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IMU riporta la pressione fiscale sulle rendite da locazione vicino al 40%

L’IMU può far scendere i valori immobiliari e riporta la pressione fiscale sulle rendite da locazione vicino al 40%. Il caso di Roma L’introduzione dell’Imu che da quest’anno è tornata a colpire le abitazioni degli italiani ha portato alla ribalta la questione delle quotazioni immobiliari, con importanti riflessi sull’andamento del mercato immobiliare residenziale in Italia. Da un’attenta analisi sembrerebbe infatti che nel breve periodo, nella sfida dei rendimenti, il real estate soccomba nel confronto con altri prodotti finanziari. Questa nuova ICI che grava sulle prime case e si gonfia per le seconde abitazioni con un’aliquota base dello 0,76% (ampliabile dai Comuni fino all’1,06%) fornisce un contributo senza dubbio rilevante nella partita doppia costi/benefici per coloro i quali possiedono uno o più immobili da mettere a reddito. Ovviamente occorre considerare anche altre variabili di costo come ad esempio la cedolare secca (21% dell’affitto, il 19% in caso di canone concordato), ma emerge con chiarezza come il settore immobiliare soffra la concorrenza di altri strumenti finanziari. Prendiamo ad esempio la situazione di Roma, la più importante piazza italiana per il real estate residenziale. Qui il rendimento medio lordo annuo di un immobile residenziale in affitto si è attestato nella prima metà del 2012 al 4,5% (4,36% la media nazionale secondo Nomisma). Tutto ciò equivale a un rendimento annuale netto (applicando la cedolare secca con aliquota al 21%) del 3,1%. Se invece guardiamo all’offerta di altri strumenti finanziari come i rendimenti annuali lordi pagati sulla liquidità vincolata sino a 24 mesi su un conto deposito, notiamo come è facile trovare percentuali vicine al 5% che, al netto della ritenuta fiscale del 20% applicata sui depositi bancari, equivalgono a rendimenti annuali del 4%. Il rischio concreto è che i proprietari di immobili possano optare per la dismissione dei propri asset nei prossimi 8-12 mesi rinunciando a un rendimento netto da locazione di poco superiore al 3% per poi investire la liquidità con un rendimento netto da conto deposito pari al 4%. Proviamo a fare un esempio. Prendiamo un immobile da 300mila € situato in zona centrale a Roma, da cui il proprietario ricava un canone di locazione, al netto della cedolare secca, di circa 13.100. A questa cifra occorre però sottrarre il valore dell’IMU (per la seconda casa a Roma l’aliquota è pari all’1,06%) e la cedolare secca, che portano il rendimento netto a circa 8.800 euro. Uno stesso investimento in uno dei conti deposito più convenienti oggi (che possono tranquillamente spuntare un rendimento del 3,9% al netto della ritenuta fiscale) frutterebbe invece 11.700 euro con una differenza netta di 2.900. Da considerare anche che il possessore di immobili deve fronteggiare l’ammortamento delle spese di ristrutturazione dell’abitazione di proprietà quantificabile in 1% annuo del valore di mercato dell’immobile (calcolato considerando una ipotetica ristrutturazione ventennale pari al 20% del valore della casa stessa).

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Progettazione ecocompatibile delle lampade: le specifiche della Commissione Ue

