Linee Guida ponti e gallerie: "Sono fondamentali, dalla loro corretta applicazione dipende la sicurezza delle infrastrutture"
Il 17 ottobre a Bari si terrà un evento sui profili applicativi delle Linee Guida Ponti e delle linee guida Gallerie. In questa intervista, il Presidente e il Presidente onorario della Scuola di Ingegneria & Architettura (Roberto Lorusso e Amedeo Vitone) ci presentano i temi chiave della manifestazione, della quale INGENIO è media partner.
Sicurezza infrastrutture: la manutenzione costante gioca un ruolo fondamentale
La Scuola di Ingegneria e Architettura organizza un convegno nazionale su "I ponti e le gallerie italiane del PNRR", che si terrà a Bari il 17 ottobre, con inizio alle 13.30. Si parlerà dei profili applicativi delle Linee Guida Ponti e delle linee guida Gallerie - Diagnosi, monitoraggio, materiali e tecniche di intervento.
Proprio in previsione di questo evento, abbiamo intervistato l'Ing. Roberto Lorusso (Presidente Scuola Ingegneria & Architettura) e l'Ing. Amedeo Vitone (Fondatore e presidente onorario della Scuola di Ingegneria & Architettura), che in questa doppia intervista ci hanno fornito i principali temi dei quali si discuterà.
Il 17 ottobre si terrà l’evento dedicato a “Ponti e Gallerie del PNRR”. Come nasce l’idea di realizzare questa manifestazione?
Roberto Lorusso:
È ormai una consuetudine della Scuola Ingegneria & Architettura organizzare un evento annuale sulle tematiche più attuali, un appuntamento che nel tempo è diventato imperdibile, un must per i Tecnici e le Imprese del Territorio.
L’iniziativa di quest’anno nasce dopo avere verificato l’interesse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici verso la tematica dei profili applicativi delle Linee guida relative a ponti e gallerie. Un tema importante e di grande attualità, perché dalla corretta applicazione delle Linee guida dipende la sicurezza delle infrastrutture del nostro Paese.
Questa tematica verrà trattata durante i lavori del Convegno attraverso un confronto di alto profilo che vedrà protagonisti i vertici dei principali enti ed istituzioni che in Italia hanno competenza in tema di opere infrastrutturali, a cominciare dal Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
Sarà un’occasione di confronto importante che può contare sul grande seguito, non solo regionale, che vanta la nostra Scuola, già ampiamente collaudato in precedenti iniziative. Le prime risalgono al 2005, anche qualche anno prima della formale fondazione della nostra Scuola.
Vogliamo inoltre impostare il Convegno su tre parole chiave che diverranno le direttrici principali dell’Evento: Fiducia, Orgoglio e Forza.
Ci può dare una breve descrizione dell’evento? Quali saranno i principali temi che verranno toccati?
Roberto Lorusso:
Abbiamo scelto un titolo esteso e un ampio sottotitolo proprio per rendere manifesti i ‘temi’ che saranno oggetto dell’evento.
I Ponti e Le Gallerie Italiane del PNRR. Profili applicativi delle Linee guida Ponti e delle Linee Guida Gallerie. Diagnosi, monitoraggi e tecniche di intervento.
L’evento tratterà di ponti nuovi ed esistenti?
Roberto Lorusso:
L’oggetto sono le costruzioni esistenti, ma riflessioni e valutazioni sono naturalmente finalizzate non solo al loro recupero ed alla loro rifunzionalizzazione, ma anche a trarre spunti per migliorare le nuove costruzioni.
Si parlerà delle Linee Guida Ponti e delle Linee Guida Gallerie, quali casi applicativi saranno descritti?
Roberto Lorusso:
Esamineremo numerosi casi applicativi, come ad esempio il caso del Baf di Manfredonia, la cui immagine è riportata nella locandina del Convegno.
Questo e altri casi saranno discussi durante la tavola rotonda, che vedrà la partecipazione di decisori politici, amministratori, tecnici. Non mancheranno sia le voci dei testimoni della struttura, strategica e tecnica, delle Linee Guida, sia quelle degli operatori di applicazioni emblematiche.
Ingegner Vitone, quale sarà l’argomento principale del Suo intervento?
Amedeo Vitone:
Proporrò un cenno al caso del recupero e della rifunzionalizzazione, tuttora in corso, del Porto Isola (il porto industriale) di Manfredonia. In linea con il target del convegno, è una importante dimostrazione che è ben fondata la fiducia nelle capacità del nostro Paese di realizzare (anni 70), conservare e infine recuperare (oggi 2023) grandi opere in c.a. Nonostante la complessità del percorso che l’attuale Autorità di Sistema sta finalmente portando a termine.
A sostenere la mia ‘fiducia’, tenuto conto della lunga e vasta esperienza didattica e professionale, deve soccorrere però la convinzione le Istituzioni, i legislatori, i docenti, i ricercatori recuperino a loro volta anche la capacità ‘storica’, patrimonio irrinunciabile dell’ingegneria civile, di conservare alla ‘intelligenza naturale’ un ruolo decisivo. Alla creazione e utilizzazione di modelli semplici, non solo in campo strutturale, che restituiscano all’uomo il compito sia fare consapevolmente le proprie scelte (politiche, tecniche); sia poi di giudicare gli esiti della irrinunciabile elaborazione dell’intelligenza artificiale.
Il caso del Porto Isolla di Manfredonia è anche in questo senso esemplare.
