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Giunti di costruzione metallici per pavimentazioni industriali in calcestruzzo

Peikko propone dei giunti di costruzione metallici che vengono utilizzati nelle pavimentazioni industriali in calcestruzzo per interrompere quelle che sono le varie fasi di getto.

Giunti di costruzione Peikko per pavimentazioni industriali

La realizzazione di ampie pavimentazioni industriali comporta, nei sistemi tradizionali, delle problematiche legate in genere alla presenza di alcuni punti delicati in corrispondenza appunto delle giunzioni.
Per questo motivo Peikko propone dei giunti di costruzione metallici che vengono utilizzati nelle pavimentazioni industriali in calcestruzzo per interrompere quelle che sono le varie fasi di getto ma anche per collegare il pavimento al getto successivo.

Figura 1 – Rappresentazione in 3D del giunto Terajoint®.

Funzioni del Terajoint®

Descriviamo in quale momento della realizzazione della pavimentazione vengono installati i giunti metallici Terajoint® di Peikko. In genere il pavimentatore lavora al getto della pavimentazione per una giornata intera e quando interrompe il proprio lavoro per riprenderlo il giorno successivo, lascia questi giunti immersi nel calcestruzzo.

Questo giunto metallico ha dei piattelli in acciaio che consentono, una volta che il calcestruzzo è indurito, di evitare spostamenti differenziali fra le due piastre gettate in tempi diversi.

Dall’altra parte, invece, il giunto ha anche la funzione di consentire il movimento reciproco di queste due piastre che va a collegare, movimento bidirezionale nel piano del pavimento: movimento longitudinale in direzione dell’asse del giunto e quello in direzione trasversale che tipicamente si riferiscono a spostamenti dovuti al ritiro del calcestruzzo e alle variazioni di temperatura.

I pavimenti vengono normalmente gettati su una massicciata per cui è possibile che si abbiano movimenti diversi. Il posizionamento di questi giunti impedisce i cedimenti differenziali verticali.
Il giunto ha due profili superiori che si ancorano in ciascuna delle due piastre che il giunto va a collegare e che proteggono il bordo superiore di queste piastre in modo che il passaggio dei mezzi pesanti sul giunto all’interno del pavimento non danneggi il calcestruzzo del pavimento stesso.

Figura 2 – Rappresentazione in 3D del giunto Terajoint® Strong

Componenti del Terajoint®

Di solito, infatti, i giunti sono sempre punti delicati, frequentemente soggetti a danneggiamenti e comportando spesso la necessità di procedere con manutenzioni periodiche del pavimento: se il giunto, infatti, non viene fatto bene il calcestruzzo si deteriora comportando delle rotture che vengono ulteriormente danneggiate dal passaggio frequente dei mezzi pesanti fino a provocare degli avvallamenti problematici per tutte le operazioni del quotidiano.

Il giunto è fornito in profili diritti dalla lunghezza standard di 3 m ciascuno e vengono collegati fra loro in cantiere prima del getto. Esistono poi degli elementi speciali “a croce” o “a T” pensati per eseguire le intersezioni tra allineamenti dei giunti che si intersecano.
I due profili superiori che proteggono il bordo del pavimento vengono ancorati all’interno del calcestruzzo tramite dei pioli a essi saldati. Hanno una sezione di 1 cm di spessore x 4 cm di altezza, dimensione che garantisce una rigidezza sufficiente del profilo in modo da trasferire i carichi uniformemente al calcestruzzo.

Questi profili sono trafilati a freddo in modo da avere gli spigoli particolarmente vivi e quindi creare un’interfaccia netta con il calcestruzzo, dettaglio che anche questo serve a far sì che il calcestruzzo non si danneggi in prossimità del giunto.

Sotto questi profili superiori c’è una lamiera di divisione che completa la funzione di cassero del giunto e a metà altezza di esso ci sono piattelli che Peikko propone in diverse tipologie: nel Terajoint® possono essere piattelli circolari standard ma hanno anche una versione Terajoint® Strong che utilizza piattelli rettangolari che consentono di trasferire il carico per aperture del giunto superiori a 2 cm.

Questi ultimi sono più performanti e consentono il trasferimento di carichi superiori.
Gli spessori dei piattelli possono variare da 5-6-8 o 12 mm a seconda delle necessità e ciascun piattello ha un guscio in plastica da un lato che fa sì che una delle due piastre che collega il giunto sia in grado di muoversi liberamente mentre l’altra risulta vincolata e questo permette un movimento reciproco libero delle due piastre.

La particolarità dei piattelli circolari, parlando di economia circolare, è che vengono realizzati da materiale di scarto di un’altra lavorazione. Nello specifico, infatti, Peikko realizza una trave mista che si chiama Deltabeam® che è dotata di forature circolari realizzate mediante punzonamento e proprio lo scarto di questa lavorazione viene recuperato per produrre il piattello del Terajoint®.

