Sicurezza sismica e vulnerabilità edilizia al centro del Convegno ANIDIS 2025: Assisi simbolo di storia e innovazione
A quasi trent’anni dal sisma di Assisi, il Convegno ANIDIS 2025 riunisce accademia, istituzioni e tecnici per fare il punto su innovazione e resilienza. Tra simboli di rinascita, come la Basilica di San Francesco, e nuove sfide, come il rischio multirischio, l’ingegneria sismica guarda avanti. Previsti premi, eventi, sessioni tematiche e il coinvolgimento dei giovani ricercatori. L'intervista di presentazione al Prof. Filippo Ubertini.
Il rischio sismico si intreccia con altre sfide, come il dissesto idrogeologico e l'identità dei territori
Dal 7 all’11 settembre 2025 Assisi ospiterà il XX Convegno ANIDIS, uno degli appuntamenti più rilevanti per il mondo della sismica italiana. Ne abbiamo parlato con il professor Filippo Ubertini dell’Università di Perugia, che ci ha illustrato i contenuti, le novità e i messaggi simbolici di un evento che promette di coniugare scienza, memoria e futuro.
Assisi, ferita e rinata – A quasi trent’anni dal sisma che colpì la Basilica di San Francesco, la città accoglie il XX Convegno ANIDIS. Che messaggio simbolico e tecnico desiderate lanciare scegliendo questo scenario di pietra rosata e memoria?
Filippo Ubertini:
Ricostruire bene è possibile, nel pieno rispetto della storia e dell’identità architettonica dei luoghi. Assisi ne è un esempio emblematico: oggi rappresenta un simbolo di rinascita e di pace, in un mondo sempre più segnato da conflitti e calamità naturali. Di fronte alle sfide poste dalla Natura, l’umanità è chiamata a rispondere con unità e solidarietà, non con divisione.
Per il suo straordinario valore simbolico e spirituale, abbiamo scelto la Basilica Superiore di Assisi — un esempio emblematico di restauro e conservazione post-terremoto — come sede di un concerto speciale offerto dal Coro dell’Università degli Studi di Perugia, eccellenza dell’Ateneo perugino, che, come ricordo, è ente patrocinatore del XX Convegno ANIDIS.
Desidero inoltre evidenziare che il programma include anche una tappa tecnica a Norcia, altra città umbra dal profondo significato simbolico, esempio concreto di resilienza sismica e rinascita, dove innovazione e tradizione si fondono nel cuore verde d’Italia.

