Calcestruzzo Armato
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The CONCRETE INITIATIVE: perche?

The Concrete Initiative è una iniziativa del CEMBUREAU, ERMCO, BIBM che mira a promuovere le caratteristiche del calcestruzzo

Lo scorso 27 maggio è stata lanciata a Bruxelles THE CONCRETE INITIATIVE, che vede coinvolte le tre associazioni europee della filiera del calcestruzzo - CEMBUREAU, ERMCO e BIBM. Nel seguito, estratte dal discorso di presentazione del presidente di Cembureau P. Hoddinot, riportiamo le risposte ad alcune domande in merito all’iniziativa.

Come nasce THE CONCRETE INITIATIVE e quali sono le finalità?
Il calcestruzzo è la seconda sostanza più utilizzata al mondo dopo l'acqua. È un materiale profondamente radicato nella nostra vita quotidiana, in quanto grazie alla sua infinita “plasmabilità” è riuscito a penetrare in svariate forme dell’ambiente costruito che ci circonda.
Va altrettanto sottolineato che nonostante cosi presente non è stato sufficientemente promosso al meglio a tal punto che spesso viene percepito come un elemento “grigio” e sottovalutato nelle sue caratteristiche prestazionali. Spesso infatti non si conoscono le sue caratteristiche sostenibili o le sue potenzialità estetiche per non parlare della difficoltà a trasmettere il carattere innovativo dei calcestruzzi degli ultimi anni.
L’iniziativa lanciata lo scorso maggio, The Concrete Initiative vuole essere un modo per liberare il calcestruzzo da quelle etichette che lo connotano come materiale non innovativo o non creativo o non sostenibile.

PETER HODDINOTTThe Concrete Initiative è una iniziativa che mira a promuovere le caratteristiche uniche del calcestruzzo ed ad evidenziarne l’importante contributo che esso da al settore delle costruzioni realmente sostenibili.
Per far questo, le associazioni europee del cemento, del calcestruzzo preconfezionato e di quello prefabbricato (CEMBUREAU, ERMCO e BIBM) hanno unito le forze per impegnarsi con i responsabili politici, le ONG e le parti interessate per lanciare un vero e proprio dibattito sulla costruzione sostenibile.

 

PETER HODDINOTT, Presidente CEMBUREAU

Attraverso questa iniziativa ci impegneremo a collaborare con le principali parti interessate su come accelerare l'innovazione, lo sviluppo, e l'uso di soluzioni di edilizia sostenibile. Non solo ma anche a promuovere i progressi nella conoscenza del materiale e la comprensione del ruolo del calcestruzzo nell’economia europea in termini non solo di PIL ma anche di occupazione.

Parlare oggi di sostenibilità significa tener conto non solo degli aspetti ambientali, ma anche di quelli sociali ed economici. Le associazioni della filiera hanno sempre sottolineato l’alto valore sostenibile del calcestruzzo, ma qual è il contributo che il calcestruzzo è in grado di dare all’edilizia sostenibile, sotto questi tre diversi aspetti?
Sostenibilità sociale

