Museo egizio Torino: il bando per il concorso di progettazione relativo all'ampliamento della Corte interna
In previsione delle celebrazioni del bicentenario del Museo Egizio di Torino (2024) è stato indetto un concorso per consentire l'ampliamento e il rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili. Il termine ultimo per la ricezione delle candidature è il 26 settembre e per il vincitore è previsto un premio di 77mila euro.
Il Museo è la più importante collezione mondiale di antichità egizie fuori dal Paese africano
La Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito della pluriennale collaborazione istituzionale con la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, indice un concorso per acquisire prestazioni progettuali integrate per consentire l’ampliamento e il rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili e la conseguente riorganizzazione degli spazi in vista delle celebrazioni del bicentenario del Museo Egizio nel 2024.
«L’erogazione di risorse finanziarie è tradizionalmente uno strumento chiave della filantropia, tuttavia, il percorso di innovazione intrapreso dalla nostra Fondazione ha oggi quale esito un approccio più avanzato, che si avvale di una pluralità di strumenti facendo tesoro delle migliori esperienze della filantropia a livello internazionale. – dichiara Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo. Nel caso specifico del Museo Egizio, ed in linea con il nostro piano strategico che prevede forme di supporto anche alternative all’attività grant making, la collaborazione con il Museo Egizio si serve dello strumento del “mecenatismo tecnico”, che consente di mettere al servizio del nostro territorio le competenze maturate all’interno del nostro gruppo».
«La Fondazione Compagnia ha individuato nella progettazione della realizzazione della copertura della corte interna e della riqualificazione del piano ipogeo l’intervento che più valorizza il proprio ruolo rispetto alle celebrazioni del 2024 – dichiara Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo. Pertanto, la nostra Fondazione sarà il soggetto che procederà attraverso una rigorosa procedura concorsuale di ambito internazionale alla selezione di un progetto da offrire con spirito di mecenatismo al Museo».
La Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino, costituita il 6 ottobre 2004, è il primo esperimento di costituzione, da parte dello Stato, di uno strumento di gestione museale a partecipazione privata. La Fondazione persegue le finalità della valorizzazione, promozione, gestione e adeguamento strutturale, funzionale ed espositivo del Museo Egizio e dei beni culturali ricevuti in conferimento.
"Siamo molto grati alla Compagnia di San Paolo per gli strumenti e la metodologia innovativa messi a disposizione del Museo Egizio, con l'obiettivo di accompagnarlo e sostenerlo in un nuovo percorso di trasformazione. Consapevoli che per offrire al pubblico e agli studiosi una visione più moderna del Museo e dell'archeologia, serva attrarre i migliori talenti internazionali l'Egizio si pone obiettivi sempre più alti nel campo della ricerca, dell'accessibilità e dell'inclusione. E proprio in questa direzione va il progetto della copertura della corte barocca, che si trasformerà in una nuova agorà accessibile gratuitamente a tutti. Con un progetto a cavallo tra archeologia, botanica e digitalizzazione, porteremo il paesaggio del Nilo nel centro di Torino, nella corte e poi nell'ipogeo del Museo dove i visitatori grazie alle moderne tecnologie digitali si ritroveranno letteralmente immersi nell'antichità e nella storia", dichiarano la presidente e il direttore del Museo Egizio, Evelina Christillin e Christian Greco.
Con oltre 10.000 mq di percorso espositivo e 11.000 reperti esposti nelle sue sale, il Museo Egizio è la seconda collezione di antichità egizie nel mondo nonché la più importante al di fuori dell’Egitto. Il Museo fu fondato nel 1824 dal re Carlo Felice con l’acquisizione di una collezione di 5628 reperti egizi riunita da Bernardino Drovetti, console di Francia in Egitto. La sede del Museo è da allora nel palazzo che nel XVII secolo l’architetto Garove aveva costruito come scuola dei Gesuiti, noto come “Collegio dei Nobili”, e che nel XVIII secolo era diventato sede dell’Accademia delle Scienze.
Il percorso museale, dedicato esclusivamente all’arte e alla cultura dell’Egitto antico, si articola in quattro piani coprendo un arco temporale che va dal 4000 a.C. al 700 d.C. Il Museo è tra i luoghi della cultura italiani più visitati a livello nazionale e internazionale.
