L’esperienza si può costruire attraverso il gaming?
Nell'era digitale, il confine tra realtà e virtualità si fa sempre più sottile, con implicazioni profonde sul nostro comportamento sociale ed educativo. Il fenomeno della gamification, ovvero l'applicazione di elementi di design dei giochi ad attività non di gioco, ha pervaso quasi ogni aspetto della vita moderna. Mentre molti celebrano la gamification per la sua capacità di rendere le attività quotidiane più coinvolgenti, emergono crescenti preoccupazioni riguardo ai suoi effetti negativi sulla nostra percezione della realtà e sul nostro sviluppo sociale.
L'Impatto sociologico ed educativo del gaming
Nell'era digitale, il confine tra realtà e virtualità si fa sempre più sottile, con implicazioni profonde sul nostro comportamento sociale ed educativo.
Il fenomeno della gamification, ovvero l'applicazione di elementi di design dei giochi ad attività non di gioco, ha pervaso quasi ogni aspetto della vita moderna, dal lavoro all'educazione, dal fitness alla salute mentale.
Tuttavia, mentre molti hanno celebrato la gamification come un modo per rendere le attività quotidiane più coinvolgenti e produttive, emergono sempre più voci critiche che ne mettono in luce i potenziali effetti negativi.
Secondo Bryan Gardiner, nel suo articolo “How Gamification Took Over the World” pubblicato sul MIT Technology Review, la gamification si è rivelata non come uno strumento di liberazione, ma come un altro mezzo di coercizione e controllo . Questa visione ci spinge a riflettere su come la virtualità stia influenzando la nostra percezione della realtà, creando un mondo "palindromo" in cui il tempo può scorrere in entrambe le direzioni, offrendo sempre la possibilità di sbagliare e ricominciare.
Il paradosso del mondo palindromo
Uno degli aspetti più affascinanti e problematici dei giochi è la loro capacità di creare un ambiente in cui il fallimento è solo temporaneo. Nei giochi, il tempo è malleabile: si può sempre riprovare, riavviare una missione, correggere gli errori.
Questo modello di interazione ha un impatto significativo sulla nostra psicologia, abituandoci a una cultura in cui tutto è concesso e in cui le conseguenze delle nostre azioni sono mitigate.
In questo contesto, le nostre azioni nel mondo virtuale non hanno mai un vero impatto duraturo, il che può influenzare il modo in cui percepiamo e affrontiamo le sfide nel mondo reale.
La possibilità di “riavvolgere” il tempo e correggere gli errori senza reali conseguenze può portare a una sottovalutazione della gravità delle nostre decisioni e delle loro ripercussioni nella vita reale.
Il risultato di questa mentalità può portare a quella che possiamo definire una “cultura plasticizzata”, in cui le esperienze vengono modellate e rimodellate senza mai raggiungere una forma definitiva. In un mondo dove tutto sembra flessibile e correggibile, si rischia di perdere il senso della responsabilità e del valore delle azioni concrete.
Questa flessibilità innaturale può creare una disconnessione dalla realtà, dove le conseguenze delle nostre azioni sono reali e spesso irreversibili.
Competizione e Meritocrazia nel mondo virtuale
Un altro aspetto critico del gaming e della gamification è l'enfasi sulla competizione e sulla meritocrazia.
Nei giochi, il più veloce, forte e preparato vince sempre. Questa dinamica, se traslata nel mondo reale, può creare una mentalità iper-competitiva, dove il successo è l'unico obiettivo e dove la cooperazione e l'empatia vengono spesso sacrificate.
Questo modello di interazione può portare a un approccio educativo e sociale in cui solo i migliori riescono, esacerbando le disuguaglianze e promuovendo un individualismo estremo. La pressione per eccellere può anche causare stress e ansia, minando il benessere mentale e fisico degli individui.
Il mito delle prestazioni illimitate
La prima insidia è la creazione di aspettative irrealistiche.
Nei giochi, il progresso è spesso garantito con abbastanza tempo e sforzo. Questo può portare le persone a credere che lo stesso principio valga nel mondo reale, dove invece molti fattori possono influenzare il successo e non sempre il duro lavoro viene ricompensato.
Questa discrepanza può causare frustrazione e insoddisfazione quando le persone si rendono conto che la realtà non offre le stesse opportunità di successo illimitato.
Inoltre, la continua ricerca di prestazioni migliori può portare a una condizione di stress cronico.
La pressione costante per migliorare e superare nuovi livelli può esaurire le risorse mentali e fisiche degli individui. Questo è particolarmente evidente nelle piattaforme di lavoro gamificate, dove i lavoratori sono incentivati a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, spesso a scapito della loro salute e benessere.
La gamification, in questo senso, può diventare uno strumento di sfruttamento, mascherato da intrattenimento e motivazione.
Un altro pericolo è la distorsione dei valori.
