Appalti pubblici: le indicazioni ANAC su come qualificarsi per l'esecuzione dei lavori
In seguito all'entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, ANAC ha fornito importanti linee guida in merito all'uso dei modelli utilizzati per rilasciare i Certificati di Esecuzione dei Lavori (CEL), che rivestono un ruolo fondamentale per le imprese che desiderano dimostrare la loro capacità tecnica e professionale.
I CEL certificano che i lavori sono stati effettuati regolarmente e con buon esito
Il mondo degli appalti pubblici in Italia sta attraversando un periodo di cambiamenti significativi grazie all'entrata in vigore del nuovo Codice Appalti. Questo sta portato l'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) a rivedere e aggiornare i modelli utilizzati per rilasciare i Certificati di Esecuzione dei Lavori (CEL), che rivestono un ruolo fondamentale per le imprese che desiderano dimostrare la loro capacità tecnica e professionale. Con un comunicato emesso nei giorni scorsi dal presidente dell'ANAC, l'Autorità dunque ha fornito importanti linee guida in merito all'uso dei modelli esistenti e alla loro trasmissione all'ANAC, specificando che “fino a nuove indicazioni” le stazioni appaltanti e gli enti concedenti utilizzano i modelli già disponibili e provvedono alla relativa trasmissione all’Anac mediante il “Servizio per il rilascio alle imprese dei certificati per i lavori eseguiti a cura delle Stazioni Appaltanti” disponibile sul portale istituzionale dell’Autorità.
Certificati per dimostrare la qualificazione
I certificati emessi per l'esecuzione dei lavori non sono solo un documento formale. Sono fondamentali per ottenere l'attestazione di qualificazione, soprattutto per le imprese che potrebbero non essere qualificate o che desiderano partecipare a gare che richiedono requisiti speciali. Questi certificati vengono trasmessi dalle stazioni appaltanti o dagli enti concedenti all'ANAC e vengono registrati nel Casellario informatico. Il Casellario costituisce una parte della Banca dati dei contratti pubblici (BDNCP) ed è connesso al Fascicolo virtuale dell'operatore economico (FVOE). Questa interconnessione consente di verificare i requisiti necessari per partecipare alle procedure di evidenza pubblica e per eseguire i contratti assegnati.
Certificati in caso di subappalto
Un aspetto cruciale introdotto dal nuovo codice riguarda l'emissione di certificati in caso di subappalto. Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti emettono un singolo certificato che indica separatamente le lavorazioni svolte dall'impresa affidataria e da quelle svolte dalle imprese subappaltatrici. Questa separazione è fondamentale poiché consente di ricostruire chiaramente la catena di responsabilità nell'esecuzione dei lavori e di tracciare digitalmente l'intero ciclo di vita del contratto. Inoltre, questo sistema è volto a migliorare il monitoraggio e il controllo delle assegnazioni contrattuali, promuovendo la trasparenza e riducendo il rischio di sub-affidamenti incontrollati.
Queste nuove disposizioni si applicano anche alle lavorazioni assegnate al contraente generale e ai relativi sub-affidamenti. L'obiettivo è mantenere un alto standard di gestione contrattuale e assicurare che ogni passaggio nell'esecuzione dei lavori sia ben documentato e conforme alle leggi vigenti.
Nel comunicato del presidente dell'ANAC sono forniti anche chiarimenti su come utilizzare correttamente l'Allegato B.1 e sull'emissione dei certificati per interventi che coinvolgono la categoria OG 11, relativa agli impianti tecnologici.
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Alla luce dei lavori di definizione del nuovo Codice dei Contratti Pubblici, con questo topic intentiamo raccogliere tutti gli approfondimenti e le notizie riguardante questo importante testo unico della normativa italiana.
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