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Pavimenti in ceramica: il gres porcellanato è garanzia di igienicità

Il presente articolo vuole fornire indicazioni su come il gres porcellanato risponde alle esigenze di igienicità e salubrità degli ambienti sanitari e non sanitari.

Il Covid 19 ha reso tema della pulizia e sanificazione delle superfici un argomento di estrema attualità in quanto, oltre alle norme necessarie per impedire la trasmissione diretta del virus fra le persone si è reso necessario garantire che le superfici, nel nostro caso pavimenti e rivestimenti, non siano fonte di contagio in quanto inquinate dalla presenza di agenti microbici.

In questo articolo un focus sulla sicurezza igienica offerta dal gres porcellanato.


Bassissimo valore di assorbimento dell'acqua per il gres porcellanato

L’articolo ”Pulizia, disinfezione e sanificazione del pavimento: qual è la corretta procedura" apparso sulla rivista n.35 e sul portale di Pavimenti-web.it fornisce indicazioni chiare sulle normative e sulle modalità di disinfezione delle superfici. Il presente articolo, invece, vuole fornire indicazioni su come il gres porcellanato risponde alle esigenze di igienicità e salubrità in ambiente sanitario e non sanitario.

 

Pavimenti in ceramica: il gres porcellanato è garanzia di igienicità
Ospedale di Lugo (RA) - Pavimento in gres porcellanato, Ceramiche Caesar, serie Feel.

 

Il gres porcellanato è un prodotto ottenuto dalla cottura di vari tipi di argilla ad una temperatura di 1200 -1250 °C e quindi, attraverso questo processo, avviene una “greificazione” degli elementi.

Il gres porcellanato è quindi un prodotto estremamente compatto, resistente, con caratteristiche vetrose e quindi con assorbimento bassissimo.

La norma UNI EN 14411 cui deve rispondere il gres porcellanato per dotarsi del Marchio CE impone un assorbimento 0,5 % ma i migliori gres porcellanati arrivano anche 0,1% ed il test è eseguito secondo norma ISO 10545-2.

Prima di tutto occorre detergere la superficie, attività volta a rimuovere lo sporco superficiale visibile, come polveri, sporco organico, macchie, ecc. E’ una fase fondamentale perché macchie e sporco sono l’habitat ideale per la proliferazione di germi e batteri.

Se quindi la prima operazione necessaria per una corretta igienizzazione - sanificazione è una efficace pulizia della superficie in quanto è inutile e dannoso sanificare una superficie sporca dove proliferano germi e batteri, va da sé che il gres porcellanato rappresenta, per la sua inassorbenza, un pavimento ideale in quanto poco soggetto a sporcarsi e soprattutto facile da pulire, anche con detergenti non specifici.

 

pulizia-pavimento-ceramico.jpgLeggi anche l'approfondimento dedicato a:
Pulizia e manutenzione di un pavimento in grès porcellanato

 

Pulibilità di un pavimento in gres porcellanato: cosa dice la normativa e qual è la scala dei valori

La norma ISO 10545-14  fornisce le modalità di esecuzione di un test relativo alla pulibilità del pavimento in gres porcellanato tramite una scala di valori in relazione alle modalità di eliminazione di macchie di varia natura poste sulla superficie ceramica e che vengono riportate nella tabella seguente.

  • Classe 5: la macchia viene rimossa con acqua calda;
  • Classe 4: la macchia viene rimossa con agente pulitore commerciale debole;
  • Classe 3: la macchia viene rimossa con agente pulitore commerciale forte;
  • Classe 2: la macchia viene rimossa con solventi quali ad esempio l’acetone.

La noma UNI EN 14411 relativa al gres porcellanato impone una classe minima di 3 ma si può affermare che le migliori aziende forniscono prodotti in classe 5.

 

La resistenza agli agenti chimici di un gres porcellanato

L’aspetto relativo alla resistenza agli agenti chimici, nello specifico ad acidi e basi, è indicativo della possibilità di utilizzare elementi aggressivi per la pulizia, igienizzazione, sanificazione senza danneggiare la superficie e quindi mutare l’aspetto estetico ma anche funzionale del pavimento. Un pavimento danneggiato da una corrosione chimica diventa “sporcabile” e difficile da pulire.

L'elevata temperatura e la natura degli elementi chimici utilizzati per la “la smaltatura” della superficie ceramica rendono il gres porcellanato resistente alla totalità degli elementi chimici contenuti in concentrazione nei detergenti e sanificanti.

Anche per questa caratteristica, la Norma UNI EN 14411 fornisce le indicazioni di quale sia il comportamento del gres porcellanato.

Il test viene eseguito secondo norma ISO 10545-13 ponendo la superficie a contatto con agenti chimici in diverse concentrazioni (basi e acidi) oltre che a normali sostanze contenute chimiche domestiche e Sali per piscine.