Connubio tra architettura barocca e contemporanea, il progetto contribuirà a rinnovare l’immagine del Museo Egizio e di Torino mostrando la possibilità di integrare tradizione e innovazione. La realizzazione della copertura consentirà di trasferire nella corte i servizi al pubblico, quali bookshop, caffetteria e biglietteria, creando così uno spazio di aggregazione polifunzionale. Dalla nuova corte, inoltre, sarà possibile accedere liberamente al Tempio di Ellesija, donato dall’ Egitto allo stato italiano come ringraziamento per la sua partecipazione alla missione UNESCO nel salvataggio dei templi nubiani.
Inoltre, la copertura del cortile interno valorizzerà ulteriormente il Giardino Egizio, all’interno della corte, creando così un ottimo connubio tra natura, verde e spazi ibridi e polifunzionali. Nel suo complesso, il progetto consentirà alla città di fruire di un’agorà, ideata concettualmente come una piazza coperta, a pochi passi dalla vicina piazza Carignano, accessibile da cittadini e turisti, compatibilmente agli orari di apertura del Museo. Il piano ipogeo potrà essere destinato a un nuovo e significativo ampliamento del percorso museale, offrendo così al pubblico ulteriori possibilità di fruizione della collezione museale.
Il progetto è di straordinaria rilevanza non solo per il Museo e le sue collezioni, ma per l’intera Torino, che riconosce nell’Egizio un presidio di cultura e conoscenza aperto e inclusivo per i cittadini e per i tanti visitatori.
La Compagnia di San Paolo e la Fondazione Museo delle Antichità Egizie guardano al progetto come a un’opportunità straordinaria per favorire la rigenerazione culturale della città e offrire un nuovo segno architettonico incastonato nel cuore barocco di Torino.
Concorso
Il concorso di progettazione bandito sulla piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano, denominato “Museo Egizio 2024”, è indetto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nella sua qualità di ente interessato ad acquisire, facendosene carico, prestazioni progettuali integrate da mettere a disposizione del Museo, nell’obiettivo di massima tutela e valorizzazione del Palazzo, anche in considerazione delle caratteristiche di valenza e pregio architettonici di assoluto rilievo che l’Intervento dovrà possedere.
«Siamo assolutamente propensi all’attivazione di procedure innovative nei concorsi – afferma Gabriella Gedda, Presidente della Fondazione per l’architettura / Torino -: la nostra Fondazione da sempre utilizza lo strumento “concorso” per innescare trasformazioni di qualità sul territorio, in quanto è in assoluto la via più corretta, attendibile e trasparente. A seguito di una lunga esperienza su concorsi per Enti pubblici, ultimamente abbiamo adottato nuove procedure concorsuali anche per Enti privati. Proseguendo nel solco di queste nuove sperimentazioni siamo molto contenti che il concorso “Museo Egizio 2024”, ci permetta di seguire un percorso procedurale innovativo».
«Da molti anni - continua Maria Cristina Milanese, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino - gli Ordini degli Architetti utilizzano e promuovono i concorsi di architettura come gli strumenti più efficienti per garantire “qualità del progetto” e la “scelta dei progettisti”. Avere un partner come la Fondazione Compagnia di San Paolo, che riconosce nella qualità del progetto, una procedura concorsuale da attuare, così come è stato anche per il concorso della Cavallerizza, ed essere parti integranti di un processo internazionale di miglioramento di un luogo straordinario come il Museo Egizio, vanto per la nostra città e riconosciuto in tutto il mondo, non può che essere fonte di soddisfazione del lavoro svolto in questi anni e di crescita da parte della committenza. Il concorso, inoltre, essendo lo strumento che garantisce qualità e trasparenza, restituisce la centralità al progetto».
Gli ambienti del piano terra riguardano una superficie di circa 925 mq ed introdurranno i visitatori al percorso espositivo assolvendo ad alcune funzioni, al momento distribuite in diversi ambienti e piani del Palazzo quali bookshop, lounge, info point, caffetteria, spazio conferenze oltre alla biglietteria, desk per visite guidate, audioguide e guardaroba. È prevista inoltre la progettazione della riqualificazione dell’atrio ipogeo di 1.355 mq circa, che diventerà l’inizio del percorso museale.
