Titoli Abilitativi

Con l’approvazione ed entrata in vigore del Dlgs 222/2016, che ha modificato il Dpr 380/2001, i titoli abilitativi in edilizia sono: CILA (comunicazione inizio attività asseverata), SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) e PDC (permesso di costruire).

Non va poi dimenticato l'ampio settore dell'edilizia libera, settore in cui sono inclusi tutti gli interventi che non necessitano di alcun titolo.

Il Testo Unico per l’Edilizia – DPR 380/2001 – ha subito profonde modifiche, prima ad opera del decreto-legge 69/2024 e poi della legge di conversione 105/2024. Ecco il testo coordinato in PDF aggiornato a luglio 2024, con l’evidenza delle modifiche e un praticissimo indice interattivo che consente una pratica consultazione.

Gli ultimi articoli sul tema

Abusi edilizi: quando il soppalco sotto il 20% della superficie utile è sanabile

Se il Regolamento comunale consente la realizzazione di soppalchi inferiori al 20% della superficie utile totale senza titolo abilitativo, un manufatto che resta sotto tale limite può ottenere la sanatoria ex art.36 del Testo Unico Edilizia.

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Abusi edilizi prima del 1967: servono prove certe e rigorose per lo stato legittimo

In caso di contestazione dell'abusività di un'opera grava sul proprietario l'onere di dimostrare l'esistenza di un titolo edilizio oppure di fornire la prova della risalenza dell'immobile a un periodo precedente alle previsioni normative che hanno imposto la necessità del titolo abilitativo stesso.

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Primo condono edilizio: la natura del vincolo è decisiva

Ai fini della sanatoria edilizia per un fabbricato realizzato nella fascia di vincolo paesaggistico trova applicazione la normativa statale ex art. 33 legge 47/1985 (Primo Condono), per la quale non sono suscettibili di sanatoria gli immobili che siano in contrasto con i vincoli ove questi comportino inedificabilità assoluta e siano stati imposti prima della esecuzione delle opere stesse.

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Fiscalizzazione dell'abuso edilizio: è il privato che deve provare l'impossibilità di demolire

Spetta all'istante dimostrare il pregiudizio sulla struttura e sulla fruibilità arrecato alla parte non abusiva dell'immobile dalla demolizione della parte abusiva e che tale pregiudizio sia evitabile esclusivamente con la fiscalizzazione dell'abuso.

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Condono edilizio: vietato il frazionamento artificioso degli abusi

In merito alla richiesta di sanatoria straordinaria/condono per un abuso edilizio, le eventuali singole istanze presentate in relazione alle separate unità che compongono l'edificio devono riferirsi ad una unica concessione in sanatoria, onde evitare l'elusione del limite di 750 metri cubi attraverso la considerazione di ciascuna parte in luogo dell'intero complesso.

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Ampliamento appartamento e chiusura portico: serve il permesso di costruire

L'ampliamento di oltre 20 metri quadrati dell'appartamento mediante demolizione della muratura del soggiorno e chiusura di parte del portico prospiciente attraverso l'apposizione di infissi e vetri scorrevoli su binario non è un'attività realizzabile in edilizia libera.

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I titoli abilitativi nell'edilizia sono atti amministrativi necessari per poter eseguire interventi edilizi su edifici o terreni. Questi titoli sono strumenti di controllo dell'attività edilizia da parte delle autorità pubbliche e garantiscono che le opere rispettino le normative urbanistiche e di sicurezza.

Ecco i titoli abilitativi edilizi in Italia:

PDC - Permesso di costruire: Questo è il titolo abilitativo principale per gli interventi di nuova costruzione, ampliamento, ristrutturazione urbanistica e interventi di ristrutturazione edilizia di rilevante impatto. Viene rilasciato dal Comune dopo una valutazione di conformità alle norme urbanistiche, edilizie e ambientali.

SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività): È una procedura semplificata per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia leggera e altri interventi minori. La SCIA permette di iniziare i lavori immediatamente dopo la presentazione della segnalazione, senza attendere un'autorizzazione formale, ma sottoponendosi comunque ai controlli successivi.

CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata): Necessaria per interventi di manutenzione straordinaria di minore entità, come modifiche interne senza alterazione della volumetria complessiva dell'edificio o modifiche esterne che non comportano aumento di superficie. Anche in questo caso, i lavori possono iniziare subito dopo la presentazione della comunicazione.


Edilizia libera: Include una serie di interventi che non richiedono titoli abilitativi specifici, come le opere di manutenzione ordinaria, interventi di eliminazione delle barriere architettoniche senza opere strutturali, installazione di pannelli solari e fotovoltaici al di fuori dei centri storici, e altre attività minori definite dalla legge.