Nei giochi, il fine giustifica i mezzi; i giocatori sono spesso incoraggiati a prendere scorciatoie o a usare trucchi per raggiungere i loro obiettivi. Questo può tradursi in una mentalità in cui l'etica e l'integrità sono sacrificabili in nome del successo e del riconoscimento. Se questa mentalità viene trasferita nella vita reale, può portare a comportamenti non etici o antisociali.
La perdita del senso di Comunità
La gamification e il gaming, con la loro enfasi sull'individualismo e la competizione, possono anche erodere il senso di comunità.
In un mondo dove il successo personale è messo al di sopra del benessere collettivo, la cooperazione e l'empatia vengono spesso trascurate. Questo può portare a una società più frammentata, dove le persone sono più preoccupate dei loro punteggi personali che delle connessioni con gli altri.
La cultura dei giochi online può esacerbare questo problema.
Sebbene molti giochi promuovano la collaborazione e il lavoro di squadra, l'anonimato e la natura competitiva degli ambienti virtuali possono anche alimentare comportamenti tossici, come il bullismo e l'harassment. Questo può avere effetti negativi sulla salute mentale e sul senso di appartenenza degli individui.
Per mitigare questi effetti negativi, è essenziale sviluppare una comprensione più equilibrata del gaming e della gamification. Invece di vedere questi strumenti solo come mezzi per migliorare la produttività o l'impegno, dovremmo considerarli come opportunità per promuovere valori positivi e abilità sociali.
Ad esempio, i giochi possono essere progettati per enfatizzare la cooperazione e l'empatia, premiando i giocatori non solo per i loro successi individuali ma anche per il loro contributo al successo degli altri. Allo stesso modo, le piattaforme di gamification possono essere utilizzate per incoraggiare comportamenti etici e sostenibili, premiando gli utenti per azioni che beneficiano la comunità e l'ambiente.
Esports High School
Un esempio concreto è la Esports High School in Giappone, dove gli studenti combinano il lavoro scolastico tradizionale con l’allenamento intensivo ai videogiochi. Questo approccio innovativo ha persino aiutato a riportare in classe studenti che avevano abbandonato la scuola a causa di problemi come il bullismo. Inoltre, questi programmi offrono percorsi di carriera alternativi in settori come il design di giochi, la programmazione, la gestione di eventi e il marketing.
Conclusioni
Perchè un articolo sul Gaming su Ingenio? Ho deciso di scrivere questo articolo partendo da due spunti significativi: scoprire che Max Verstappen si allena per le gare utilizzando simulatori e ricordare il film "Cars 3". Entrambi i casi evidenziano come la guida virtuale venga utilizzata per abituare il pilota a superare continuamente i propri limiti. E allora mi sono chiesto quali potessero essere gli ambiti di utilizzo del gaming nell’ambito sia delle professioni tecniche che dell’ingegneria.
Per esempio ho visto soluzioni pensate per addestrare cittadini e lavoratori ai comportamenti da tenere in caso di incendio. Un professionista potrebbe fare formazione senza dover incendiare un blocco di legno o far utilizzare un estintore in una situazione reale.
Parimenti un’azienda potrebbe creare strumenti di formazione tramite il gaming per l’installazione o l’applicazione di componenti, avendo in questo modo la possibilità di agire a distanza e stimolando forse anche una maggiore partecipazione emotiva e professionale.
Riflettendo sull'interesse crescente dei giovani per il gaming, mi sono domandato se questo potesse essere una soluzione innovativa per avvicinarli alla scuola e allo studio in modo diverso e più coinvolgente.
Insomma gli scenari per un uso più diffuso del gaming ci sono, sono concreti, e con tanti campi di applicazione.
Tuttavia, queste riflessioni mi hanno anche portato a considerare i timori legati a un uso massiccio del gaming non solo per il divertimento, ma anche nell'ambito della formazione.
Le domande che mi pongo sono cruciali: il gaming può davvero migliorare l'apprendimento e la preparazione professionale? Oppure rischiamo di creare una dipendenza da un sistema che, sebbene efficace nel breve termine, potrebbe avere conseguenze negative a lungo termine? Questi strumenti possono davvero offrire una soluzione ai problemi attuali di spazi e sicurezza, o rischiamo di sostituire la formazione tradizionale con un approccio che potrebbe non essere adatto a tutti?
L'influenza del gaming e della gamification sul nostro comportamento sociale ed educativo è profonda e complessa.
Sebbene offrano strumenti potenti per l'engagement e la motivazione, è cruciale riconoscere e affrontare i loro potenziali effetti negativi. Dobbiamo considerare come la virtualità stia modellando la nostra percezione della realtà e lavorare per garantire che i principi del gioco non sostituiscano i valori fondamentali di responsabilità, empatia e cooperazione nel mondo reale.
Riflettere su queste dinamiche ci permette di comprendere meglio il nostro rapporto con la tecnologia e di sviluppare strategie per integrare in modo più equilibrato e sano gli elementi di gamification nella nostra vita quotidiana. Solo così potremo sfruttare il potenziale positivo del gaming e della gamification, minimizzando al contempo i rischi e le insidie che essi comportano.
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