«Concorrimi si distingue per le continue sperimentazioni col fine di adattare lo strumento del concorso alle esigenze puntuali della committenza. Anche in questo caso, come per la riqualificazione del compendio della Cavallerizza Reale a Torino, la grande novità è il modello che prende spunto dai concorsi pubblici francesi, con un’articolazione in due gradi. Si aggiunga che il rapporto tra l’Ordine degli Architetti di Milano e la città di Torino, attraverso la piattaforma Concorrimi, può avvalersi della presenza di un "coordinatore del concorso”, figura formata nella scuola torinese che si distingue nel panorama nazionale. Da nord a sud, il concorso di architettura restituisce centralità al progetto nei processi di trasformazione dei luoghi, garantendo qualità e meritocrazia, e ne declina nuovi linguaggi. La piattaforma dell’Ordine degli Architetti di Milano è da record: dal 2014, 63 concorsi banditi in 26 comuni e 10 regioni e quasi 10mila partecipanti iscritti, di cui 1.055 sono professionisti stranieri», spiega il presidente dell’Ordine degli Architetti di Milano, Federico Aldini.
Infatti, il concorso è articolato in due fasi: la prima fase, di preselezione, aperta a tutti coloro che soddisfano i requisiti di ammissione, avente lo scopo di selezionare tra i candidati i migliori concorrenti (fino a 5) invitati a partecipare alla seconda fase. La seconda fase riguarda invece la redazione degli elaborati ed il fine di selezionare il Progetto vincitore.
Premi e rimborsi
Al vincitore del Concorso è riconosciuto un premio di € 77.868,85 +IVA. A ciascuno dei restanti Gruppi di Progettazione partecipanti selezionati, che consegneranno il Progetto, sarà corrisposto un rimborso spese di importo pari a € 16.393,44 +IVA.
Tempi
Le principali scadenze per lo svolgimento del Concorso sono le seguenti:
- 26.09.2022, ore 16:00 - Termine ultimo per la ricezione delle proposte di candidatura
- 14.10.2022 - Termine per la pubblicazione dei nominativi dei Concorrenti finalisti ammessi alla seconda Fase del Concorso
- 12.12.2022, ore 16:00 - Termine ultimo per la ricezione delle proposte progettuali (Progetti di Fattibilità Tecnica ed Economica e altri elaborati)
- 20.01.2023 - Termine ultimo indicativo per la proclamazione del vincitore
Giuria
La Commissione giudicatrice, unica per entrambe le fasi e costituita da membri effettivi e supplenti designati sulla base di specifiche competenze, sarà composta da 5 membri effettivi e 2 supplenti di comprovata esperienza e competenza nei campi dell’architettura, dell’ingegneria strutturale, del restauro dei beni culturali, dell’allestimento museale.
I nominativi dei componenti della Commissione giudicatrice verranno indicati prima della scadenza del termine fissato per la ricezione delle proposte di candidatura relative alla prima fase, mediante pubblicazione sul sito della Piattaforma.
Stima dei costi di intervento
Il costo massimo dell'intervento da realizzare (quadro economico, comprensivo di importo dei lavori, costi di progettazione di entrambi gli Ambiti/Lotti, direzione lavori, collaudi, costi per la sicurezza, spese del Concorso e somme a disposizione) è fissato in € 15.790.785 (IVA inclusa).
Per garantire condizioni uniformi di partecipazione, le procedure del concorso e il rapporto fra committenti e concorrenti avverranno esclusivamente per via telematica attraverso il sito dedicato. Nell’ambito della piattaforma Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano e provincia.
Il vincitore del concorso
Sarà lo studio OMA - Office for Metropolitan Architecture a realizzare l’ampliamento e il rinnovamento della corte interna del Palazzo del Collegio dei Nobili e la conseguente riorganizzazione degli spazi del Museo Egizio di Torino che in vista delle celebrazioni del bicentenario del museo stesso intende ampliare la propria offerta al pubblico nel campo della ricerca, dell'accessibilità e dell'inclusione. >> Museo egizio Torino: lo studio OMA vince il concorso
Architettura
L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.
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