I sistemi radianti a pavimento possono essere suddivisi in due categorie: sistemi ad alto spessore definiti anche tradizionali, oppure sistemi a basso spessore. La caratterizzazione di queste due tipologie non è definita in nessuna normativa: nel presente articolo sono descritte entrambe le tipologie in termini di spessori, materiali e applicazioni, con particolare focus sul tema dei massetti realizzati in opera. I massetti a secco verranno approfonditi in un futuro articolo.
Diversi sono i riferimenti normativi e le linee guida sui massetti abbinati alle tipologie di pavimentazione; alcune norme sono attualmente in revisione (UNI EN 1264), altre in fase di scrittura (norma sui massetti). Di seguito sono elencati gli aspetti più importanti riguardanti gli spessori dei massetti insieme ad una breve descrizione delle normative.
Un fattore influente nel calcolo dello spessore è la tipologia di materiale sul quale viene posato il massetto. Generalmente, in caso di posa sullo strato isolante, lo spessore dovrà essere maggiore rispetto al caso di posa diretta sul sottofondo o su materiale ad alta resistenza alla compressione. Un secondo fattore che influisce sullo spessore del massetto è la presenza di additivi.
Le principali norme che riportano le prescrizioni per lo spessore dei massetti sono:
Nella norma per i sistemi radianti annegati sono riportate le indicazioni sui massetti all’interno della parte 4 intitolata “Installazione”. Nel paragrafo 4.1.2.8.2 sono descritte le prescrizioni per i massetti: un estratto è rappresentato in Figura 1.
Lo spessore del massetto dovrà essere calcolato secondo le indicazioni riportate negli standard di riferimento. Qualora non vi siano riferimenti nazionali si potranno utilizzare norme europee.
Lo spessore nominale del massetto sopra le tubazioni dovrà essere di almeno 30 mm.
Nota: Lo spessore di 30 mm si riferisce ai massetti cementizi. Massetti speciali potranno avere spessori inferiori in accordo con le indicazioni del produttore.
La norma riguarda i massetti per parquet e le pavimentazioni in legno. Al suo interno sono riportate, per massetti cementizie e per massetti premiscelati, le prescrizioni da utilizzare in caso di installazione con sistemi radianti.
La norma UNI 11493, revisionata e pubblicata lo scorso anno richiama i contenuti della norma UNI EN ISO 11855, ovvero riporta uno spessore nominale di almeno 3 cm sopra le tubazioni e deroga a questo valore in caso di sistemi speciali o altre soluzioni.
La norma prescrive uno spessore minino pari a 3 cm sopra le tubazioni in casi di transito pedonale e di 5 cm in tutti gli altri casi, indipendentemente dalla tipologia di massetto.
All’interno del “Codice di Buona Pratica” sono descritti i requisiti dei massetti per sistemi radianti, ovvero: “Lo spessore minimo del massetto sopra gli elementi riscaldanti/raffrescanti dell’impianto deve essere maggiore di 30 mm, in conformità a quanto indicato nella norma UNI 1264-4. Nel caso di sollecitazioni ai carichi pesanti, lo spessore minimo deve essere adeguatamente aumentato in relazione ai carichi previsti e al tipo di massetto. Alcuni sistemi consentono spessori più bassi secondo le raccomandazioni del produttore.”
Nonostante ad oggi non vi sia ancora una norma specifica che definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei posatori di massetti, questi sono in parte richiamati in altre norme sulle qualifiche. Il tema è infatti strettamente legato a due categorie di prodotti: i componenti che vengo installati sopra al massetto (pavimentazioni, rivestimenti) e quelli che vengono posati sotto (sistemi radianti a pavimento).
Nelle norme di qualifica degli installatori di sistemi radianti e di posatori di rivestimenti è infatti descritto e approfondito il tema dei massetti.
Le norme ad oggi pubblicate sono:
CONTINUA LA LETTURA NEL PDF ALLEGATO
Leggi anche
News Vedi tutte