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Catastrofe Ischia 2022: Struttura Tecnica Nazionale come supporto per le attività di emergenza

Il nubifragio che ha colpito l’isola di Ischia nella notte tra il 25 e il 26 novembre ha causato un enorme movimento franoso lungo il versante settentrionale del Monte Epomeo, che ha interessato una parte del territorio del Comune di Casamicciola, travolgendo infrastrutture ed edifici, provocando morti e danneggiamenti agli immobili. La Struttura Tecnica Nazionale si è subito attivata per svolgere rilievi per i rischi ed eventuali fasi di evacuazione.

La macchina dell’emergenza, coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile della Regione Campania, si è attivata immediatamente per dare soccorso alla popolazione, ripristinare la viabilità ed i servizi essenziali e recuperare i dispersi.

Nella tragedia, undici, al momento, le vittime accertate, mentre si cerca ancora l'ultima persona dispersa.

La Struttura Tecnica Nazionale (STN) ha tempestivamente comunicato alla Direzione Generale LL.PP. e Protezione Civile della Regione Campania la disponibilità a fornire supporto tecnico alle attività di emergenza.

A seguito della richiesta da parte del Comitato di Coordinamento della Sicurezza, la STN, in collaborazione con l’Ordine dei Geologi della Campania, ha attivato nell’ambito dei propri iscritti un team di esperti per svolgere i rilievi ai fini della valutazione del rischio residuo e della pianificazione speditiva di emergenza, utili a gestire le allerte meteo e le eventuali fasi di evacuazione.

Le attività sono svolte in stretta collaborazione con i Dipartimenti Regionale e Nazionale di Protezione Civile e con il corpo dei Vigili del Fuoco, coordinate dai geologi Lorenzo Benedetto e Vincenzo Testa della Struttura Tecnica Nazionale.

Abusivismo edilizio sull'isola

Il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci ha dichiarato: “Allo stato attuale, risultano interessati dalle frane a Ischia circa 900 edifici“Nei prossimi giorni verranno ultimati tutti i controlli e si potrà disporre di una migliore definizione della cosiddetta zona rossa“, ha poi aggiunto “i soggetti titolari di mutui su edifici sgomberati o su attività di natura economica svolta nei medesimi edifici, hanno diritto di chiedere una sospensione delle rate dei relativi mutui”. Sullo sfondo emerge importante la questione chiave dell’abusivismo edilizio sull’isola, questione che per il ministro “anche per i suoi profili di natura etica, giuridica, ambientale ed economica, che non può più essere eluso”.

Secondo i dati rilevati fino a oggi, con i 272 controlli effettuati su un totale di 950 unità abitative, sono 162 le strutture agibili, 56 strutture agibili ma esposte a rischio esterno, 45 quelle risultate danneggiate e inagibili.

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