Biennale di Venezia 2025: i Leoni dell’Architettura
Sono stati assegnati i riconoscimenti più attesi della 19. Mostra Internazionale di Architettura, “Intelligens. Natural. Artificial. Collective”, curata da Carlo Ratti. Scopri chi ha ricevuto il Leone d’Oro per la miglior partecipazione nazionale e per la miglior partecipazione alla Mostra, insieme ai progetti e alle personalità che hanno lasciato un’impronta significativa sull’architettura contemporanea.
Ha aperto oggi, sabato 10 maggio 2025, la 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, curata da Carlo Ratti e intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective.
La cerimonia inaugurale si è svolta a Ca’ Giustinian, dove sono stati consegnati i Leoni alla Carriera e alla Memoria — prestigiosi riconoscimenti conferiti dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, su proposta del curatore.
Assegnati anche i Leoni d’Oro e d’Argento per la miglior partecipazione nazionale e per la miglior partecipazione alla Mostra, insieme a diverse menzioni speciali. I riconoscimenti sono stati conferiti dalla Giuria internazionale presieduta da Hans Ulrich Obrist (Svizzera) e composta da Paola Antonelli (Italia) e Mpho Matsipa (Sudafrica).
Il Padiglione del Regno del Barhain vince il Leone d'Oro alla Biennale di Architettura 2025
Leone d’Oro per la migliore Partecipazione Nazionale al Regno del Bahrain: il Padiglione offre una proposta concreta per affrontare condizioni di calore estremo.
Secondo quanto affermato dai progettisti e riconosciuto dalla giuria “l'architettura deve affrontare la doppia sfida della resilienza ambientale e della sostenibilità. L’ingegnosa soluzione può essere impiegata negli spazi pubblici e nei luoghi in cui le persone devono vivere e lavorare all’aperto in condizioni di calore estremo. Il padiglione utilizza metodi tradizionali di raffreddamento passivo tipici della regione, che richiamano le torri del vento e i cortili ombreggiati.”

Menzione speciale alla Santa Sede e al Regno Unito
La Santa Sede è stata premiata per Opera aperta, un progetto ispirato all’omonimo libro di Umberto Eco che trasforma una chiesa sconsacrata in uno spazio vivo di scambio, restauro e cura collettiva.

Il Regno Unito ha ricevuto la menzione per un padiglione che apre un dialogo con il Kenya sul tema della riparazione, denunciando le disuguaglianze prodotte da un’architettura estrattiva e valorizzando il programma Venice Fellowship come strumento di scambio tra Venezia, UK e Kenya.

Leone d’Oro per la miglior partecipazione alla 19. Mostra a "Canal Café"
Il Leone d’Oro per la miglior partecipazione alla 19. Mostra Intelligens. Natural. Artificial. Collective è stato assegnato a
Canal Café, progetto firmato da Diller Scofidio + Renfro in collaborazione con Natural Systems Utilities, SODAI, Aaron Betsky e Davide Oldani.
L’installazione propone Venezia come laboratorio per ripensare il vivere sull’acqua, offrendo al contempo un intervento reale e generoso nello spazio pubblico della città. Canal Café non è solo un’architettura sperimentale, ma anche uno spunto per immaginare futuri scenari nelle lagune di tutto il mondo.

Il progetto rappresenta una linea di ricerca parallela, ma coerente, nella storia di DS+R, contraddistinta da approcci transdisciplinari e visioni radicali. La Giuria ha inoltre sottolineato l’eccezionale perseveranza dietro all’iniziativa, avviata quasi vent’anni fa, riconoscendola come esempio emblematico della capacità della Biennale di generare progetti a lungo termine, che superano i confini temporali dell’evento.