AGENTI CHIMICI A BASSA CONCENTRAZIONE

  • SOLUZIONE IDROALCOLICA AL 3%
  • SOLUZIONE DI ACIDO CITRICO AL 5%
  • IDROSSIDO DI POTASSIO 100G/L

AGENTI CHIMICI AD ALTA CONCENTRAZIONE

  • SOLUZIONE ACIDO IDROCLORICO 18%
  • SOLUZIONE DI ACIDO LATTICO  5%
  • SOLUZIONE POTASSIUM HYDROXSIDE  100G/L

Le piastrelle in gres porcellanato riportano solitamente la dicitura LA = resistente a basse concentrazioni e HA resistente ad alte concentrazioni.

La capacità di resistenza agli agenti chimici del gres porcellanato consente l’utilizzo delle sostanze igienizzanti e sanificanti in concentrazione elevata senza danneggiamento alcuno e con efficacia elevata e con tempi e quindi costi inferiori (minori frequenze di interventi).

 

Prodotti per la pulizia e igienizzazione del gres porcellanato

Grazie alle caratteristiche sopra descritte, la pulizia del gres porcellanato può avvenire con semplici detergenti ma è possibile utilizzare anche sostanze aggressive che normalmente, invece, possono danneggiare altre superfici (soluzioni idroalcoliche, soluzioni a base di ipoclorito di sodio). Oltre ad ottenere l’eliminazione dello sporco, queste soluzioni possono garantire un'efficace disinfezione pur non riportando in etichetta la dicitura “Presidio Medico Chirurgico”.

Per il gres porcellanato esistono detergenti specifici, aggressivi sì ma innocui, idroalcolici con alto potere igienizzante che possono essere usati anche quotidianamente.

L’immagine sotto riportata rappresenta un esempio di uno di questi detergenti di provata efficace prodotto dalla ditta Faberchimica che collabora con le migliori aziende del settore, senza dimenticare altre aziende specializzate come la FILA e la B SYSTEMS Italia.

 

pulizia-pavimenti.jpgLeggi anche:
Pulizia, disinfezione e sanificazione del pavimento: qual è la corretta procedura

 

 

La resistenza all'usura del gres porcellanato

Questa caratteristica che a prima vista può sembrare ininfluente sulla igienizzazione delle superfici, ma risulta invece fondamentale sul risultato finale in quanto un pavimento usurato diventa poroso, sporcabile, assorbente e quindi necessita di più frequente pulizia e di conseguenza più frequenti sanificazioni, operazione complessa e costosa.

Il gres porcellanato è un prodotto molto resistente da questo punto di vista e offre garanzie di durata e inalterabilità della superficie per molti anni, non solo in ambiente domestico ma anche in quello pubblico.

La misura di questa caratteristica è affidata alla norma ISO 105454-6 differenziata per materiali smaltati e non smaltati:

  • MATERIALI SMALTATI: indice di usura PEI da 1 a 5
  • MATERIALI NON SMALATATI: perdita di materiali in peso ≤ 175 mm3

In conclusione, possiamo anche azzardare un confronto, seppur solo rappresentativo, del comportamento del gres porcellanato rispetto ad altri materiali da pavimento in termini di pulibilità e igienizzazione della superficie, tenendo conto dei vari fattori in gioco:

Pulizia e igiene delle superfici a pavimento

° = BASSA

°° = MEDIO- BASSA

°°° = MEDIA

°°°°= MEDIO ALTA

°°°°° = ALTA

 

Pavimenti ceramici con potere anti batterico e anti smog

Vorrei infine accennare ad una categoria di prodotti ceramici, non ancora molto utilizzati, ma che, in questo periodo storico, possono risultare interessanti per il consumatore.

Mi riferisco alle piastrelle addittivate con sostanze che hanno capacità antismog e anti batteriche che alcune aziende propongono sul mercato.

Queste tipologie di pavimenti ceramici si ottengono tramite applicazione, a temperature elevate, di particelle micrometriche di biossido di Titanio (TiO) , con aggiunta di Sali d’argento che sfruttano il processo di fotocatalisi attivato dalla luce solare o dalla luce artificiale. La superficie risulta essere attiva sui batteri più comuni come Escheria Coli, Staphilococcus aureus,Enterococcus feacalis, Pseumonas auruginosa.

Precisiamo che queste superfici non hanno effetto diretto e accertato sul Covid 19, ma sicuramente contribuiscono al benessere e alla salubrità degli ambienti e l’efficacia è confermata secondo norma ISO 27447.

In conclusione, sono disponibili materiali per pavimenti e rivestimento murale di indubbia qualità e che hanno anche buone prestazioni di pulibilità e igienizzazione, ma che sicuramente per efficacia, facilità di esecuzione e garanzia di risultato non possono competere con le prestazioni offerte della superficie ceramica.

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