Ogni tipo di intervento edilizio deve essere realizzato nel rispetto delle normative tecniche e urbanistiche vigenti, e in alcuni casi potrebbe essere necessario ottenere ulteriori autorizzazioni o nulla osta, ad esempio in aree sottoposte a vincoli paesaggistici o ambientali.

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Titoli Abilitativi

Permesso di costruire: è obbligo del Comune emettere il preavviso di diniego della proroga

Il permesso di costruire è un percorso amministrativo chiaro per l'avvio di interventi edilizi, la recente sentenza n. 6237 del Consiglio di Stato chiarisce le responsabilità amministrative riguardo le proroghe dei permessi, sottolineando il dovere degli enti locali di garantire la conformità urbanistica e di operare con trasparenza.

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Titoli Abilitativi

Ripostiglio per gli attrezzi e tettoia: SCIA o permesso di costruire? Le discriminanti

In assenza della dimostrazione che la tettoia rientri per consistenza nelle pertinenze minori rispetto all'abitazione principale di cui è asservita, si tratta di ristrutturazione edilizia, con alterazione del prospetto e dei luoghi, assentibile con permesso di costruire.

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Condoni e Sanatorie

Condono edilizio: la domanda di sanatoria blocca l'ordinanza di demolizione

Se l'istanza di accertamento di conformità viene presentata in data antecedente a quella dell'emissione dell'ingiunzione di demolizione, quest'ultima è illegittima e va annullata.

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Abuso Edilizio

Sanatoria ordinaria, semplificata e condizionata: come è cambiata la doppia conformità?

La sanatoria classica prevede la conformità delle opere alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente all'epoca della realizzazione dell'abuso e a quella vigente al momento di presentazione della domanda di titolo abilitativo in sanatoria, mentre per ottenere la sanatoria semplificata del DL Salva Casa è sufficiente provare la conformità urbanistica ad oggi (ossia al momento della presentazione della domanda) e la conformità edilizia (normativa tecnica) all'epoca della realizzazione dell’intervento. Il Salva Casa ha introdotto anche la sanatoria condizionata a determinati interventi di 'adeguamento'.

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Abuso Edilizio

Fiscalizzazione dell'abuso edilizio impossibile in zona vincolata

La fiscalizzazione dell'abuso edilizio prevista dall'articolo 34 del Testo Unico Edilizia non è mai applicabile alle opere realizzate in zona sottoposta a vincolo paesaggistico, perché queste non possono essere mai ritenute "in parziale difformità", visto che tutti gli interventi realizzati in tale zona eseguiti in difformità dal titolo abilitativo si considerano in variazione essenziale.

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Abuso Edilizio

Tamponatura divisoria in muratura con realizzazione di stanze: serve il permesso di costruire

Se le opere hanno caratteristiche e dimensioni tali da arrecare una visibile alterazione del compendio immobiliare al quale accedono, si tratta di ristrutturazione edilizia assentibile con permesso di costruire.

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Salva Casa

Salva Casa: anche le variazioni essenziali nella sanatoria semplificata

Le variazioni essenziali al titolo abilitativo sono a metà strada tra parziali difformità e totali difformità ma beneficiano del regime semplificato della nuova doppia conformità, che prevede la conformità urbanistica ad oggi e la conformità edilizia all'epoca della realizzazione dell'intervento.

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Abuso Edilizio

Ristrutturazione edilizia o pergotenda? Le differenze e i titoli abilitativi richiesti

Se la presunta pergotenda è stabilmente infissa al suolo, altera la volumetria complessiva dell'edificio e comporta un aumento della superficie utile, si inquadra come intervento di ristrutturazione edilizia pesante assentibile con permesso di costruire, in assenza del quale si configura un abuso edilizio

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Abuso Edilizio

Chiusura di porticato e pergolato: serve il permesso di costruire

Gli interventi edilizi consistenti nell'ampliamento del porticato e del pergolato di rilevante estensione non possono rientrare nelle varianti a permessi di costruire che non incidono sui parametri urbanistici e sulle volumetrie, ma sono opere che aumentano la volumetria e la superficie dell'edificio e che richiedono il permesso di costruire.

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Salva Casa

Salva Casa, nuove regole per l'agibilità: altezza, superficie minima, condizioni igienico-sanitarie

L'agibilità sarà concessa anche per monolocali di 20 metri quadrati per una singola persona e di 28 metri quadrati per due persone, mentre l'altezza minima scende a 2,40 metri, ma bisogna rispettare il requisito dell'adattabilità e garantire il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie.

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Abuso Edilizio

Abusi edilizi ante 1967: il privato può ribaltare l'onere della prova sul comune?

