Tettoie, pergotende e opere precarie: senza autorizzazione paesaggistica in zona vincolata scatta la demolizione
All'interno di un territorio protetto anche opere astrattamente riconducibili al concetto di pertinenza - se realizzate senza titolo edilizio e autorizzazione paesaggistica - devono comunque sottostare a misure ripristinatorie e di reintegro ambientale, e quindi vanno demolite.
Neppure le opere precarie e pertinenziali, come ad esempio una piccola pergotenda, sfuggono alla demolizione in zona tutelata senza l'ok della Soprintendenza, cioè senza aver ottenuto l'autorizzazione paesaggistica.
Il concetto è espresso dal Consiglio di Stato nella sentenza 9557/2023 del 6 novembre scorso, relativo ad un ricorso contro la demolizione, ai sensi dell'art. 27 del Testo Unico Edilizia, di alcune opere edili realizzate in assenza di titolo abilitativo.
Le opere edilizie per le quali è stata ingiunta la demolizione
Si trattava, nello specifico, di tre tettoie, una pergotenda (struttura amovibile posta nel giardino a piano terra poggiato al suolo, costituita da elementi in alluminio preverniciato), un'altra detta tettoia cucinino (realizzata sul terrazzino del primo piano corredata da tende elettriche a protezione del cucinino sottostante), ed altra realizzata con doghe in legno in sostituzione di quella in ondulino plastico, a copertura di un balcone al primo piano, per le quali era stata presentata istanza di sanatoria - non presa in considerazione dal comune - al fine di ottenere anche la compatibilità paesaggistica.
Qualificazione dell'abuso edilizio
L'abuso - sottolinea Palazzo Spada - consiste nella realizzazione di nuova tettoia con doghe in legno realizzata senza autorizzazione paesaggistica in sostituzione di una preesistente tettoia in ondulino di plastica all'interno di un territorio protetto (DM 9.9.1952).
Abusi edilizi in zona vincolata: niente sanatoria o multa, senza autorizzazione paesaggistica scatta la demolizione
L'art.32 del Testo Unico Edilizia stabilisce chiaramente che gli interventi abusivi su beni vincolati sono considerati come eseguiti in "totale difformità" dalla concessione, rappresentando una variazione essenziale e, in quanto tale, sono suscettibili di essere demoliti.
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Senza autorizzazione paesaggistica scatta la demolizione
Il Consiglio di Stato evidenzia che, come correttamente osservato dal TAR competente, "all'interno di un territorio protetto (DM 9.9.1952) anche opere astrattamente riconducibili al concetto di pertinenza - se realizzate senza titolo - debbono comunque sottostare a misure ripristinatorie e di reintegro ambientale".
Laddove, infatti, gli illeciti edilizi ricadano in zona assoggettata a vincolo paesaggistico, stante l'alterazione dell'aspetto esteriore, gli stessi risultano soggetti alla previa acquisizione dell'autorizzazione paesaggistica, con la conseguenza che, quand'anche si ritenessero le opere pertinenziali o precarie e, quindi, assentibili con mera DIA, l'applicazione della sanzione demolitoria è, comunque, doverosa ove non sia stata ottenuta alcuna autorizzazione paesistica.
Questo in quanto, come osservato correttamente dal TAR, “l'art. 27, d.P.R. n. 380/2001 impone di adottare un provvedimento di demolizione per tutte le opere che siano, comunque, costruite senza titolo in aree sottoposte a vincolo paesistico. Infatti, per le opere abusive eseguite in assenza di titolo edilizio e di autorizzazione paesaggistica in aree vincolate, vige un principio di indifferenza del titolo necessario all'esecuzione di interventi in dette zone, essendo legittimo l'esercizio del potere repressivo in ogni caso, a prescindere, appunto, dal titolo edilizio ritenuto più idoneo e corretto per realizzare l'intervento edilizio nella zona vincolata; ciò che rileva, ai fini dell'irrogazione della sanzione ripristinatoria, è il fatto che lo stesso è stato posto in essere in zona vincolata e in assoluta carenza di titolo abilitativo, sia sotto il profilo paesaggistico che urbanistico".
LA SENTENZA INTEGRALE E' SCARICABILE IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE.
Abuso Edilizio
L'abuso edilizio rappresenta la realizzazione di opere senza permessi o in contrasto con le concessioni esistenti, spaziando da costruzioni non autorizzate ad ampliamenti e modifiche illegali. Questo comporta rischi di sanzioni e demolizioni, oltre a compromettere la sicurezza e l’ordine urbano. Regolarizzare tali abusi richiede conformità alle normative urbanistiche, essenziale per la legalità e il valore immobiliare.
Edilizia
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T.U. Edilizia
Il D.P.R. 380/2001 (più conosciuto come Testo unico per l'edilizia) definisce le regole fondamentali da seguire in ambito edilizio.
Titoli Abilitativi
In questa area troverai tutte ultime novità sulle normative e sulle sentenze relative ai titoli abilitativi per realizzare interventi di nuova costruzione o su edifici esistenti.
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