Leone d’Argento per una promettente partecipazione alla 19. Mostra, Intelligens. Natural. Artificial. Collective.:
Calculating Empires: A Genealogy of Technology and Power Since 1500
Kate Crawford, Vladan Joler
Sede: Corderie dell’Arsenale
Motivazione: Per la capacità di rendere visibile l’invisibile attraverso uno straordinario manifesto visivo che attraversa spazio e tempo, illustrando le interdipendenze storiche tra infrastrutture digitali e sociali. Calculating Empires offre una genealogia profonda della tecnologia contemporanea, decifrando i legami tra potere e tecnologia — colonialismo, militarizzazione, automazione, recinzione — e diventando uno strumento per comprendere il presente e immaginare futuri alternativi.

La Giuria ha inoltre deciso di assegnare due menzioni speciali alle seguenti partecipazioni:
Alternative Urbanism: The Self-Organized Markets of Lagos
Tosin Oshinowo, Oshinowo Studio
Sede: Corderie dell’Arsenale
Il progetto esplora i mercati di trattamento dei rifiuti nell’economia industrializzata, evidenziando quelli africani come prototipi di innovazione e modelli di resilienza, adattamento e circolarità, incoraggiando ulteriori ricerche e produzione di conoscenza in questo ambito.

Elephant Chapel
Boonserm Premthada
Sede: Corderie dell’Arsenale
Elephant Chapel è stato premiato per l’uso innovativo e sostenibile di biomateriali nella costruzione di una struttura in mattoni. Firmato dallo studio di Boonserm Premthada, il progetto utilizza sterco di elefante per ridurre al minimo l’impiego di materiali tradizionali, in un approccio profondamente integrato con l’ambiente.

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Diario dell’apertura della Biennale di Architettura 2025 di Venezia
Durante i due giorni di pre-apertura abbiamo esplorato la Biennale Architettura 2025: un viaggio immersivo tra intelligenze naturali, artificiali e collettive, raccontate nella Mostra Internazionale e nei Padiglioni Nazionali. Un’edizione, a nostro avviso, ben orchestrata, potente, visionaria e polifonica, che apre nuove prospettive sull’architettura e attiva inedite consapevolezze progettuali. >>>
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Donna Haraway riceve il Leone alla Carriera
La filosofa Donna Haraway, tra le pensatrici più influenti del nostro tempo, è stata premiata con il Leone alla Carriera per il suo contributo teorico nel ridefinire le relazioni tra natura, tecnologia e società. Autrice del celebre Manifesto Cyborg, Haraway ha influenzato profondamente il pensiero critico contemporaneo, fornendo strumenti essenziali anche per il ripensamento dello spazio, dell’ambiente e della progettazione architettonica. La sua visione, capace di ispirare un’architettura più consapevole e ibrida, si inserisce perfettamente nel tema della mostra 2025.

“Donna Haraway è una delle voci più riconoscibili del pensiero contemporaneo a cavallo tra scienze sociali, antropologia, critica femminista e filosofia della tecnologia. Negli ultimi quattro decenni ha saputo esplorare, in maniera multidisciplinare e con una costante capacità di invenzione linguistica, temi come l’impatto dell’evoluzione tecnologica sulla nostra natura biologica, o i modi in cui il contesto ambientale del Chthulucene stiano ridefinendo i confini tra umano e non umano. Haraway ha inventato questa definizione - sulla scia dello scrittore statunitense H.P. Lovecraft - come alternativa al termine “Antropocene” (normalmente usato per definire l'impatto umano sulla Terra) per enfatizzare l'urgenza della coesistenza e della simbiosi con altre specie” ha dichiarato Carlo Ratti
A Italo Rota il Leone alla Memoria
Il Leone Speciale alla Memoria è stato assegnato postumo a Italo Rota (1953–2024), architetto e designer dallo sguardo radicale, capace di coniugare estetica, innovazione e pensiero sistemico. Rota ha collaborato per anni con Carlo Ratti, condividendo una visione multidisciplinare della città come organismo vivo, tecnologico e culturale. La Biennale lo ricorda come una delle figure più fertili e originali dell’architettura europea contemporanea.