Il privato, su cui grava l'onere della prova in riferimento ad un'opera edilizia realizzata prima del 1967, può ricorrere anche a presunzioni e principi di prova valutabili secondo la regola probatoria del "più probabile che non", così invertendo il relativo onere in capo alla pubblica amministrazione

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Salva Casa

Tolleranze costruttive, tolleranze esecutive, tolleranze per detrazioni fiscali: facciamo chiarezza

Il concetto di tolleranza in edilizia è stato completamente ridisegnato dal Salva Casa Dl 69/2024 convertito in legge 105/2024). È fondamentale conoscerne le caratteristiche, in quanto si tratta della forma più conveniente per regolarizzare determinate difformità. In questo articolo proviamo a fare chiarezza sui tipi di tolleranze, sulle dichiarazioni da fare, sulle nozioni principali, con schemi ed esempi pratici.

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Salva Casa

Salva Casa: come funziona la nuova sanatoria degli abusi edilizi a pagamento

La richiesta del permesso di costruire o della SCIA in sanatoria, subordinata al pagamento di specifiche somme, va presentata al comune con allegata una dichiarazione del professionista tecnico abilitato che accerti le necessarie conformità. Previsti specifici tempi di 'reazione' del comune con silenzio-assenso in caso di inerzia.

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Abuso Edilizio

Tettoia aperta senza infissi: se crea nuovo volume serve il permesso di costruire

La realizzazione di una tettoia va configurata sotto il profilo urbanistico come intervento di nuova costruzione, richiedendo quindi il permesso di costruire, allorché difetti dei requisiti richiesti per le pertinenze e per gli interventi precari.

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Salva Casa

Salva Casa: per le tolleranze costruttive in zona sismica servono specifiche attestazioni tecniche

Per beneficiare del nuovo regime sulle tolleranze costruttive ed esecutive della Legge Salva Casa in zona sismica, il professionista tecnico deve produrre un attestazione corredata della documentazione tecnica sull'intervento predisposta sulla base del contenuto minimo richiesto dall’articolo 93, comma 3, del Testo Unico Edilizia.

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Titoli Abilitativi

Cambio destinazione d'uso con opere da magazzino a cucina: permesso di costruire o SCIA?

Prima del Decreto Salva Casa serviva il permesso di costruire per un cambio di destinazione d'uso tra categorie funzionali non omogenee, e per di più con opere, mentre oggi può bastare una SCIA ma attenzione alle specifiche condizioni previste dagli strumenti urbanisici comunali.

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Condoni e Sanatorie

Completamento opere in pendenza di condono: cosa si può fare?

Qualsiasi intervento edilizio (anche minore) eseguito su manufatti abusivi al di fuori delle procedure ex art. 35 legge 47/1985 ripete comunque le caratteristiche di illegittimità dell'opera principale ed è quindi abusivo.

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Salva Casa

Decreto Salva Casa: tutte le indicazioni per l'applicazione in Emilia-Romagna

Il Decreto Salva Casa non incide in modo significativo sui titoli abilitativi richiesti per gli interventi edilizi e sulle procedure amministrative da seguire per il loro rilascio o presentazione, con l'unica eccezione delle nuove ipotesi di attività edilizia libera.

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Salva Casa

Decreto Salva Casa: tutti i titoli abilitativi che provano lo stato legittimo dell'immobile

Tra i titoli idonei a stabilire lo stato legittimo sono ricompresi, previo pagamento delle relative sanzioni o oblazioni, quelli rilasciati o formati in applicazione delle norme sul permesso in sanatoria.

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Salva Casa

Decreto Salva Casa: per la datazione delle opere può bastare una foto

Per ottenere la sanatoria edilizia, l'epoca di realizzazione dell'intervento è provata mediante la documentazione di cui all'articolo 9-bis, comma 1-bis, quarto e quinto periodo del Testo Unico Edilizia

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Abuso Edilizio

Chiusura del balcone: quando serve il permesso di costruire

Se la chiusura del balcone comporta un ampliamento di volumetria, è un'opera di ristrutturazione edilizia assentibile con permesso di costruire

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Salva Casa

Decreto Salva Casa in Sicilia: parzialmente applicabile!

Il Decreto "Salva Casa", ora Legge 105/2024, è parzialmente applicabile in Sicilia per via dall'autonomia speciale della regione necessitando distinzione tra norme già recepite e quelle da approvare. Questa legge offre opportunità importanti, richiedendo una preparazione adeguata agli operatori del settore per l'implementazione delle nuove regole.

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Energie Rinnovabili

Energie rinnovabili: nuove regole per le procedure amministrative e i titoli abilitativi

Un nuovo schema di decreto individua i regimi amministrativi per la costruzione e l'esercizio di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, dei sistemi di accumulo, delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla realizzazione degli impianti stessi

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Abuso Edilizio

Edifici ante 1967: le prove sulla datazione delle opere sono a carico del privato

L'onere della prova dell'epoca di ultimazione di opere edilizie, allo scopo di dimostrare che esse rientrino fra quelle per cui non era richiesto un titolo ratione temporis e quindi realizzate legittimamente senza titolo, incombe sul privato a ciò interessato.

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