Cemento: finanziamenti in Belgio per progetto di cattura e utilizzo del carbonio

Il Fondo per l'innovazione dell'UE ha assegnato 4,5 milioni di euro a un consorzio composto da Lhoist, il fornitore di gas Fluxys Belgium, l'azienda di prodotti in calcestruzzo Prefer e lo sviluppatore di tecnologie per la carbonatazione Orbix.

Il Consorzio sta lavorando a un progetto chiamato CO2ncrEAT.

Il progetto carbonizzerà i sottoprodotti del settore dell'acciaio con la CO2 catturata dall'impianto di calce Hermalle di Lhoist per produrre materiali da costruzione alternativi.

CO2ncrEAT sarà il primo progetto a utilizzare la tecnica innovativa di Orbix per questo scopo. La tecnologia della pipeline di Fluxys Belgium convoglierà le emissioni dell'impianto di Hermalle su una distanza di 2 km a un impianto di blocchi di calcestruzzo Prefer.

Il consorzio ha affermato che utilizzerà 12.000 t/anno di CO2 per produrre 100.000 t/anno di blocchi di cemento a ridotto contenuto di CO2. L'uso di materie prime alternative nei blocchi ridurrà ulteriormente la loro impronta di carbonio di 8000 t/anno.

L'amministratore delegato di Lhoist Western Europe, Vincent Deleers, ha dichiarato: “Il progetto si adatta perfettamente alla nostra volontà di sviluppare attivamente tecnologie di cattura e sequestro di CO2 che sono essenziali per la sostenibilità della nostra industria. Siamo lieti che il nostro lavoro su soluzioni innovative sia stato riconosciuto dal Fondo europeo per l'innovazione e non vediamo l'ora di lavorare con i nostri partner per portare CO2ncrEAT al livello successivo".

Per maggiori informazioni sul progetto: LINK

Un consorzio nato per la sostenibilità 

Lhoist è specializzata nella produzione e vendita di prodotti a base di minerali, calce calcica e dolomite, nel suo sito Dumont-Wautier a Hermalle-sous-Huy. Orbix sviluppa e commercializza materiali e tecnologie sostenibili per l'edilizia e l'industria siderurgica. Prefer progetta, produce e commercializza elementi prefabbricati in calcestruzzo. Infine, Fluxys è il vettore di gas in Belgio.

Il loro punto comune?

Queste quattro società uniscono le rispettive competenze attorno all'innovativo progetto CO2ncrEAT, il blocco che mangia CO2, il cui obiettivo è sostenere l'industria della Vallonia a decarbonizzarsi, offrendo una soluzione sostenibile al settore delle costruzioni. E questo, offrendo ai professionisti dell'edilizia elementi prefabbricati come blocchi di muratura, cordoli e prodotti simili che hanno la principale caratteristica di beneficiare di un'impronta di carbonio negativa.

Valorizzare la CO2 come materia prima

"La calce è un elemento essenziale per l'industria, l'edilizia, l'agricoltura, la depurazione delle acque...", spiega Frederik Verhelst, Business Development Director Europe di Lhoist. “Ma il suo processo produttivo genera inevitabilmente emissioni di CO2. Con il progetto CO2ncrEAT, l'obiettivo è riutilizzare circa 20.000 tonnellate di CO2 dal nostro sito ogni anno e recuperarle come materia prima per realizzare blocchi da costruzione. »

"Si tratta di un progetto unico nel suo genere, basato su un'economia circolare forte e locale", afferma Antoine Grégoire, Project Manager di Prefer. “La sua grande specificità è che l'elemento legante cementizio sarà sostituito dalla CO2 prelevata direttamente dai fumi industriali. Grazie a questo efficiente principio tecnologico, il blocco CO2ncrEAT sequestrerà più CO2 nel suo materiale di quanta ne immetterà nell'atmosfera il suo processo di fabbricazione. Con il risultato concreto, un blocco eco-responsabile caratterizzato da un prezzo di vendita vicino a quello dell'attuale blocco di cemento”.

Un circuito virtuoso

Come spiega Baptiste Cowez, CTO di Orbix, “Il processo di carbonatazione è il risultato di anni di ricerca volti a trovare modi per recuperare i flussi di co-prodotti dall'industria siderurgica, e più in particolare da Aperam con cui Orbix sta sviluppando un cluster sostenibile. La nostra tecnologia offre soluzioni per questi materiali, riducendo al contempo il nostro bisogno di risorse naturali. Per realizzare questo progetto, abbiamo effettuato uno screening per identificare un produttore di blocchi di cemento situato vicino a una fonte di CO2. La vicinanza di Lhoist e Prefer offre un'opportunità ideale per questa applicazione. Da parte sua, Orbix recupera le scorie, sottoprodotti delle acciaierie Aperam, le demetallizza, le trasforma e le invia a Prefer, che riceve anche la CO2 da Lhoist, emessa durante la fabbricazione della calce. Le materie prime Orbix e la CO2 di Lhoist consentono di produrre blocchi durevoli. »

E per completare questo circuito virtuoso, entra in gioco Fluxys: "Portiamo la nostra esperienza in termini di trasporto di condotte per rendere possibile il progetto", spiega Vincent Flon, Innovation Projects Developer di Fluxys. “Di fronte alle sfide climatiche, stiamo sviluppando il nostro know-how e la nostra infrastruttura per garantire il trasporto di CO2 e nuove molecole a bassa impronta di carbonio come idrogeno, ammoniaca o biometano". A tal fine, Fluxys sta lavorando con l'industria per sviluppare soluzioni concrete: “Stiamo costruendo infrastrutture di trasporto di CO2 per consentire sinergie industriali creando valore aggiunto locale, decarbonizzando l'industria. La cattura, il trasporto e il riutilizzo della CO2 costituiscono una soluzione circolare ed efficiente per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality entro il 2030”.

L'inizio di un'avventura circolare

Poiché il mercato delle costruzioni è altamente regolamentato, sono state avviate anche richieste di certificazione presso le autorità, al fine di ottenere i necessari permessi. Inoltre, le aziende pagano per poter emettere anidride carbonica: 344 milioni di euro per l'industria belga nel 2019. Nell'ambito del progetto CO2ncrEAT si porrà quindi la questione del recupero della CO2 riutilizzata, al fine di ottenere un'equivalenza in termini di valore, condizione necessaria per rendere redditizio il sistema.

Fonti: database.co2value.eu, fr.planet-future.be, globalcement.com