Progettazione ecocompatibile delle lampade, ecco le specifiche della Commissione Ue [ 14 dicembre 2012 ] Eleonora Santucci La Commissione europea è tenuta a fissare specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia che rappresentano un significativo volume di vendite e di scambi commerciali. Si tratta di prodotti che hanno un significativo impatto ambientale che può, però, essere notevolmente ridotto modificando la progettazione, senza che ciò comporti costi eccessivi. Dunque, allo scopo di ridurre il consumo di energia, le emissioni di mercurio, il relativo impatto ambientale e allo scopo di armonizzare i requisiti dell'efficienza energetica, l'Unione europea elabora le regole per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature. La Commissione europea - coerentemente con quanto stabilito dalla direttiva sulla progettazione ecocompatibile (direttiva 2009/125/Ce) - ha emanato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il regolamento (1194/2012) in merito. Un regolamento, però, che non si applica ai moduli Led se sono commercializzati come parti di apparecchi di illuminazione immessi sul mercato in quantitativi inferiori a 200 unità l'anno. Il regolamento, che stabilisce anche i requisiti in materia di informazioni sul prodotto per i prodotti per usi speciali, entrerà in vigore al ventesimo giorno dalla pubblicazione. Nonostante ciò i requisiti per l'ecoprogettazione verranno applicati gradualmente e secondo un calendario definito, sia perché è necessario offrire ai produttori il tempo sufficiente per riprogettare opportunamente i prodotti disciplinati dal presente regolamento, e sia perché è necessario evitare impatti negativi sulle funzionalità delle apparecchiature presenti sul mercato. Dunque, il calendario delle tappe deve tenere conto dell'incidenza sui costi per gli utilizzatori e i produttori, in particolare per le piccole e medie imprese, assicurando nel contempo che gli obiettivi del regolamento siano raggiunti nei tempi previsti. La Commissione ha condotto uno studio preparatorio per analizzare gli aspetti tecnici, ambientali ed economici delle lampade oggetto del regolamento, evidenziando che il consumo di energia elettrica nella fase di uso congiuntamente al contenuto e le emissioni di mercurio costituiscono le caratteristiche ambientali più significative. Le emissioni di mercurio nelle diverse fasi del ciclo di vita delle lampade è stato calcolato, sulla base delle lampade installate, in 0,7 tonnellate nel 2007. In assenza di misure specifiche, si prevede che le emissioni di mercurio prodotte dalle lampade installate saliranno a 0,9 tonnellate nel 2020, mentre è stato dimostrato che tale cifra può essere ridotta in misura significativa. Si suppone, quindi, che la fissazione di requisiti relativi all'efficienza energetica per le lampade si traduca in una diminuzione anche delle emissioni complessive di mercurio. Le specifiche quindi contribuiranno al funzionamento del mercato interno e all'obiettivo unionale di ridurre il consumo di energia del 20 % entro il 2020 rispetto al consumo stimato per detto. L'effetto combinato delle specifiche per la progettazione ecocompatibile stabilite dal nuovo regolamento e dal regolamento delegato relativo all'etichettatura indicante il consumo d'energia delle lampade elettriche e delle apparecchiature d'illuminazione (874/2012), mira a generare un risparmio energetico annuo dell'ordine di 25 TWh entro il 2020 per quanto riguarda le lampade direzionali, rispetto a un'ipotesi di scenario invariato. Al fine di garantire "la soddisfazione del consumatore" vengono stabiliti i requisiti in materia di informazioni sul prodotto affinché i consumatori possano effettuare scelte informate. Del resto l'UE stabilisce che gli Stati membri provvedano affinché gli utenti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nei nuclei domestici ottengano le informazioni concernenti gli effetti potenziali sull'ambiente e la salute umana come risultato della presenza di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. I requisiti in materia di informazioni sul prodotto del nuovo regolamento intendono integrare tale disposizione per quanto concerne il mercurio contenuto nelle lampade fluorescenti compatte.

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Progettazione ecocompatibile delle lampade: le specifiche della Commissione Ue