Figura 3 – Immagine del giunto a barrotti per dare l’idea della problematicità legata alla sicurezza in cantiere

Confronto fra soluzioni

La soluzione tradizionale che in genere viene utilizzata, al risparmio, è quella di procedere con il getto della prima piastra in calcestruzzo del pavimento, questo getto viene fermato da un cassero e vengono utilizzati dei barrotti per il trasferimento dei carichi. In questo sistema il bordo del giunto non ha alcuna protezione e quindi si degrada facilmente. In genere vengono utilizzate barre in acciaio, tonde o quadrate che si infilano all’interno di guaine che dovrebbero consentire il movimento bidirezionale delle lastre; ma spesso il posizionamento corretto dei barrotti è difficile, perché le barre non sono fissate adeguatamente al cassero e di conseguenza anche il trasferimento del carico diventa problematico.

Fortunatamente è uscita una linea guida del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) per i pavimenti industriali in calcestruzzo che fornisce istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo delle pavimentazioni.
Il documento è il CNR-DT 211/2014 che viene citato anche all’interno delle Norme Tecniche e in questo momento è in corso di revisione. Al suo interno è presente una tabella che riporta quelle che sono le resistenze e le performance attese dai vari tipi di giunti, da quelli standard più “home made” confrontati con i giunti metallici rinforzati come questi che propone Peikko.
Vengono definiti “Giunti metallici performanti e rinforzati” perché si presentano con un kit già completo e pronto da essere installato con tutti gli elementi che servono per fornire e migliorare le prestazioni attese dal giunto del pavimento.
A differenza dei sistemi tradizionali, questa soluzione Peikko risulta anche più sicura in quanto una volta installato il prodotto, non c’è nessun ostacolo sporgente dal getto e potenzialmente pericoloso per gli operai in cantiere.

Peikko propone anche l’utilizzo dei piattelli con i gusci senza l’utilizzo del giunto completo, utili nel momento in cui si vogliono trasferire i carichi ma non c’è l’esigenza di proteggere i bordi delle piastre.
Questi gusci di plastica hanno colori diversi a seconda del loro spessore. Il giunto può esser proposto sia in acciaio nero standard, zincato a caldo o acciaio inox o acciaio inox resistente all’acido.
I giunti inox hanno una valenza estetica e nel secondo caso vengono utilizzati per applicazioni che richiedono una resistenza alla corrosione da sostanze chimiche che magari sono presenti sul pavimento durante le lavorazioni.

L’altezza standard di questi giunti varia da un minimo di 9 cm a un massimo di 24,5 cm, a seconda dello spessore del pavimento e c’è la possibilità di produrre giunti di altezze personalizzate se i pavimenti ad esempio sono molto spessi.

Figura 4 – Applicazione del giunto Terajoint® nella pavimentazione industriale in fase di getto

Le pavimentazioni industriali come elementi strutturali

CONPAVIPER Associazione Italiana Sottofondi, Massetti e Pavimentazioni e Rivestimenti si è spesa molto sul fatto di considerare i pavimenti industriali in calcestruzzo come elementi strutturali e quindi soggetti alle regole e alle normative vigenti.

Questo perché spesso i pavimenti industriali sostengono scaffalature molto alte e sottoposte a carichi importanti, da qui l’esigenza di considerarli o meno elementi strutturali rientranti nelle Normative Tecniche. Nei pavimenti considerati strutture c’è la necessità che ogni prodotto che compone I pavimenti industriali sia dotato di Marcatura CE o in alternativa sia identificato, qualificato e accettato a seguito dell’idoneità tecnica rilasciata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
I giunti TeraJoint e TeraJoint Strong hanno la marcatura CE ottenuta attraverso un’ETA (European Technical Assessment, Valutazione Tecnica Europea). L’ETA è ETA-20/0488.

Le tolleranze di produzione dei giunti TeraJoint e TeraJoint Strong li rendono adatti all’utilizzo nei pavimenti ad elevata planarità o Superflat; questo vuol dire che, in presenza di pavimenti in magazzini gestiti completamente in automatico, i muletti devono essere in grado di sollevare il materiale a quote molto alte e spostarsi per tutta la dimensione del magazzino con estrema agilità, per cui diventa ancora più importante la planarità e la perfezione del pavimento realizzato.

Le “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione ed il controllo delle pavimentazioni di calcestruzzo” del CNR riportano la seguente tabella con la durata indicativa dei vari tipi di giunti di costruzione (TeraJoint e TeraJoint Strong rientrano nella categoria Giunti metallici preformati rinforzati):

Figura 5 – Durata indicativa dei giunti di costruzione

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