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Post-sisma 2016: sugli oltre 3mila interventi finanziati 1.537 sono in corso. 233 quelli ultimati

Presentato a Roma il Rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia, aggiornato ai primi quattro mesi dell'anno. 14.211 i nuclei familiari che ancora non sono tornati nelle loro case. Ricostruzione ostacolata da "esternalità negative" come inflazione e aumento del costo dei materiali edili.

Quasi 30mila cittadini vivono ancora fuori dalle loro case

Al 30 aprile 2023 le richieste di contributo presentate per la ricostruzione privata sono 28.315, su quasi 50mila attese, e i nuclei familiari che vivono ancora fuori dalle loro case sono 14.211. Corrispondono a circa 30 mila cittadini. Alla stessa data, su 3.215 interventi di ricostruzione pubblica finanziati, quelli in corso ammontano a 1.537 e i conclusi 233.

Sono alcuni dei dati contenuti nel Rapporto sulla ricostruzione del Centro Italia, aggiornato ai primi quattro mesi dell'anno, presentato il 20 giugno a Roma presso la Biblioteca Chigiana di Palazzo Chigi.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il Commissario Straordinario per la Riparazione e la Ricostruzione sisma 2016, Guido Castelli, il Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano; i Presidenti della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; della Regione Marche, Francesco Acquaroli; della Regione Umbria, Donatella Tesei e l’assessore alla Ricostruzione della Regione Lazio, Manuela Rinaldi.

Nel corso dell’incontro il Commissario Castelli ha fotografato lo stato della ricostruzione privata e pubblica nei territori del sisma 2016 e illustrato gli interventi messi in campo da quando, lo scorso 13 gennaio 2023, è stato nominato dal Governo Meloni.

Il quadro che ne emerge è quello che configura la ricostruzione come una “creatura viva”, in costante mutamento ed evoluzione. Nel corso degli ultimi anni diverse “esternalità negative” hanno concorso a ostacolare l’attività di ricostruzione all’interno del cratere, che ha una superficie di quasi 8 mila chilometri quadrati ed è composta da 138 comuni, compresi in quattro regioni: Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.

Tra queste esternalità quelle che hanno avuto il maggiore impatto sono state: l’inflazione crescente, l’aumento del costo dei materiali edili e le difficoltà di approvvigionamento, la propensione di molte imprese a concentrarsi sul Superbonus 110% in altre aree del Paese, la difficoltà nel reperire maestranze, la fragilità degli apparati amministrativi, i carichi di lavoro dei professionisti che operano sul territorio del sisma. Tutto ciò in un frangente che vede il sistema pubblico e privato impegnato anche sul fronte del PNRR.

Per quanto riguarda la ricostruzione privata, al 30 aprile 2023 sono quasi 9mila i cantieri che risultano chiusi. Il totale delle Richieste di Contributo per la ricostruzione attese, per gli immobili residenziali o produttivi danneggiati dal Sisma 2016, è di 49.361. Di queste, quelle già presentate ammontano a 28.315. Si attendono pertanto progettazioni per oltre 21.000 richieste di contributo.

Le richieste approvate dagli Usr (Uffici speciali per la ricostruzione regionali) sono 16.680, per una concessione complessiva di 6,037 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi liquidati per l’avanzamento dei lavori.

Relativamente alla ricostruzione pubblica, l’importo finanziato fino ad oggi è pari a 3,94 miliardi di euro che, tuttavia, dovrà essere aggiornato a causa del menzionato aumento dei prezzi e dei costi delle lavorazioni. Il totale dei lavori finanziati è pari a 3.215 e, di questi, 1.445 devono essere ancora avviati, 1.537 sono in corso e 233 sono conclusi.

Infine, relativamente agli edifici di culto (sia pubblici che privati) danneggiati, quelli oggetto di programmazione ammontano a 1.261, per un importo complessivo di 764,8 milioni.

Rispetto alle azioni adottate dalla Struttura commissariale nei primi mesi del 2023, si segnalano circostanze di particolare rilievo, che riguardano la natura e le funzioni del Commissario di Governo e le attività poste in essere nel cratere. Si tratta della conversione in legge del Dl n.3/2023 “Ricostruzione” e della pubblicazione delle prime graduatorie per l’assegnazione dei bandi destinati alle imprese, promossi con il programma NextAppennino, finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per le aree sisma 2009-2016.

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