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Università: in calo gli iscritti ad ingegneria, ma è record per la presenza femminile (28%). Boom degli atenei telematici

In Italia il 65% dei diplomati sceglie l’università, ma le immatricolazioni nei corsi di ingegneria tradizionali sono in lieve calo. Cresce invece l’interesse per i corsi in Architettura e Ingegneria edile-architettura e aumenta la presenza femminile, oggi al 28,1%. Le università telematiche registrano un boom di iscrizioni, superando molti atenei tradizionali.

Circa il 15% dei neodiplomati sceglie di frequentare corsi di Ingegneria

In Italia, circa due diplomati su tre decidono di proseguire il proprio percorso formativo con l’università: nel 2023 il 65% dei neodiplomati ha scelto di iscriversi a un corso di laurea. Un dato che si conferma stabile rispetto agli ultimi anni, ma lontano dai livelli registrati all’inizio degli anni 2000, quando il 75% dei diplomati proseguiva gli studi.

Nel quadro delle scelte universitarie, i corsi di laurea in Ingegneria mantengono un certo appeal, pur con segnali misti. Secondo l’ultimo rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), il numero complessivo degli immatricolati ai corsi di ingegneria “tipici” è in leggera ma costante flessione. Per l’anno accademico 2023-2024, si contano poco meno di 49mila nuovi iscritti, pari al 15% del totale nazionale.

Domenico Perrini, presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, lancia un segnale d’allarme: “Il calo delle iscrizioni nei corsi tradizionali di ingegneria, dopo anni di tenuta, indica che anche un settore storicamente solido necessita di nuovi stimoli”. Secondo Perrini, una delle leve più promettenti è rappresentata dalla laurea abilitante, che integra un tirocinio professionalizzante, consentendo ai giovani di entrare nel mondo del lavoro già formati e operativi.

 

(Crediti: CNI)

 

Uno degli aspetti più rilevanti del rapporto riguarda la rapida digitalizzazione della formazione accademica. Lo evidenzia Marco Ghionna, presidente del Centro Studi CNI: “I primi quattro corsi di ingegneria per numero di immatricolati nell’anno accademico 2023-24 sono offerti da atenei telematici”. In particolare, l’Università Mercatorum ha superato in iscritti atenei storici come La Sapienza di Roma e l’Università di Bologna. La didattica a distanza non è più un’alternativa, ma una realtà dominante.

Se i corsi della classe L-9 Ingegneria industriale restano i più frequentati, registrano comunque una flessione del 4,6%. Al contrario, crescono le immatricolazioni in Ingegneria dell’informazione (+4,7%) e nei corsi legati all’Architettura e all’edilizia, con il corso magistrale a ciclo unico LM-04cu Architettura e Ingegneria edile-architettura che segna un aumento dell’8,5%.

Questi ultimi, in particolare, attirano grazie alla doppia abilitazione offerta: i laureati possono sostenere l’Esame di Stato sia da ingegnere che da architetto. Una flessibilità che, unita all’impostazione quinquennale simile al vecchio ordinamento, ha favorito la crescita degli iscritti, passati da 1.805 nel 2018/2019 a quasi 2.800 nel 2023/24.

  

Cresce la componente femminile: mai così tante donne in Ingegneria (28% del totale)

Un altro segnale incoraggiante riguarda la presenza femminile nei corsi di Ingegneria. Nell’anno accademico 2023-2024, le donne rappresentano il 28,1% degli immatricolati, il dato più alto mai registrato. Il maggiore numero di studentesse si concentra nella classe L-9 Ingegneria industriale (5.735 iscritte), ma sono in forte crescita anche nei corsi L-8 Ingegneria dell’informazione, che raccolgono circa un terzo delle donne iscritte al settore.

Le studentesse mostrano una preferenza marcata per i corsi dell’area civile e ambientale. Nei corsi di Architettura e Ingegneria edile-architettura rappresentano quasi i due terzi degli iscritti; in Scienze e tecniche dell’edilizia (classe L-23) arrivano al 42,2%; in Ingegneria civile e ambientale (classe L-7) al 32,6%. La loro presenza, invece, scende al 25% nei corsi dell’area industriale e dell’informazione, tradizionalmente maschili.

Quasi il 30% degli studenti iscritti al primo anno di Ingegneria si concentra in quattro atenei: Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università di Padova e Università Federico II di Napoli. Ma la vera rivoluzione arriva dalle università digitali, che stanno riscrivendo la geografia dell’istruzione superiore in Italia.

Il dato che impone una riflessione è chiaro: la formazione online, una volta considerata secondaria, oggi guida le classifiche di iscrizione. E con essa, cambiano anche i profili degli studenti, le esigenze didattiche e gli strumenti di apprendimento.

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