Oggi più della metà della popolazione mondiale vive in strutture in calcestruzzo. Nell'UE, il 75% della popolazione attualmente vive in città e le tendenze demografiche suggeriscono un aumento di questa percentuale. Non c’è da sorprendersi se il calcestruzzo è così diffuso nelle abitazioni e nelle infrastrutture in fondo si tratta di un materiale sicuro, conveniente e flessibile.
È sicuro perchè è un materiale resistente al fuoco, perché se correttamente progettato consente l’evacuazione in sicurezza da abitazioni o infrastrutture.
È conveniente perché grazie alla sua semplicità, alla sua flessibilità, al suo relativo rapporto costo/efficienza è in grado di offrire soluzioni residenziali economiche assicurando che la crescente urbanizzazione avvenga in modo responsabile e sostenibile.
Fuori dalle abitazione, il calcestruzzo costituisce le fondazioni e spesso il materiale dominante nelle infrastrutture che collegano casa, lavoro, città ecc.. Tutti vediamo il calcestruzzo nelle strade, nei ponti, nei porti, nelle dighe, negli impianti di trattamento delle acque, ecc.. Non tutti però siamo a conoscenza nel dettaglio di come l'innovazione abbia portato negli ultimi anni a centinaia di diverse formulazioni su misura per le specifiche esigenze, rendendolo davvero un materiale “flessibile ad ogni richiesta”.
Oggi, possiamo avere calcestruzzi ad alta resistenza, ultra leggeri, realizzati con biomassa, efficienti dal punto di vista termico, multi-colorati e con qualsiasi tessitura superficiale.
Infine, vi è una responsabilità sociale nel produrre un'architettura che è fonte di ispirazione oltre che funzionale, che è piacevole agli occhi a prezzi accessibili e che incarna la cultura e l'ingegno nazionale.
Spesso, nel passato, le strutture in calcestruzzo sono state etichettate come strutture grigie con basso valore estetico, ma ora grazie alla sua infinita plasmabilità, ai sui colori, alle sue numerose formulazioni è possibile poter dare spazio alle più svariate ispirazioni estetiche di architetti e progettisti.
Sostenibilità economica
Dal punto di vista economico si può affermare che il settore delle costruzioni rappresenta un grande motore di crescita economica globale, di posti di lavoro e di innovazione, e quindi anche il calcestruzzo, che ne rappresenta il pilastro, svolge un ruolo importantissimo nell’economia generale di ciascun paese.
Se analizziamo il mercato del calcestruzzo è evidente che si tratta di un business locale profondamente radicato nelle economie del luogo. L'industria del calcestruzzo, nel suo complesso, occupa direttamente circa 550000 persone nell'UE e genera circa 65.000 € di valore aggiunto per lavoratore all'anno. È chiaro quindi come gli investimenti in costruzioni abbiano importanti risvolti nell’economia locale e creino rapidamente ed efficacemente impatti positivi sull’economia generale. Grazie alla elevata velocità di impatto, al forte effetto moltiplicatore, l’edilizia e il calcestruzzo hanno ruoli chiave soprattutto nei periodi di crisi economica per stimolare rapidamente le economie connesse e il mondo del lavoro.
Sostenibilità ambientale
L'efficienza energetica e le soluzioni a bassa impronta di carbonio non sono concetti nuovi per questo settore, come ingegneri abbiamo lavorato su questi temi per decenni! Ma chi sa, per esempio che l'impronta di carbonio del calcestruzzo, negli ultimi 60 anni, è diminuita del 44%?
Si tratta di un numero impressionante, ma è a valle dell'applicazione del calcestruzzo, che si trovano i maggiori benefici ambientali. Basta considerare gli edifici. In Europa, gli edifici consumano circa il 40% di energia (e di CO2 associato). Il consumo di energia di un edificio convenzionale è in genere di 150 - 200 kWh/m2/anno, è chiaro che ridurre questi valori significherebbe ridurre enormemente l’impatto degli edifici sull’ambiente.
In questo contesto il calcestruzzo può svolgere un ruolo molto importante, in quanto grazie alla sua massa termica è un materiale in grado di ridurre il consumo energetico negli edifici. Nello specifico questo significa che, quando l'aria è calda, il calcestruzzo assorbe il calore e abbassa la temperatura ambiente per rilasciarlo poi quando le temperature scendono.
Questo effetto di aria condizionata naturale, quando collegato con una progettazione intelligente degli edifici in calcestruzzo (tenendo conto ad esempio dei flussi interni di ventilazione, di elementi frangisole, di sistemi fotovoltaici, dell’isolamento, ecc.) permette di avere edifici che consumano 50 kWh/m2/anno o meno ... in altre parole una riduzione del 75% rispetto agli edifici convenzionali.
Tuttavia, i benefici ambientali del calcestruzzo non sono legati solo agli edifici. L’utilizzo per esempio del calcestruzzo nelle strade provoca una minore resistenza al rotolamento, riducendo quindi il consumo di carburante dei veicoli (soprattutto dei camion), con una corrispondente riduzione delle emissioni del 25%.

MAGGIORNI INFO SU www.theconcreteinitiative.eu
 

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