Alla Tavola rotonda saranno presenti rappresentanti del ministero, dei gestori stradali e autostradali. Quali saranno i focus che verranno affrontati?
Roberto Lorusso:
Il filo conduttore di questo evento è senza dubbio il tema della sicurezza delle infrastrutture e il ‘Progetto Strade Sicure’ potrà avere un posto rilevante nel confronto di idee che intavoleremo con i gestori stradali e autostradali e con i rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture
Le Linee Guida Ponti sono state pubblicate nel 2020: a che punto è la sicurezza delle nostre infrastrutture come ponti e viadotti?
Roberto Lorusso:
In Italia, si contano oltre 60,000 ponti, molti dei quali furono eretti durante il periodo di crescita economica e oggi superano i 50 anni di età. Col passare degli anni, questi ponti e gallerie sono divenuti elementi centrali della nostra rete infrastrutturale.
Tuttavia, la loro età avanzata ha reso indispensabile un accurato programma di manutenzione, soprattutto in considerazione dell'invecchiamento e del degrado degli elementi strutturali a causa delle condizioni ambientali e dell'incremento del traffico nel corso dei decenni successivi alla loro costruzione. La manutenzione regolare è diventata un fattore cruciale per garantire che queste infrastrutture mantengano i loro standard di sicurezza e funzionalità.
Ciò implica ispezioni periodiche, interventi di riparazione, e in alcuni casi, lavori di ristrutturazione o rinforzo strutturale. Spesso, un approccio pianificato dalla fase di costruzione per opere ormai datate e che hanno superato la loro "vita utile" è stato omesso. Il progressivo invecchiamento di queste infrastrutture ha portato a un aumento di crolli e incidenti negli ultimi anni, sottolineando l'importanza di affrontare in modo diverso la questione della manutenzione per garantire un servizio efficiente e sicuro.
Oggi, la nostra nazione si trova in una posizione di avanguardia nella gestione del proprio patrimonio infrastrutturale. Diversi enti in Italia, tra cui gestori autostradali e l'ANAS, hanno implementato programmi di manutenzione straordinaria per garantire che queste infrastrutture rimangano sicure ed efficienti nel lungo periodo.
Un aspetto critico di questa manutenzione è l'adozione di tecnologie all'avanguardia. Strumenti come il monitoraggio strutturale basato su sensori e l'ispezione con droni permettono una valutazione accurata dello stato di salute delle opere, consentendo interventi mirati e tempestivi. Questo settore è in continua evoluzione e rappresenta un nuovo paradigma nella valutazione della salute strutturale delle infrastrutture, che combina tecnologie all'avanguardia come l'intelligenza artificiale, la nuova sensoristica elettronica diffusa, i sistemi di comunicazione basati sulle fibre ottiche, e altre ancora.
Questi nuovi approcci, ancora in fase di sviluppo in diversi aspetti, mirano a creare un piano di manutenzione per ponti e gallerie che non solo garantisca la sicurezza degli utenti, ma contribuisca anche a preservare e aumentare il valore economico delle infrastrutture stesse. Si tratta di un investimento strategico per l'intero paese.
Dai lavori del Convegno emergerà – attraverso gli interventi dei Relatori – un quadro completo dell’attuale stato dell’arte delle nostre infrastrutture.
Le Università hanno risposto all’esigenza di persone qualificate nel settore della sicurezza infrastrutturale?
Amedeo Vitone:
Le Università dispongono certamente delle competenze necessarie. Devono tuttavia adeguare la programmazione della ricerca e della didattica alle esigenze emergenti dal monitoraggio del nostro patrimonio infrastrutturale. Anche in ambito tecnico, oltre che finanziario, è indispensabile un coordinamento in Europa, che del resto è attualmente in corso con la rielaborazione degli Eurocodici e, per la prima volta, con una specifica disciplina della sicurezza strutturale delle costruzioni esistenti.
Quanto è importante il tema della digitalizzazione all’interno della progettazione e gestione di ponti, viadotti e gallerie?
Roberto Lorusso:
La digitalizzazione è assolutamente essenziale quando l’oggetto dell’intervento ha una grande vastità, complessità e varietà. Per programmare, progettare, realizzare, collaudare, manutenere. Si ribadisce tuttavia la decisiva importanza di dotare i tecnici operatori di collaudati modelli semplici. Infatti la digitalizzazione nei prossimi anni, è destinata ad evolversi ulteriormente diventando sempre di più, attraverso l’integrazione con anche altre tecnologie emergenti, traino di un intero settore: l’applicazione del BIM nell’ambito della trasformazione digitale del settore infrastrutturale.
Anche in alcuni documenti pubblicati di recente dal MIT e dall’ANSFISA, in cui viene ribadita la centralità del BIM nel processo di digitalizzazione della filiera ai fini, in particolar modo, di una più efficiente politica e strategia di gestione della rete e degli asset infrastrutturali.
E ancora viene data rilevanza al BIM nel documento strategico sulla mobilità stradale per gli anni 2022-2026 (MIT) e i criteri per la valutazione dei piani di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e gallerie previsti dal piano nazionale complementare al PNRR.
Le INTERVISTE
Ponti e gallerie nel PNRR: le interviste
Lo scorso 17 ottobre a Bari si è tenuto un convegno su Ponti e Gallerie del PNRR, con un focus particolare sui profili applicativi delle rispettive Linee Guida. Durante l'evento Ingenio ha realizzato alcune interviste ai relatori intervenuti al convegno dedicato alle infrastrutture italiane.
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