Progettazione ecocompatibile delle lampade, ecco le specifiche della Commissione Ue [ 14 dicembre 2012 ] Eleonora Santucci La Commissione europea è tenuta a fissare specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all'energia che rappresentano un significativo volume di vendite e di scambi commerciali. Si tratta di prodotti che hanno un significativo impatto ambientale che può, però, essere notevolmente ridotto modificando la progettazione, senza che ciò comporti costi eccessivi. Dunque, allo scopo di ridurre il consumo di energia, le emissioni di mercurio, il relativo impatto ambientale e allo scopo di armonizzare i requisiti dell'efficienza energetica, l'Unione europea elabora le regole per la progettazione ecocompatibile delle lampade direzionali, delle lampade con diodi a emissione luminosa e delle pertinenti apparecchiature. La Commissione europea - coerentemente con quanto stabilito dalla direttiva sulla progettazione ecocompatibile (direttiva 2009/125/Ce) - ha emanato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il regolamento (1194/2012) in merito. Un regolamento, però, che non si applica ai moduli Led se sono commercializzati come parti di apparecchi di illuminazione immessi sul mercato in quantitativi inferiori a 200 unità l'anno. Il regolamento, che stabilisce anche i requisiti in materia di informazioni sul prodotto per i prodotti per usi speciali, entrerà in vigore al ventesimo giorno dalla pubblicazione. Nonostante ciò i requisiti per l'ecoprogettazione verranno applicati gradualmente e secondo un calendario definito, sia perché è necessario offrire ai produttori il tempo sufficiente per riprogettare opportunamente i prodotti disciplinati dal presente regolamento, e sia perché è necessario evitare impatti negativi sulle funzionalità delle apparecchiature presenti sul mercato. Dunque, il calendario delle tappe deve tenere conto dell'incidenza sui costi per gli utilizzatori e i produttori, in particolare per le piccole e medie imprese, assicurando nel contempo che gli obiettivi del regolamento siano raggiunti nei tempi previsti. La Commissione ha condotto uno studio preparatorio per analizzare gli aspetti tecnici, ambientali ed economici delle lampade oggetto del regolamento, evidenziando che il consumo di energia elettrica nella fase di uso congiuntamente al contenuto e le emissioni di mercurio costituiscono le caratteristiche ambientali più significative. Le emissioni di mercurio nelle diverse fasi del ciclo di vita delle lampade è stato calcolato, sulla base delle lampade installate, in 0,7 tonnellate nel 2007. In assenza di misure specifiche, si prevede che le emissioni di mercurio prodotte dalle lampade installate saliranno a 0,9 tonnellate nel 2020, mentre è stato dimostrato che tale cifra può essere ridotta in misura significativa. Si suppone, quindi, che la fissazione di requisiti relativi all'efficienza energetica per le lampade si traduca in una diminuzione anche delle emissioni complessive di mercurio. Le specifiche quindi contribuiranno al funzionamento del mercato interno e all'obiettivo unionale di ridurre il consumo di energia del 20 % entro il 2020 rispetto al consumo stimato per detto. L'effetto combinato delle specifiche per la progettazione ecocompatibile stabilite dal nuovo regolamento e dal regolamento delegato relativo all'etichettatura indicante il consumo d'energia delle lampade elettriche e delle apparecchiature d'illuminazione (874/2012), mira a generare un risparmio energetico annuo dell'ordine di 25 TWh entro il 2020 per quanto riguarda le lampade direzionali, rispetto a un'ipotesi di scenario invariato. Al fine di garantire "la soddisfazione del consumatore" vengono stabiliti i requisiti in materia di informazioni sul prodotto affinché i consumatori possano effettuare scelte informate. Del resto l'UE stabilisce che gli Stati membri provvedano affinché gli utenti di apparecchiature elettriche ed elettroniche nei nuclei domestici ottengano le informazioni concernenti gli effetti potenziali sull'ambiente e la salute umana come risultato della presenza di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. I requisiti in materia di informazioni sul prodotto del nuovo regolamento intendono integrare tale disposizione per quanto concerne il mercurio contenuto nelle lampade fluorescenti compatte.

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La rete alta tecnologia dell’Emilia-Romagna

Azioni e strumenti per portare alle imprese le competenze delle Università La Rete Alta Tecnologia dell'Emilia-Romagna, costituita da...

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TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: disponibile rev. novembre 2012

Disponibile online sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il testo coordinato del Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 in...

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The pianura padana emiliana earthquake

Riportiamo gli estratti di due articoli del Focus sul terremoto che ha colpito la pianura dell’Emilia Romagna nel maggio del 2012, tratto...

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“Una rivoluzione che ci pone all’avanguardia in Europa”. Ma veramente?

Intervista sul nuovo sistema previdenziale di Inarcassa, in vigore dal I° gennaio 2013, ai delegati ing. Mario Sbrozzi (Prov. di Modena) e...

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La riforma di INARCASSA secondo INARSIND

È dello scorso 19.11.2012 l’approvazione da parte dei Ministeri Vigilanti della Riforma Previdenziale di Inarcassa, nata dalle...

