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Roma: 1,5 miliardi per il potenziamento dell'acquedotto del Peschiera

L'acquedotto del Peschiera, essenziale per l'80% del fabbisogno idrico di Roma, è uno dei più grandi acquedotti al mondo ed è in procinto di subire un potenziamento significativo che rappresenta un passo fondamentale per un approvvigionamento idrico a beneficio della comunità romana e nazionale.

Potenziamento dell'Acquedotto del Peschiera

L’Acquedotto del Peschiera, che soddisfa circa l'80% del fabbisogno idrico della città di Roma, è uno dei più grandi acquedotti al mondo e sta per subire un importante potenziamento con un investimento complessivo di 1,5 miliardi di euro. Lo scopo del progetto è quello di apportare, non solo un impatto significativo sulla capitale, ma di realizzare anche un intervento strategico per l'intero Paese. L'avvio dei lavori è previsto per il 2025 e il progetto vede la realizzazione di una linea di circa 27 km che va dalle sorgenti del Peschiera a Salisano, parallela al tratto che oggi è in funzione ininterrottamente sin dalla sua realizzazione.

Visto l’importanza dell’intervento, l’azienda comunale per l’energia e l’ambiente (Acea) ha richiesto una vigilanza collaborativa da parte dell'autorità nazionale anticorruzione (Anac), affinché tutte le procedure si svolgano nella massima correttezza e trasparenza.

Il presidente di Anac, Giuseppe Busìa, ha sottolineato che tali misure sono fondamentali per prevenire ogni forma di corruzione. Infatti, il protocollo è stato ufficializzato il 1° ottobre 2024 in presenza dell’Amministratore Delegato di Acea, Fabrizio Palermo, e del Presidente di Acea Ato 2, Claudio Cosentino.

L'attività di vigilanza collaborativa – ha dichiarato il Presidente Busìa – contribuisce non solo alla realizzazione delle opere, riducendo il rischio di contenziosi, ma assicura anche che le risorse pubbliche siano gestite in modo equo e a beneficio della collettività”.

Vigilanza collaborativa preventiva e documentazione necessaria

Il protocollo, di durata due anni, stabilisce le modalità di svolgimento dell'attività di vigilanza collaborativa preventiva in relazione ai contratti pubblici. La vigilanza ha l'obiettivo di garantire che le procedure di gara siano conformi alla normativa di settore e di identificare clausole e condizioni che possano aiutare a prevenire infiltrazioni criminali, facendo riferimento a un regolamento specifico (delibera n. 269 del 20 giugno 2023) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

La documentazione necessaria per la verifica preventiva della procedura di gara d'appalto prevede:

  • determina a contrarre o provvedimento equivalente;
  • bando di gara o lettera di invito o inviti a presentare offerta nel caso di procedura negoziata;
  • disciplinare di gara;
  • capitolato;
  • schema di contratto/convenzione;
  • provvedimento di nomina dei commissari e di costituzione della commissione giudicatrice, da trasmettere
  • unitamente agli elenchi dei partecipanti alla gara e degli eventuali subappaltatori e ausiliari;
  • verbali di gara e del subprocedimento di verifica e di esclusione delle offerte anormalmente basse;
  • provvedimenti di esclusione;
  • provvedimenti di aggiudicazione, proposta di aggiudicazione e aggiudicazione;
  • contratto o convenzione stipulata;
  • ogni altro atto, determinazione o documento predisposto dalla stazione appaltante nell’ambito della fase di aggiudicazione.

I documenti devono essere inviati in un'unica trasmissione per ogni fase del processo acquisitivo, mentre i verbali relativi alla gara e l'esclusione di offerte anomale, per eccessivo ribasso, devono essere trasmessi dopo la sottoscrizione del contratto. L'autorità anticorruzione si riserva, inoltre, la possibilità per di richiedere ulteriori documentazioni esplicative qualora lo ritenga necessario.

Il procedimento di vigilanza collaborativa prevede che:

  1. Acea S.p.A. trasmette gli atti, elencati nell’art 4, all’Autorità preventivamente alla loro formale adozione;
  2. in seguito alla trasmissione, l’Autorità esprime un parere;
  3. a questo punto, in caso di irregolarità o non conformità alle vigenti disposizioni normative o alle pronunce dell’Autorità, l’Anac formula un rilievo motivato e lo trasmette alle parti;
  4. da questo momento gli atti tornano ad Acea, che avrà due possibilità:
  • ritenere fondato il rilievo e quindi adeguarsi, modificando o sostituendo l’atto in conformità al rilievo stesso e inviando altresì copia del documento rettificato ad Anac;
  • ritenere non fondato il rilievo e quindi presentare le proprie controdeduzioni all’Autorità, assumendo di conseguenza tutti gli atti di propria competenza.

Finalmente con il protocollo di intesa Acea-Anac viene impiantata la prima pietra miliare per l’inizio del procedimento edilizio che porterà al potenziamento dell’acquedotto del Peschiera. Acquedotto di interesse prioritario per la regione Lazio, il cui potenziamento costituisce un passo fondamentale per garantire un approvvigionamento idrico sicuro e sostenibile per Roma Capitale e provincia.

 

IL PROTOCOLLO DI INTESA ACEA - ANAC È SCARICABILE IN ALLEGATO.

Articolo integrale in PDF

L’articolo nella sua forma integrale è disponibile attraverso il LINK riportato di seguito.
Il file PDF è salvabile e stampabile.

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