Abitare in 3D

Due moduli circolari di 80 mq realizzati in sole 120 ore

Tecnologie innovative a servizio dell’abitare. Sulla spiaggia di Jumeirah a Dubai, è stata allestita un'originale installazione per Dior, composta da due moduli circolari: un concept store unico realizzato con materiali naturali come prototipi per immaginare uno stile abitativo eco-sostenibile.

Sembrano due oggetti eterei e materici sostenuti da una struttura in acciaio e ottenuti combinando argilla, sabbia e fibre naturali e utilizzando un particolare sistema di stampa 3D progettato da WASP. 

FIGURA 1: Vista dei due corner realizzati con stampanti 3D.

Quest’impresa hi-tech si è messa a disposizione del famoso marchio Dior dando forma a un tentativo architettonico contraddistinto dal riconosciuto motivo cannage, codice chiave della Maison, presente sulle pareti di questa boutique effimera. Al suo interno sono state esposte le creazioni dalla collezione donna Dioriviera disegnata da Maria Grazia Chiuri.

Si tratta di due moduli di forma circolare per un totale di 80 mq di esercizio progettuale pronto in sole 120 ore e realizzato direttamente sul posto.

FIGURA 2: L’effetto materico del motivo cannage di Dior sulla superficie delle pareti dei due padiglioni. 

Sembrano due oggetti eterei e materici sostenuti da una struttura in acciaio e rivestiti da una miscela di elementi naturali stampata in 3d con due stampanti Crane WASP simultanee.

Un secondo tentativo che arriva a seguito di Tecla, il modulo abitativo progettato da Mario Cucinella, sempre stampato in 3D in terra cruda realizzato grazie alla ricerca di SOS - School of Sustainability insieme a WASP. Tentativi questi per rispondere all'emergenza climatica, al bisogno di abitazioni sostenibili a Km0 e al grande tema globale dell'emergenza abitativa, specie nei contesti di crisi generati dalle grandi migrazioni e dalle catastrofi naturali.

FIGURA 3: Fasi della realizzazione dei due padiglioni con stampanti 3D Crane WASP simultanee.

Stampanti Crane WASP 

Un sistema modulare di stampa 3d collaborativa. Reinterpreta nell’ottica della fabbricazione digitale le classiche gru per costruzione edilizia. È composta da un’unità stampante principale che può essere assemblata in diverse configurazioni a seconda dell’area di stampa e quindi delle dimensioni del manufatto architettonico da costruire in 3d. L’area di stampa del modulo singolo è di 6,60 metri di diametro per un’altezza di 3 metri.

FIGURA 4: Dettaglio della creazione dell’effetto materico dei due padiglioni.

Il modulo singolo può funzionare in maniera autosufficiente stampando materiali fluidodensi di genere differente: cemento, bio cemento, impasti naturali. Una volta in possesso di un modulo singolo, esso potrà essere ampliato aggiungendo traversi e bracci stampanti generando così una sistema di fabbricazione digitale infinito.