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Valutazioni in merito alla Riforma previdenziale di Inarcassa

La riforma appena emanata, sulla spinta di quanto richiesto dal legislatore con il decreto legge n. 201/2001 e cioè di garantire la...

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Consigli di disciplina territoriali degli Ordini degli Ingegneri

Lo scorso 30 novembre il Ministero della Giustizia ha approvato il testo del Regolamento per la designazione dei componenti i Consigli di disciplina territoriale degli Ordini degli Ingegneri

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Progettazione

INGENIO n.8

 

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Resina

Schede sinottiche dei sistemi resinosi

Il nuovo documento, denominato “ Schede sinottiche dei sistemi resinosi “, ha una formattazione a schede. Una per ogni singolo...

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Evento sismico tra le province di Pistoia e Bologna il 20 poco dopo mezzanotte

Evento sismico tra le province di Pistoia e Bologna 20 dicembre 2012 Una lieve evento sismico è stato avvertito dalla popolazione tra le province di Pistoia e Bologna. Le località prossime all’epicentro sono San Marcello Pistoiese (PT), Sambuca Pistoiese (PT) e Granaglione (BO). Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico si è verificato alle ore 00.26 con una Ml. 1.8. Dalle verifiche effettuate dalla “Sala Situazione Italia” del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone e/o cose.

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Lo Storify del terzo Meeting europeo dell'Open Government Partnership

Lo Storify del terzo Meeting europeo dell'Open Government Partnership Pubblicato il: Mar, 18/12/2012 - 11:47 Il 10 dicembre ha avuto luogo a Roma il Terzo Meeting Europeo dell'Open Government Partnership - OGP. L'evento, organizzato dal Dipartimento della funzione pubblica, ha avuto una partecipazione internazionale che è andata ben oltre i confini dell'Europa; circa 80 rappresentanti di 16 Governi, 5 Organizzazioni internazionali e della società civile hanno discusso di temi quali trasparenza, partecipazione e collaborazione tra amministrazioni e società civile, in una prospettiva europea. Di seguito il racconto dell'evento visto dai social media e aggregato attraverso Storify

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Disponibile on line il primo "portale trasparenza" degli appalti pubblici in Italia

Portale Trasparenza Disponibile on line il primo portale degli appalti pubblici in Italia, che ottempera a quanto disposto dall’ art. 8 comma 1 del Decreto Legge 7 maggio 2012, n. 52 (convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 6 luglio 2012, n. 94). L’art. 8 comma 1 del Decreto Legge 7 maggio 2012, n. 52, al fine di garantire la trasparenza degli appalti pubblici, attribuisce all’Osservatorio dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture il compito di pubblicare attraverso il proprio portale, i dati e le informazioni comunicati dalle stazioni appaltanti ai sensi dell'articolo 7, comma 8, lettere a) e b), del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163. A tal fine è da oggi reso disponibile un sistema di ricerca che consente la navigazione via web dei dati relativi a tutti gli appalti pubblici pubblicati in Italia a partire dal 1° Gennaio 2011. Si segnala che oltre alla consultazione dei dati, gli utenti hanno la possibilità di inviare via email all’Autorità, attraverso l’apposito link “Invia Commento” presente all’interno della “Scheda Gara”, segnalazioni di incongruenza nei dati pubblicati. Tali segnalazioni saranno opportunamente verificate consentendo di attivare i necessari processi di modifica dei dati per migliorarne la qualità. Si evidenzia che il sistema rilasciato e pubblicato sul portale dell’Autorità è in via di evoluzione; già dai primi mesi del 2013, sarà possibile scaricare i bandi di gara in formato pdf e sarà inoltre disponibile la versione accessibile per “mobile” e “smartphone”. Saranno previsti ulteriori aggiornamenti coerenti con le evoluzioni normative più recenti e finalizzati ad integrare le informazioni pubblicate per migliorare il servizio fornito. Il Portale Trasparenza http://portaletrasparenza.avcp.it è consultabile anche dalla sezione Servizi ad accesso libero

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CONTRIBUTO INTEGRATIVO INARCASSA: 4% su fatturati ad altri professionisti

