbraio 2022 e 2023 è legata sia alla componente femminile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 13 a 7, sia a quella maschile da 101 a 93. In calo le denunce dei lavoratori italiani (da 97 a 84) e comunitari (da quattro a due), mentre aumentano quelle dei lavoratori extracomunitari (da 13 a 14).
Dall’analisi per classi di età, si registrano aumenti tra i 20-24enni (da quattro a sette casi) e tra i 55-59enni (da 22 a 26).
Le diminuzioni, invece, riguardano soprattutto la fascia 35-39 anni (da 12 a tre) e quella 45-49 anni (da 15 a nove).
Malattie professionali: +2319 denunce rispetto al 2022
Le denunce di patologie professionali protocollate dall’Inail nel primo bimestre del 2023 sono state 10.399, 2.319 in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+28,7%). L'aumento è del 33,3% rispetto al 2021 e del 4,6% sul 2019, mentre il dato è in calo dell’1,4% rispetto al 2020.
Parliamo di un aumento in tutti i settori:
- +28,9% nella gestione Industria e servizi (da 6.681 a 8.611 casi),
- +25,8% in Agricoltura (da 1.347 a 1.695)
- +78,8% nel Conto Stato (da 52 a 93).
L’aumento delle denunce interessa tutte le aree del Paese: Nord-Ovest (+37,8%), Centro (+33,2%), Sud (+29,7%), Nord-Est (+25,7%) e Isole (+9,2%).
Crescita denunce rispetto sesso, cittadinanza e fasce di età
In ottica di genere si rilevano 1.578 denunce di malattia professionale in più per i lavoratori, da 5.966 a 7.544 (+26,4%), e 741 in più per la componente femminile, da 2.114 a 2.855 (+35,1%). L’incremento ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 7.477 a 9.563 (+27,9%), sia quelle dei comunitari, da 221 a 243 (+10,0%), e degli extracomunitari, da 382 a 593 (+55,2%).
Le malattie legate al sistema osteo-muscolare e al tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi mesi del 2023, le prime tre patologie professionali denunciate, seguite dalle patologie del sistema respiratorio e dai tumori.
Fonte: INAIL
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La "Sicurezza sul Lavoro" comprende tutte le misure, le procedure e le normative destinate a proteggere la salute e l'integrità fisica e psicologica dei lavoratori durante l'esercizio delle loro attività professionali. La sicurezza sul lavoro è regolamentata dal D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 noto anche come Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (TUSL).
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