Multirischio in tempo reale – Il programma parla di integrazione tra rischio sismico, idraulico e geologico. Quali strumenti operativi (linee guida, piattaforme di monitoraggio, protocolli di simulazione) potranno nascere da queste giornate per aiutare i progettisti a gestire il rischio in chiave davvero olistica?
Filippo Ubertini:
Il concetto di resilienza è noto da tempo, ma solo oggi ne stiamo cogliendo appieno il significato e la portata. Dopo una pandemia globale e in un contesto segnato da crescenti instabilità, un mondo sempre più urbanizzato, elettrificato e interconnesso richiede infrastrutture, sistemi energetici e asset industriali resilienti, flessibili e diversificati.
In questo scenario complesso, il rischio sismico si intreccia con altre sfide cruciali, come il dissesto idrogeologico e la necessità di preservare la coesione sociale e l’identità dei territori.
L’approccio contemporaneo alla gestione del rischio deve andare oltre la pur fondamentale tutela della vita: è necessario sviluppare strategie integrate e sostenibili, valide sia per il patrimonio edilizio esistente sia per le nuove costruzioni, capaci di promuovere una resilienza a 360 gradi. L’obiettivo è limitare i danni e garantire la continuità operativa di edifici e infrastrutture anche in presenza di eventi sismici ricorrenti.
Sono convinto che queste giornate offriranno spunti preziosi su come le tecnologie emergenti – in particolare l’intelligenza artificiale e il supercalcolo – possano contribuire a rafforzare la resilienza dei nostri territori, in un’ottica integrata e multirischio, con un’attenzione prioritaria al fenomeno sismico.
Sicurezza sismica e vulnerabilità del patrimonio edilizio: esperti a confronto al Convegno ANIDIS
Dal 7 all’11 settembre 2025 Assisi ospiterà il XX Convegno ANIDIS, dedicato alle più recenti innovazioni nella mitigazione del rischio sismico. Un evento di rilievo per esperti e professionisti impegnati nella sicurezza e resilienza del patrimonio costruito.
LEGGI L'APPROFONDIMENTO
Professionisti in prima linea – Le Giornate ANIDIS promettono un “incontro vivo” tra accademia e pratica. Come intendete favorire la partecipazione di tecnici e studi professionali – dalle quote ridotte alle sessioni parallele “problem solving” – affinché tornino a casa con strumenti utilizzabili il giorno dopo in studio o in cantiere?
Filippo Ubertini:
Il Convegno ANIDIS ha sempre goduto di un’ampia partecipazione da parte di professionisti e aziende del settore. Con soddisfazione posso dire che anche quest’anno i riscontri sul fronte delle sponsorizzazioni sono particolarmente incoraggianti: un segnale chiaro del crescente desiderio di dialogo e collaborazione tra comunità scientifica e mondo produttivo.
Promuoveremo il confronto e il dibattito sia attraverso le relazioni generali che all'interno delle sessioni tematiche, prevedendo tempi adeguati per consentire interventi e discussioni. I relatori, già a conoscenza della filosofia del convegno, sono pronti a offrire contenuti di grande valore applicativo, utili e stimolanti per tutti i partecipanti.
Abbiamo richiesto il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, con l’auspicio che l’evento venga riconosciuto ai fini dell’attribuzione dei Crediti Formativi Professionali (CFP). Per venire incontro alle esigenze dei professionisti, sarà inoltre possibile iscriversi anche per una sola giornata, con quote di partecipazione accessibili, pensate per chi ha impegni lavorativi e non può trattenersi per l’intero convegno.
Infine, nel pomeriggio di giovedì, al termine del convegno, si terrà una giornata di studio aperta ad accademici e professionisti dal titolo “Murature Storiche e Resilienza Sismica: un binomio possibile? Dalla diagnosi all’intervento: soluzioni tra innovazione e tradizione”. Interverranno autorevoli esponenti del mondo scientifico e tecnico, con un focus sull’impiego delle moderne tecnologie di protezione sismica nella salvaguardia del patrimonio storico.
Talenti che fioriscono – I premi “Career Award” e “3-Minute PhD Contest” stimolano merito e sintesi comunicativa. In che modo queste iniziative possono accelerare la crescita di una nuova generazione di ingegneri sismici e rinsaldare il legame tra ricerca e industria?
Filippo Ubertini:
Crediamo profondamente nel valore di queste iniziative, che inauguriamo nella cornice simbolica di Assisi. In occasione del convegno, assegneremo premi ai migliori contributi scientifici — uno dedicato a un autore senior e uno a un giovane ricercatore — oltre a un riconoscimento alla carriera per una personalità di riferimento nel settore.
Ospiteremo inoltre un contest rivolto ai dottorandi, che avranno tre minuti per presentare la propria idea di ricerca: un’opportunità preziosa per stimolare creatività, sintesi e confronto tra pari.
Siamo convinti che le nuove generazioni di scienziati siano il motore di un futuro realmente innovativo per la ricerca sismica in Italia, capaci di generare nuova conoscenza, trasformarla in startup innovative e trasferirla efficacemente al mondo produttivo. Grazie al PNRR, molti dottorandi e giovani dottori di ricerca hanno già beneficiato di sponsorizzazioni da parte di imprese ed enti, e continuano a farlo.
È nostro impegno offrire loro spazi concreti di espressione, crescita e visibilità, perché rappresentano il cuore pulsante della ricerca e dello sviluppo futuro.
La call-for-papers come ponte: Può anticiparci una distribuzione dei temi trattati dal programma di relazione?
Filippo Ubertini:
Abbiamo registrato un’adesione straordinaria da parte della comunità scientifica nazionale. In un contesto in cui i convegni si moltiplicano, riuscire a raccogliere circa 350 contributi rappresenta un risultato significativo: forse non si tratta di un record assoluto, ma certamente è una delle edizioni più partecipate di sempre.
Il programma prevede 16 sessioni generali e ben 26 sessioni speciali, a conferma della forte volontà della nostra comunità di condividere idee, risultati e prospettive innovative. I temi affrontati spazieranno dall’analisi del rischio alla progettazione, dai dispositivi di protezione sismica all’applicazione dell’intelligenza artificiale, passando per la sperimentazione, il monitoraggio e l’evoluzione normativa.
Sono in programma nove relazioni generali, di cui cinque affidate a esperti di rilievo internazionale, e due tavole rotonde dedicate ai grandi progetti di ricerca sismica, sia a livello nazionale che europeo.

Miglioramento sismico
Area di Ingenio dedicata tema degli interventi di miglioramento sismico delle strutture: normativa vigente, modalità e tecnologie di intervento nonché casi applicativi

Restauro e Conservazione
Con il topic "Restauro e Conservazione" vengono raccolti tutti gli articoli pubblicati che esemplificano il corretto approccio a quel sistema di attività coerenti, coordinate e programmate, dal cui concorso si ottiene la conservazione del patrimonio culturale.

Sicurezza
Gli approfondimenti e le news riguardanti il tema della sicurezza intesa sia come strutturale, antincendio, sul lavoro, ambientale, informatica, ecc.

Sismica
Tutti gli articoli pubblicati da Ingenio nell’ambito della sismologia e dell’ingegneria sismica.
Territorio
Gestione e sviluppo sostenibile del territorio: su INGENIO articoli, normative e strategie per pianificazione urbana e tutela ambientale.
Condividi su: Facebook LinkedIn Twitter WhatsApp