DAL 1° GENNAIO 2013 Vi ricordiamo che nei rapporti di collaborazione e su tutti i corrispettivi, anche quelli fatturati a ingegneri, architetti, associazioni o società di professionisti e società di ingegneria, si dovrà applicare il 4% del contributo integrativo . Nella dichiarazione dei redditi annuale a Inarcassa si potrà dedurre, dall’importo del contributo integrativo dovuto, la quota del contributo integrativo risultante dalle fatture passive ricevute da ingegneri, architetti o loro associazioni e società. Un esempio pratico per tutti: l’Ing. Neri ha prodotto nel 2013 un volume affari Iva professionale di 30.000 € ed ha pagato compensi per collaborazioni con l’Arch. Azzurri per 10.000 €. Il contributo integrativo corrispondente al fatturato è di 1.200 € (ovvero il 4% di 30.000 €), ma avendo corrisposto un contributo integrativo sulla fattura dell’Arch. Azzurri di 400 € (ovvero il 4% di 10.000 €), a saldo verserà un contributo di 800 € (ovvero 1.200 € - 400 € = 800 € ). In questo modo tutti potranno contare sulla propria fetta di contributo integrativo indispensabile per assicurarsi una pensione più adeguata.

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Gianotti e De Bernardinis:due italiani nella top ten di "Nature"

Scienza 2012, Gianotti e De Bernardinis: due italiani nella top ten di "Nature" La prestigiosa rivista ha scelto gli eventi e i personaggi che hanno segnato l'anno: dal Bosone di Higgs alla previsione dei danni dell'uragano Sandy, spicca la sentenza di condanna al processo sulla "sottovalutazione" dei segnali che precedettero il terremoto dell'Aquila Lo leggo dopo Fabiola Gianotti, protagonista della scoperta del Cern sul Bosone di Higgs (ansa) APPROFONDIMENTI FOTO "Nature", la top ten 2012 per la scienza VIDEO Dal bosone di Higgs a Curiosity, la top ten di ''Nature'' ROMA - C'è molta Italia nella top ten di "Nature" degli eventi e dei personaggi che hanno segnato il 2012 della scienza. C'è la studiosa Fabiola Gianotti, fra i protagonisti della scoperta del Cern sul Bosone di Higgs, ma c'è anche Bernardo De Bernardinis, ex vicecapo della protezione civile all'epoca del terremoto dell'Aquila, citato come emblema della sentenza sul mancato allarme, che ha scatenato tante polemiche negli ambienti scientifici di tutto il mondo. Il caso dell'Aquila indica che Nature ha scelto i fatti e i personaggi più che le scoperte in senso stretto. FOTO ECCO LA TOP TEN DI 'NATURE' La classifica dei protagonisti del 2012 è aperta dal direttore generale del Cern, Rolf-Dieter Heuer, presentato come il diplomatico della fisica che "si è assunto la responsabilità di parlare di scoperta del Bosone di Higgs, anche se al momento dell'annuncio i risultati degli esperimenti coordinati da Fabiola Gianotti e Joe Incandela ancora non erano definitivi". VIDEO Le lacrime di Higgs, l'atterraggio di Curiosity Al caso di De Bernardinis è riservato uno spazio speciale. Membro della Commissione Grandi rischi che rassicurò gli aquilani prima del 6 aprile 2009, è stato condannato con altri membri della commissione per "il ruolo svolto nella comunicazione del rischio relativo al terremoto che ha colpito L'Aquila nel 2009". Durante il processo, prosegue la rivista, De Bernardinis "non si è mai nascosto a chi lo criticava", mentre il processo e soprattutto il verdetto del tribunale dell'Aquila hanno attirato l'attenzione di tutta la comunità scientifica mondiale. In una ormai famosa intervista televisiva nelle settimane che precedettero il sisma, ricorda Nature, De Bernardinis disse che la situazione era "positiva ... secondo la comunità scientifica", che le scosse minori erano legate a "un rilascio continuo di energia" e che "non c'è un pericolo immediato". I sismologi dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), prosegue Nature, lo hanno criticato per questi messaggi, sottolineando che si trattava di concetti errati. I pubblici ministeri del processo sono andati oltre, sostenendo che quei messaggi hanno rassicurato, sbagliando, la popolazione locale. De Bernardinis, sottolinea Nature, si è sempre difeso affermando che le sue affermazioni ripetevano concetti utilizzati dai sismologi e non avevano l'obiettivo di rassicurare la popolazione. Nella classifica ci sono poi Cynthia Rosenzweig, che ha previsto l'impatto devastante dell'uragano Sandy su New York, e Adam Steltzner, l'ingegnere incaricato di far arrivare sano e salvo il rover della Nasa Curiosity sulla superficie di Marte. Seguono Jo Handelsman, il cui studio sui pregiudizi nei confronti delle donne ha dato nuova linfa ad una vecchia questione, e Cedric Blanpain, che con le sue tecniche per etichettare e 'inseguire' le cellule ha aperto nuove strade per la ricerca sulle cellule staminali del cancro. Hanno infine meritato un posto nella classifica Elizabeth Iorns, per la sua difesa del metodo scientifico; il matematico Tim Gowers, che con il suo blog ha innescato un boicottaggio contro il maggior editore mondiale in ambito medico e scientifico, Elsevier; Jun Wang, a capo del centro cinese Bgi per il sequenziamento del Dna e, infine, Ron Fouchier, che a partire dal virus dell'influenza H5N1 ha ottenuto un supervirus contagioso e letale per l'uomo, scatenando un dibattito internazionale sulla biosicurezza. http://www.nature.com/news/366-days-nature-s-10-1.11997