"L’avventura della Biennale Architettura 2025 – ha precisato Carlo Ratti nella sua dichiarazione - iniziò insieme a Italo Rota alla fine del 2023. Si interruppe tragicamente con la sua scomparsa avvenuta un anno fa, il 6 aprile 2024. Per questo motivo, sono particolarmente contento che il Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia abbia accettato la mia proposta di conferire a Italo l’alto riconoscimento del Leone d’Oro Speciale alla Memoria. Significativa è inoltre la recente decisione del Ministero della Cultura - attraverso la Soprintendenza ai Beni Archivistici e Bibliografici della Lombardia - di apporre un vincolo per attrarre la sua opera al patrimonio culturale nazionale. Sono altrettanto felice, infine, di poter presentare all’Arsenale il lavoro di Margherita Palli, compagna di vita e di lavoro di Italo, il cui contributo andrà a proseguire idealmente le nostre iniziali ricerche.”
Margherita Palli, scenografa e costumista, partecipa alla Biennale Architettura 2025 con il progetto Material Bank: Matters Make Sense, insieme a Stefano Capolongo e Ingrid Maria Paoletti (Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito, Politecnico di Milano), Konstantin Novosëlov (National University of Singapore). É stata lei a ritirare il Premio alla Memoria attribuito a Italo Rota.
Leggi QUI le dichiarazioni integrali del curatore della Biennale di Architettura 2025, Carlo Ratti, in merito ai due premi assegnati.
Leoni alla Memoria: i grandi maestri ricordati dalla Biennale di Architettura
In precedenza, il Leone d’Oro speciale alla memoria della Biennale Architettura è stato attribuito all’architetta Lina Bo Bardi (1914-1992) su proposta di Hashim Sarkis, curatore della Biennale Architettura nel 2021; all’architetto giapponese Kazuo Shinohara (1925-2006) su proposta di Kazuyo Sejima, curatrice della Biennale Architettura nel 2010. Inoltre, il Leone d’Oro Speciale è stato attribuito nel 2020 all’architetto Vittorio Gregotti (1927-2020).
… e gli altri Leoni alla Carriera
In precedenza, il Leone d’Oro alla Carriera della Biennale Architettura è stato attribuito all’architetto Demas Nwoko, su proposta di Lesley Lokko, curatrice della Biennale Architettura 2023; all’architetto Rafael Moneo, su proposta di Hashim Sarkis, curatore dell’edizione 2021; allo storico dell’architettura Kenneth Frampton, su proposta di Yvonne Farrell e Shelley McNamara, curatrici della Biennale 2018; nel 2016 all’architetto Paulo Mendes da Rocha, su proposta del curatore Alejandro Aravena; nel 2014 a Phyllis Lambert, durante l’edizione curata da Rem Koolhaas; nel 2012 all’architetto Álvaro Siza Vieira, su proposta del curatore David Chipperfield; all’architetto Rem Koolhaas, su proposta di Kazuyo Sejima, curatrice della Biennale Architettura 2010; e all’architetto Frank O. Gehry, su proposta di Aaron Betsky, curatore dell’edizione 2008. Per scoprire gli altri Leoni alla Carriera, consulta questa LINK .
La Giuria Internazionale della Biennale di Architettura 2025
A valutare le partecipazioni è stata una giuria internazionale composta da tre figure di spicco del panorama culturale internazionale:
Hans Ulrich Obrist (Svizzera) – Presidente di Giuria, curatore, critico e storico dell’arte, direttore artistico della Serpentine di Londra
Paola Antonelli (Italia) – Senior Curator per il dipartimento di Architettura e Design al MoMA di New York, e direttrice per MoMA Research and Development
Mpho Matsipa (Sudafrica) – Architetta, curatrice e docente presso la Bartlett School of Architecture
La composizione della giuria è stata deliberata dal CdA della Biennale di Venezia, su proposta del curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Con questi premi, la Biennale Architettura 2025 si conferma una piattaforma globale di confronto e sperimentazione, dove il progetto si intreccia con le grandi domande del nostro tempo.
BIENNALE ARCHITETTURA DI VENEZIA 2025
Venezia, Arsenale e Giardini
10 maggio - 23 novembre 2025
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Architettura
L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.
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