Restauro e Conservazione | Architettura
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Conservazione e Restauro: è venuto a mancare il prof. Giovanni Carbonara

Si è spento all'età di 80 anni Giovanni Carbonara, Professore emerito di Restauro architettonico nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Ateneo presso il quale ha diretto anche la Scuola di Specializzazione in beni architettonici e del paesaggio.

Il ricordo di Giovanni Carbonara

Si è spento a Roma, all'età di 80 anni, il prof. Giovanni Carbonara. Ho appreso la triste notizia questa mattina attraverso un post di "Amate l'architettura". Post che ha già raccolto (ore 10.05 del 02 febbraio 2023) oltre 350 commenti,1900 reazioni e raggiunto oltre le 380 condivisioni.

Tutti in questo momento ricordano con grande stima e affetto Giovanni Carbonara, figura di alto rilievo nel campo del restauro e della divulgazione accademica che nel 2008 fu insignito della Medaglia d’oro dei Benemeriti della Cultura e dell’Arte dall'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Giovanni Carbonara (Roma, 27 novembre 1942 – Roma, 1° febbraio 2023).

Ho avuto il privilegio di incontrare di persona il professore una volta, durante un Salone del Restauro di Ferrara, e di condividere con lui il tratto di strada che separa la Fiera dalla stazione dei treni della città. Poi, lo scorso anno, il privilegio di realizzare un'intervista per il primo focus di Ingenio dedicato al Restauro degli edifici storici.

Su come si misura la qualità di un intervento di restauro, Giovanni Carbonara rispose così alla nostra intervista:

"In primo luogo dalla sua capacità di conservare il più possibile e, come affermava il collega Paolo B. Torsello, dell’Università degli Studi di Genova, far sì che l’opera restaurata (e restituita ad una nuova vita) possa sempre essere interrogata storicamente e non abbia perso la sua capacità comunicativa di monumento/documento.

Come ha giustamente rilevato Paul Philippot, il restauro è un atto critico (quindi anche di studiata e sapiente selezione, rimozione, reintegrazione) “non espresso verbalmente ma nel linguaggio stesso dell’opera da restaurare”, quindi facendo architettura nel caso dell’architettura, pittura nel caso della pittura ecc. Atto anche filologicamente fondato, quindi attento alla riconoscibilità, ‘a vista’, di ciò che è nuovo e di ciò che è antico. Il tutto al fine di non perdere né confondere le informazioni e conservare la “ricchezza di autenticità” dell’opera.

Bisogna poi considerare che il concetto di ‘autenticità’ va inteso in senso dinamico e non statico; esso non rappresenta la formulazione originaria del bene (ma quale, se proprio l’architettura è oggetto di ripensamenti, modifiche anche in cantiere, continui adattamenti ecc.?) bensì il ‘deposito storico’ avvenuto fino ad oggi che di solito ha reso il bene in questione come una realtà più ricca ed ampiamente stratificata."

Giovanni Carbonara, nell'intervista rilasciata a Ingenio.

Giovanni Carbonara, grande storico dell'architettura e maestro del restauro architettonico

Professore emerito di Restauro architettonico nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Giovanni Carbonara ha diretto anche presso lo stesso Ateneo la Scuola di Specializzazione in beni architettonici e del paesaggio e coordinato il Dottorato di ricerca in Conservazione dei beni architettonici nella Facoltà di Architettura.

Ha tenuto lezioni presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene, il Corso Internazionale sulla Conservazione Architettonica del Patrimonio Monumentale e dei Centri Storici (ICCROM- Ministero degli Affari Esteri,) l’Universitat Politècnica de Catalunya, il Corso di specializzazione per il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico, l’Accademia di architettura di Mendrisio-Università della Svizzera italiana, l’École de Chaillot-Cité de l’Architecture et du Patrimoine, Parigi.

Il Prof. Carbonara ha fatto parte del Gruppo di Lavoro, istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per l’elaborazione delle Linee di indirizzo per l’uso efficiente dell’energia nel patrimonio culturale ed è stato membro del Comitato Tecnico Scientifico della Struttura del Commissario straordinario di Governo per la ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016 e del Gruppo di lavoro interministeriale tra il Consiglio Superiore LL.PP. e il Consiglio Superiore dei Beni Culturali e paesaggistici, per l’atto di indirizzo relativo all’aggiornamento delle Linee guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale.