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Test sismico di un edificio di 4 piani con struttura mista composta da pareti in ca e muratura

Test sismico di un edificio di 4 piani con struttura mista composta da pareti in cemento armato e in muratura. La struttura che in data 20 dicembre p.v. sarà oggetto di prova è un edificio di 4 piani in scala 1:2 con struttura mista composta da pareti in cemento armato e in muratura. Sebbene questa tipologia costruttiva sia abbastanza diffusa, non è mai stata sottoposta a test dinamici su tavola vibrante. La prova permetterà di meglio comprendere il comportamento sismico di questo tipo di strutture la cui risposta, a causa delle rigidezze confrontabili, dipende fortemente da entrambi i tipi di elementi strutturali. Questa prova è stata organizzata nell'ambito del Progetto Europeo SERIES. Questo progetto prevede una notevole collaborazione di istituzioni di diverse nazioni (Italia, Grecia, Francia, Turchia, Belgio, Romania, Regno Unito, Slovenia, Austria). L'obiettivo è la creazione di sinergie tra queste istituzioni al fine di ottimizzare l'utilizzo delle risorse unendo competenze e tecnologie complementari. All'evento contribuiranno in modo attivo rappresentanti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, nonché esponenti di ReLUIS - Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica. La mattinata prevede inoltre la visita alla sede di Eucentre di una classe di studenti di terza media, che avranno in questo modo la possibilità di seguire una presentazione in aula sul tema "conoscere i terremoti", e presenziare la prova su tavola vibrante presso il TREES Lab (laboratorio sperimentale della Fondazione Eucentre). Al termine del test dinamico, i lavori continueranno con l'Assemblea dei Sostenitori della Fondazione Eucentre. Per ulteriori informazioni scrivere a info@eucentre.it.

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Quando costruire diventa un'arte

Il calcestruzzo è un materiale vivo, sempre pronto ad adeguarsi a tecnologie costruttive di ultima generazione. E il campanile di Majano (Ud) ne è una testimonianza concreta dove architettura, ricerca, innovazione e sostenibilità si fondono in un’unica realizzazione.

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Quando costruire diventa un'arte

Il calcestruzzo è un materiale vivo, sempre pronto ad adeguarsi a tecnologie costruttive di ultima generazione. E il campanile di Majano (Ud) ne è una testimonianza concreta dove architettura, ricerca, innovazione e sostenibilità si fondono in un’unica realizzazione.

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L’Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano in questi giorni compie 30 anni

Il Politecnico di Milano organizza il 30° Anniversario Ingegneria Gestionale

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L’Ingegneria legale

L’incremento dell’utilizzo della tecnologia ha comportato anche l’aumento degli incidenti e conseguentemente l’esigenza di...

