I pali precaricati Systab per il recupero di una chiesa in provincia di Parma
Una parte della chiesa di Coloreto (Parma) era in stato di dissesto, con evidenti crepe nei muri a causa del cedimento differenziale di un'angolata di un piccolo edificio del complesso religioso. Grazie ai micropali precaricati Systab si è potuto recuperare parte del cedimento. L'intervento ha avuto tempi di esecuzione molto rapidi, senza alcuna vibrazione e senza materiale di risulta.
I Micropali Precaricati SYSTAB sono molto meno invasi dei tradizionali micropali trivellati
SYSTAB, società specializzata in consolidamenti con tecnologie a bassa invasività (iniezione di resine a lenta espansione e pali precaricati) ha fondale fondazioni eseguito in questo caso è particolare in quanto si tratta della tecnologia che impiega Micropali Precaricati, applicata ad una struttura priva di fondazioni in cemento armato. I pali precaricati SYSTAB sono pali modulari in acciaio tipo S355J2, presso - infissi con appositi martinetti idraulici, sfruttando il contrasto offerta dalla struttura stessa. Una valida alternativa ai tradizionali, ed invasivi, micropali trivellati.
Il dissesto e l'analisi del quadro fessurativo
Parliamo del cedimento differenziale di un’angolata di un piccolo edificio del complesso della Chiesa di Coloreto (Parma). Negli ultimi mesi il dissesto era peggiorato velocemente con evidenti crepe nei muri e lesioni passanti che avevano preoccupato i Parrocchiani ed i Tecnici incaricati. Inoltre un saggio eseguito sull’angolo incriminato, aveva evidenziato la totale assenza di fondazioni ed un piano di posa della muratura estremamente superficiale. I Tecnici incaricati dalla Parrocchia erano alla ricerca di un intervento veloce e meno invasivo possibile, ma che al tempo stesso consentisse di precaricare i micropali e per quanto possibile di recuperare parte del cedimento con un intervento d’urgenza sull’angolo, che sarebbe stato seguito da un consolidamento più generale dell’intera struttura in seguito.
Il consolidamento delle fondazioni con pali precaricati
In genere i pali precaricati SYSTAB vengono installati fissando direttamente le piastre d’acciaio alla fondazione in c.a. e sfruttandole per impostarvi i martinetti idraulici, necessari alla presso-infissione dei micropali; in questo caso, vista l’assenza di un cordolo di fondazione adeguato, è stato necessario procedere con una variante che consentisse però di mantenere tutti i vantaggi di questa tecnologia attiva di consolidamento.
Si è quindi realizzato un nuovo cordolo in cemento armato affiancato ed opportunamente collegato alla muratura esistente mediante tasche; nelle armature del cordolo stesso, sono stati predisposti e solidarizzati degli speciali tubi camicia, in sostanza dei bypass che hanno poi fornito il supporto e la guida per la successiva infissione dei micropali di diametro 76mm.
A maturazione del getto di cemento avvenuta, dopo circa 4 settimane, si è potuto procedere all’effettivo consolidamento con pali, impostando i martinetti idraulici SYSTAB direttamente sulla testa dei tubi camicia. In pratica i cordoli di collegamento e la struttura muraria dell’edificio realizzano la struttura di contrasto che consente l’infissione in profondità della batteria di elementi fino al raggiungimento della profondità stabilita da progetto o del valore di pressione corrispondente alla portata richiesta. Nel caso in esame i pali pressoinfissi sono stati spinti fino alla profondità di 8 metri circa.
Il collegamento finale dei pali ai cordoli in cemento armato è poi avvenuto mediante saldatura sfruttando gli stessi tubi-camicia predisposti nei cordoli (è possibile in alternativa eseguire lo stesso con una bullonatura, secondo necessità).
Prima del collegamento finale sono stati applicati carichi superiori a quelli d’esercizio per inibire il cedimento primario post-collegamento, in pratica annullando ogni rischio di assestamento indesiderato.
Il consolidamento con micropali precaricati è quindi possibile con la tecnologia dei tubi camicia, anche su strutture prive di fondazioni mantenendo gli svariati vantaggi che lo caratterizzano rispetto alle tradizionali tecniche di palificazione:
- tempi di esecuzione molto veloci;
- non produce alcun materiale di risulta;
- nessuna vibrazione;
- la portata di ogni singolo micropalo viene collaudata;
- precarico per l’annullamento dei cedimenti primari;
- se la struttura lo consente, è possibile il recupero di cedimenti e il sollevamento delle fondazioni.
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Predisposto il cordolo, l’intervento di palificazione ha richiesto solamente 1 giornata di lavoro.
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