L'attività scientifica di Giovanni Carbonara si è concentrata principalmente sullo studio della storia dell'architettura e del restauro e sulla teoria del restauro. Quest'ultimo ambito di ricerca è quello che lo vede maggiormente attivo con opere che lo resero molto noto fin dalla pubblicazione (1976) di La reintegrazione dell'immagine, uno studio sull'applicazione all'architettura della teoria brandiana del restauro. Grande diffusione ha avuto inoltre l'enciclopedico Trattato di restauro architettonico la cui pubblicazione ha avuto inizio con i quattro volumi del 1996, giunta a dodici volumi nel 2011.

Ha pubblicato quindi numerosi studi di storia dell’architettura e restauro, fra i quali:

  • La reintegrazione dell’immagine (1976); Iussu Desiderii.
  • Montecassino e l’architettura campano-abruzzese nell’undicesimo secolo (1979, 2014);
  • Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti (1997);
  • Trattato di restauro architettonico (1996-2011, 12 voll.);
  • Architettura d’oggi e restauro. Un confronto antico-nuovo (2011);
  • Restauro architettonico: principi e metodo (2012);
  • Il restauro non è conservazione …, Facoltà di Architettura, Università di Roma “La Sapienza” (2013);
  • Il restauro fra conservazione e modificazione. Principi e problemi attuali (2017);
  • Danni da sisma: prevenzione e riparazione come temi di restauro, in Restauro e terremoto.
  • I beni culturali della Capitanata (2018);
  • Beni culturali e danni da terremoto: ricostruire in sicurezza ma secondo i principi del restauro, in Bonito Oliva, Achille - Carbonara, Giovanni - De Felice, Gianmarco.
  • Il tempo nuovo della tradizione. Confronti tra conservazione e innovazione, a cura di Federica Ribera (2019);
  • Linee di indirizzo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale. Architettura, centri e nuclei storici ed urbani, MiBACT, in “I Beni Culturali”, XXIII, 2015 [ma 2018], 1-6, numero monografico (in collab. l’intero volume).

Ha curato, direttamente o come consulente, numerosi restauri, come quello dell’Arco di Augusto e delle mura romane di Fano, della Biblioteca Classense a Ravenna, della Villa Reale di Monza e dei giardini di pertinenza; della chiesa paleocristiana di S. Stefano Rotondo, del complesso dei SS. Quattro Coronati, delle facciate di Palazzo Montecitorio e di altre sedi della Camera dei Deputati in Roma, della facciata di Palazzo Stati-Cenci-Maccarani, pertinenza del Senato della Repubblica, in Roma; del deambulatorio della Basilica di S. Antonio in Padova, del grattacielo Pirelli, a Milano, quale membro dell’apposita Commissione tecnico-scientifica istituita dalla Regione, di Palazzo Citterio come estensione della sede di Brera, sempre a Milano;  del duomo di Ferrara; della cattedrale di Matera; del  Ponte degli Alpini a Bassano del Grappa; della Manifattura Tabacchi di Firenze ed anche, sotto il profilo della valorizzazione, delle mura urbiche dell’Aquila.

È stato Commissario CIMAE (Ministero degli Affari Esteri) per la costruzione e il restauro delle ambasciate d’Italia all’estero, e componente della Commissione per il restauro della facciata della Basilica di San Pietro in Vaticano.

La formazione

Giovanni Carbonara si laurea in architettura nel 1967. Dopo un breve periodo di servizio come architetto nelle soprintendenze (1969), si iscrive alla Scuola di specializzazione per lo studio ed il restauro dei monumenti, conseguendo il diploma nel 1971. Dal 1969 al 1980 collabora come assistente alla cattedra di Storia dell'architettura di Renato Bonelli all'Università degli studi di Roma "La Sapienza". Nel 1975 divenne professore incaricato di Storia dell'architettura e in seguito di Restauro dei monumenti, prima all'Università di Pescara e poi a Roma. Nel 1980 divenne professore ordinario di Restauro dei monumenti a Roma.

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