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La programmazione dei lavori nel PSC e la pianificazione delle manutenzioni del fascicolo tecnico

Seminario di aggiornamento organizzato da INARSONF - Milano e Lodi - dal titolo: La programmazione dei lavori nel PSC e la pianificazione delle manutenzioni del fascicolo tecnico

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Via al corso di tecnologia del legno nelle costruzioni - Gruppo Abita e 'Ferraris-Brunelleschi'

Via al corso di tecnologia del legno nelle costruzioni firmato Gruppo Abita e 'Ferraris - Brunelleschi' Lezioni teoriche in classe e visite ai cantieri in costruzione per preparare i futuri geometri ai cambiamenti nel settore edilizio 18/12/2012 - 10:02 0 commenti Formazione e Bioedilizia: Quale sostenibilità per le costruzioni di domani ? Era questo il tema del dibattito organizzato dall’Istituto Ferraris-Brunelleschi di Empoli e Gruppo Abita, impresa di Vinci che da diversi anni opera nel settore delle costruzioni e in particolare della Bioedilizia. Nell’atrio della scuola, gremito di studenti e futuri geometri, Sabato mattina si è parlato della Bioedilizia, cioè del nuovo approccio al mondo delle costruzione che vede la sostituzione dei materiali tradizionali quali cemento, ferro e laterizi con il legno per realizzare immobili economici, energeticamente efficienti ed ecocompatibili. Numerosi sono stati gli interventi, a partire dall’introduzione fatta dalla Dirigente scolastica, Prof.ssa Mancini, che ha sottolineato come lo studio della Bioedilizia rappresenti un elemento di forte innovatività nell’offerta formativa scolastica. Il Ferraris-Brunelleschi è infatti tra i primi istituti ad aver attivato il corso di specializzazione in Tecnologia del legno nelle costruzioni che permetterà agli studenti, al termine del biennio iniziale, di poter scegliere un percorso di studi che fornisca conoscenze ed esperienze pratiche legate proprio all’utilizzo del legno nell’edilizia. Tale materiale infatti rappresenta il futuro nel settore delle costruzioni e nei successivi interventi i Sig.ri Eustachio Castellaneta e Marco Celli, rispettivamente Resp. Marketing e Amministratore delegato del Gruppo Abita, hanno infatti testimoniato come lo sviluppo della Bioedilizia e la diffusione, anche nel nostro territorio, delle costruzioni a struttura portante in legno stia profondamente rinnovando le imprese del settore delle costruzioni. Proprio tale rinnovamento, ha aggiunto Castellaneta, richiede la formazione di figure professionali nuove, che abbiano conoscenze ed esperienze nello specifico campo delle costruzioni in legno e proprio in questo senso va inquadrata la collaborazione che è nata tra l’Istituto Ferraris-Brunelleschi e Gruppo Abita attraverso la quale gli alunni delle classi 2° e 5° stanno assistendo a lezioni teoriche sulla Bioedilizia e partecipando a visite ai cantieri di nuove costruzioni in legno. Nel dibattito sono intervenuti anche i docenti del Ferraris-Brunelleschi che hanno illustrato nel dettaglio l’offerta formativa dell’Istituto e lo specifico piano di studi della specializzazione in Tencologia del legno nelle costruzioni. L’incontro ha visto inoltre la partecipazione del Vice Sindaco, Arch. Pasquinucci, che ha testimoniato la sensibilità dell’intera Amministrazione comunale verso i temi della Bioedilizia e della formazione scolastica. Infine è stato presentato al pubblico il concorso “Brunelleschi-Abita in Classe A+ con il quale una giuria composta da docenti dell’Istituto e dirigenti del Gruppo Abita eleggerà il logo destinato a rappresentare ufficialmente la collaborazione tra scuola e l’impresa*. Tutti gli intervenuti al convegno si sono dati appuntamento alla Primavera prossima, quando verrà organizzato un nuovo meeting in cui trarre un primo bilancio della collaborazione tra l’azienda e l’Istituto e fare il punto sullo sviluppo della Bioedilizia nell’Empolese-Valdelsa. Info e regolamento del concorso

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