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Criteri Ambientali Minimi (CAM) 2019 e sistemi radianti

Dove sono coinvolti i sistemi radianti nei CAM?

Che cosa sono i CAM?

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita, tenuto conto della disponibilità di mercato.
I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministro dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del mare.    

La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione. 
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.
Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, "circolari" e nel diffondere l’occupazione “verde”. 
Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.

 

Dove sono coinvolti i sistemi radianti nei CAM?

Ad ora sono stati adottati CAM per 17 categorie di forniture ed affidamenti. Tra i 17 CAM pubblicati due coinvolgono i sistemi radianti: 

  • EDILIZIA - Affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici (approvato con DM 11 ottobre 2017, in G.U. Serie Generale n. 259 del 6 novembre 2017);
  • ILLUMINAZIONE, RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO PER EDIFICI - Affidamento servizi energetici per gli edifici, servizio di illuminazione e forza motrice, servizio di riscaldamento/raffrescamento (approvato con DM 7 marzo 2012, in G.U. n.74 del 28 marzo 2012).

Nel Criterio relativo all'EDILIZIA (Affidamento di servizi di progettazione e lavori per la nuova costruzione, ristrutturazione e manutenzione di edifici pubblici) nel paragrafo 2 sono elencati i requisiti per garantire il comfort termo igrometrico.

 

Cam edilizia

 

Il riferimento alla Classe B della norma UNI EN ISO 7730:2006 dal titolo "Ergonomia degli ambienti termici - Determinazione analitica e interpretazione del benessere termico mediante il calcolo degli indici PMV e PPD e dei criteri di benessere termico locale" racchiude una preziosissima indicazione relativa ai parametri degli ambienti interni coinvolti nel calcolo dell'indice PMV (Voto medio previsto) e PPD (Percentuale di persone insoddisfatte).

 
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  Figura 1. CAM Edilizia (estratto)

Le classi riportate nello standard UNI EN ISO 7730 sono rappresentate in Figura 2. La classe B prescrive che almeno il 90% delle persone siano soddisfatte delle condizione termo-igrometriche dell'ambiente interno e punta a mantenere l'indice PMV in un range tra -0.5 e 0.5. 
Per i sistemi radianti è riportato di seguito un esempio di applicazione del calcolo degli indici PMV e PPD per il raggiungimento dei requisiti richiesti. 

Vi sono poi ulteriori prescrizioni per il discomfort locale:

  • Per i sistemi radianti a pavimento la temperatura superficiale per la Classe B deve essere mantenuta tra da 19°C a 29°C;
  • Per i sistemi radianti a soffitto in riscaldamento l'asimmetria della temperatura radiante deve essere inferiore a 5°C;
  • Per i sistemi radianti a soffitto in raffrescamento l'asimmetria della temperatura radiante deve essere inferiore a 14°C;
  • Per i sistemi radianti a parete in riscaldamento l'asimmetria della temperatura radiante deve essere inferiore a 23°C;
  • Per i sistemi radianti a parete in raffrescamento l'asimmetria della temperatura radiante deve essere inferiore a 10°C.
     
 Categorie degli ambienti termici
  Figura 2. Categorie degli ambienti termici (UNI EN ISO 7730)

Ciascuna categoria prevede una percentuale massima di insoddisfatti per il corpo nel suo complesso (PPD) e un PD per ciascuno dei quattro tipi di disagio locale. Alcuni requisiti sono difficilmente soddisfacibili nella pratica, mentre altri sono relativamente semplici da soddisfare. Le differenti percentuali esprimono un compromesso tra lo scopo di ridurre gli insoddisfatti e ciò che è praticamente realizzabile con l'attuale tecnologia.

 


SPECIALE

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Sistemi radianti: tutto quello che è importante sapere

Una raccolta di appunti tecnici dedicata alle caratteristiche principali, alla normativa e alla posa in opera della tecnologia radiante.

Con l'obiettivo di dare un supporto immediato ai nostri lettori interessati a capire di più sul tema, abbiamo realizzato questa pagina di collegamento a diversi articoli pubblicati sul nostro portale grazie al contributo di tecnici esperti ed in particolare dell'ing. Clara Peretti.

LINK allo Speciale a cura di Clara Peretti


 

Le tre categorie presentate in Figura 2 si applicano a spazi in cui le persone sono esposte al medesimo ambiente termico. È vantaggioso realizzare una qualche forma di controllo individuale dell'ambiente termico da parte di ciascuna persona presente nello spazio. Il controllo individuale della temperatura locale dell’aria, della temperatura media radiante o della velocità dell’aria può contribuire a livellare le notevoli differenze tra le necessità individuali e quindi a garantire un minor numero di insoddisfatti.

 

 Esempio di applicazione del calcolo del PMV per sistemi radianti 
 Esempio di applicazione del calcolo del PMV per sistemi radianti


Il CAM relativo all'ILLUMINAZIONE, RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO PER EDIFICI - Affidamento servizi energetici per gli edifici, servizio di illuminazione e forza motrice, servizio di riscaldamento/raffrescamento nel paragrafo 5 descrive i requisiti del progetto dei riqualificazione energetico-ambientale:

 

CAM ILLUMINAZIONE, RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO PER EDIFICI (estratto) 
  Figura 3. CAM ILLUMINAZIONE, RISCALDAMENTO/RAFFRESCAMENTO PER EDIFICI (estratto)

 

Nella lista riportata in Figura 3 i sistemi radianti sono coinvolti:

  • nella riduzione del fabbisogno termico negli edifici (installando un sistema radiante su superfici disperdenti, grazie alla presenza dell'isolante la trasmittanza termica viene ridotta);
  • negli interventi per l'amento dell'efficienza di apparecchi ed impianti attraverso l'incremento del rendimento di emissione e la riduzione della temperatura del fluido termovettore;
  • i sistemi radianti sono il miglior sistema di emissione da abbinare a teleriscaldamento, fonti energetiche rinnovabili, pompe di calore e generatori a bassa temperatura.

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