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Terre e rocce da scavo: cambierà tutto? Il Decreto PNRR-Ter porterà a varie semplificazioni

Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del DL PNRR-Ter, verrà emanato un decreto ministeriale avente a oggetto la disciplina semplificata per la gestione delle terre e delle rocce da scavo che abrogherà le regole attuali.

All'interno di quel mastodontico contenitore rappresentato dal Decreto PNRR-Ter (13/2023), merita senz'altro rilevanza l'articolo 48, rubricato "Disposizioni per la disciplina delle terre e delle rocce da scavo".

Sappiamo infatti che, ad oggi, il riferimento normativo è rappresentato dal DPR 120/2017 - Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo.

Semplificazioni in arrivo per la gestione delle terre e rocce da scavo

Il DL 13/2023, all'articolo 48, prevede appunto l'emanazione di un decreto del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica finalizzato alla semplificazione della disciplina vigente in materia di gestione delle terre e delle rocce da scavo.

Come segnala il dossier ufficiale del Parlamento, e in attesa di eventuali modifiche sempre possibili in sede di conversione in legge, si prevede, per assicurare il rispetto delle tempistiche di attuazione del PNRR per la realizzazione degli impianti, delle opere e delle infrastrutture ivi previste, nonché per la realizzazione degli impianti necessari a garantire la sicurezza energetica, emanazione, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del DL PNRR-Ter, di un decreto ministeriale avente a oggetto la disciplina semplificata per la gestione delle terre e delle rocce da scavo, con particolare riferimento:

  • a) alla gestione delle terre e delle rocce da scavo qualificate come sottoprodotti ai sensi dell'art.184-bis del Codice dell'ambiente (d.lgs. 152/2006), provenienti da cantieri di piccole dimensioni, di grandi dimensioni e di grandi dimensioni non assoggettati a VIA o ad AIA, compresi quelli finalizzati alla costruzione o alla manutenzione di reti e infrastrutture;
  • b) ai casi di cui all’art. 185, comma 1, lettera c) del Codice dell'Ambiente, di esclusione dalla disciplina di cui alla Parte quarta del medesimo decreto del suolo non contaminato e di altro materiale allo stato naturale escavato;
  • c) alla disciplina del deposito temporaneo delle terre e delle rocce da scavo qualificate come rifiuti;
  • d) all'utilizzo nel sito di produzione delle terre e delle rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti;
  • e) alla gestione delle terre e delle rocce da scavo nei siti oggetto di bonifica;
  • f) alle disposizioni intertemporali, transitorie e finali.

Questo decreto ministeriale, tra l'altro, disciplinerà anche le attività di gestione delle terre e rocce da scavo, assicurando adeguati livelli di tutela ambientale e sanitaria e garantendo controlli efficaci, al fine di razionalizzare e semplificare le modalità di utilizzo delle stesse, anche ai fini della piena attuazione del PNRR.

All'entrata in vigore del nuovo decreto sarà abrogato il Regolamento attuale

Il comma 3 dell'art.48 prevede infine l'abrogazione della disciplina attualmente vigente in materia di terre e rocce da scavo (recata dall'art. 8 del DL 133/2214 e dal DPR 120/2017) a partire dall'entrata in vigore del decreto ministeriale in questione.

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