Sicurezza sul lavoro in edilizia: da AIS un position paper per cantieri virtuosi

Troppi infortuni, troppe vite spezzate, troppe parole rimaste senza azioni concrete. È con queste parole che AIS – Associazione Infrastrutture Sostenibili ha lanciato un forte appello alla responsabilità collettiva, presentando alla Camera dei Deputati il nuovo Position Paper n.9 dal titolo: “Sicurezza sul lavoro: dal cantiere edile un modello virtuoso di partecipazione, soluzioni digitali e sostenibilità”.

Un documento che non si limita a fotografare la situazione critica del settore delle costruzioni – il più colpito in Europa dagli incidenti mortali sul lavoro – ma propone un modello operativo, innovativo e partecipato, per cambiare radicalmente il paradigma della sicurezza nei cantieri.

Un settore in emergenza: più del 20% delle morti sul lavoro avvengono nel comparto edile

Secondo il rapporto INAIL di gennaio 2025, il comparto edile si conferma il più pericoloso, con un preoccupante 23,3% delle morti sul lavoro registrate nell’UE-27 nel 2022. In Italia, nel 2024, le denunce di infortunio in edilizia sono aumentate del 2,8% rispetto all’anno precedente, a fronte di un lieve calo complessivo nel mondo del lavoro. Dati che tracciano un allarme chiaro: la sicurezza nei cantieri non può più essere rinviata né trattata come un mero adempimento normativo.

AIS propone una strategia basata su quattro assi fondamentali:

• Partecipazione attiva – Coinvolgere tutti gli attori del processo costruttivo, dai committenti ai lavoratori, in un percorso condiviso di responsabilizzazione. La sicurezza non può essere imposta dall’alto, ma deve diventare parte integrante della cultura aziendale;
• Digitalizzazione dei cantieri – L’introduzione di sensori, sistemi di monitoraggio in tempo reale, tecnologie BIM e strumenti predittivi consente di identificare e prevenire i rischi in modo proattivo, supportando il lavoro umano e migliorando l’efficienza;
• Formazione continua e inclusiva – La prevenzione passa anche dalla comunicazione efficace, dalla valorizzazione delle diversità e dalla consapevolezza del ruolo di ogni singolo lavoratore nella catena della sicurezza;
• Sicurezza come parte della sostenibilità – Proteggere la salute dei lavoratori significa costruire infrastrutture davvero sostenibili, riducendo inefficienze, sprechi e danni reputazionali. La sicurezza è quindi una leva di valore e non un costo da contenere.

A sostenere con forza questa visione è Chiara Gribaudo, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia:

“Serve un cambio di paradigma. La sicurezza deve essere un valore collettivo, basato su partecipazione, tecnologia e sostenibilità. Il lavoro dell’AIS va in questa direzione e per questo li coinvolgeremo nei prossimi Stati generali sulla salute e sicurezza.”

Lorenzo Orsenigo, Presidente AIS, ha ribadito l’urgenza di considerare la sicurezza come asset strategico: “Dobbiamo puntare allo ‘zero morti sul lavoro’. La sicurezza attiva è quella che anticipa i rischi, valorizza le persone e utilizza la tecnologia per proteggere vite.”

Dal fronte sindacale, Paola Senesi, Segretaria nazionale FILLEA CGIL, ha evidenziato l’importanza della contrattazione collettiva e degli enti bilaterali per definire cronoprogrammi realistici e garantire condizioni di lavoro sicure già nella fase di progettazione. Ha inoltre rilanciato la proposta per una procura nazionale dedicata alla salute e sicurezza sul lavoro, per rafforzare la risposta giudiziaria ai troppi casi di infortuni gravi e mortali.

Manuela Rocca, Vicedirettore generale TELT, ha infine condiviso l’esperienza del cantiere internazionale Torino-Lione, dove la sicurezza è parte integrante del progetto sin dalla sua ideazione:

“Abbiamo creato un vero e proprio ecosistema della sicurezza, con tutti i soggetti coinvolti. Analisi predittive, DPI intelligenti, anticollisione, campagne di sensibilizzazione e formazione: il nostro obiettivo è fare del cantiere un laboratorio di innovazione e prevenzione.”

Un cantiere sicuro è un’opera di qualità

Il Position Paper dell’AIS non è solo una denuncia, ma un manifesto operativo per ripensare il modo in cui si progetta e si lavora nei cantieri. Una proposta concreta che punta a fare della sicurezza un elemento strutturale dell’infrastruttura sostenibile, valorizzando il lavoro umano, riducendo i rischi e garantendo la dignità di chi opera ogni giorno in condizioni complesse.

Come ha concluso Giuseppe Amaro, coordinatore del gruppo di lavoro AIS:

“La sicurezza non è un onere, è un valore. Serve un impegno condiviso per fare del cantiere un luogo sicuro, inclusivo, sostenibile e all’altezza delle sfide del nostro tempo.”

Gli argomenti principali del documento:

1. Lavoro e sicurezza: l'importanza di regolarità contrattuale e condizioni di lavoro dignitose;
2. Sicurezza partecipata: un modello che coinvolge tutti gli attori del cantiere nella prevenzione dei rischi;
3. Digitalizzazione: il ruolo chiave di tecnologie IoT, AI e VR/AR per la sicurezza e la formazione.;
4. Buone pratiche: casi studio concreti che dimostrano l'efficacia delle strategie adottate.;
5. Proposte concrete: linee guida operative per l'adozione di policy di sicurezza efficaci e integrate.

IL POSTION PAPER IN VERSIONE INTEGRALE È SCARICABILE IN ALLEGATO IN FORMATO PDF.