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Al SAIE 2022 Sismocell festeggia 10 anni per la sicurezza sismica delle attività produttive

Per la prima volta al Salone nel 2012, in occasione dell’edizione 2022, Sismocell festeggia 10 anni di costante impegno per rendere più sicure le attività produttive. Dieci sono anche gli anni passati dal terremoto che ha colpito l’Emilia, in seguito al quale la società, per prima, ha sviluppato e industrializzato specifici dispositivi antisismici per la messa in sicurezza delle strutture prefabbricate esistenti.

Nella giornata del 20 ottobre alle ore 15,00 in Piazza Isi, area organizzata da ISI - Associazione Ingegneria Sismica Italiana, si terrà un incontro illustrativo con focus particolare su caratteristiche e impieghi dei sistemi antisismici Sismocell per i capannoni industriali.

Sismocell: prima società a studiare e progettare sistemi antisismici che non fossero connessioni rigide

Sono trascorsi dieci anni da quando il terremoto del 2012 che ha colpito l’Emilia ha causato un disastro del tutto inedito, con pesanti ricadute sul benessere e sull’economia del territorio e colpendo in particolar modo le attività produttive. Da allora Sismocell si è specializzata nella fornitura di sistemi e dispositivi antisismici per la riduzione del rischio sismico nel settore industriale, in particolare per la realizzazione di connessioni dissipative tra elementi strutturali di edifici prefabbricati esistenti.

Per prima, la società, in collaborazione con l’Università di Bologna, ha studiato e progettato sistemi antisismici che non fossero connessioni rigide, intuendo la necessità di combinare un collegamento efficace con quella della dissipazione di energia. Ha, così, messo a punto una soluzione per eliminare la principale vulnerabilità di queste strutture: la mancanza di connessioni efficaci tra gli elementi strutturali, causa principale dei danni e crolli riportati nel 2012. E, proprio per questo, è oggi divenuta l’azienda di riferimento per la messa in sicurezza sismica delle strutture prefabbricate esistenti.

I dispositivi antisismici Sismocell e Sismocell Box

Significativa è stata nel tempo, l’attività di ricerca iniziata proprio con l’Università di Bologna che ha portato allo sviluppo e all’industrializzazione dei dispositivi antisismici Sismocell e Sismocell Box. Il primo, a forma di tubo cilindrico in metallo e fibra di carbonio, viene montato sul nodo di collegamento trave-pilastro dei capannoni industriali; il secondo, di forma rettangolare costruito in acciaio, è applicato per il collegamento degli elementi di copertura.

Entrambi, conferiscono capacità dissipative alla struttura annullando, entro certi limiti gli effetti distruttivi delle scosse e possono essere utilizzati nell’ ottica di un miglioramento sismico definitivo della costruzione. Intervenire con questa tecnologia permette infatti di concentrare il danno associato all’azione sismica sui dispositivi stessi, prima che vengano irreversibilmente danneggiati i componenti strutturali dell’edificio. Che significa: non solo proteggere l’incolumità delle persone, ma anche preservare l’integrità dell’edificio.

Interventi poco invasivi: facilità di montaggio e invasività ridotta

Facili da montare, i dispositivi antisismici Sismocell si adattano a varie tipologie costruttive. Caratteristica di queste soluzioni è infatti l’estrema flessibilità e adattabilità della configurazione di ancoraggio che consente l’impiego dei dispositivi Sismocell anche in presenza di interferenze nei nodi degli elementi da collegare. E anche i costi sono contenuti se messi in relazione ai risultati raggiunti in termini di miglioramento sismico e di sicurezza.

Sismocell: un percorso concreto

All’attività di ricerca e sviluppo e a quella di industrializzazione e fornitura dei dispositivi, si aggiunge un significativo lavoro di supporto tecnico personalizzato per i professionisti, dalla fase di scelta e dimensionamento dei dispositivi alle successive fasi, fino all’installazione, grazie ad un team altamente qualificato e specializzato.

Il percorso di Sismocell è così proseguito in questi anni mettendo a segno numerose esperienze. Tra quelle di maggior rilievo: l’intervento antisismico presso i laboratori INFN di Frascati – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; l’impiego dei dispositivi in un capannone di Leonardo, azienda leader nei settori aerospazio, difesa e sicurezza, e in tanti altri edifici che ospitano attività nei più diversi ambiti industriali: da Volvo a Fendi, dal tessile al comparto del mobile, a quello dei macchinari per l’agricoltura; dalla meccanica di precisione all’alimentare; da importanti operatori del settore dell’energia al settore farmaceutico, alla grande distribuzione con la messa in sicurezza di supermercati Coop, alle palestre di complessi scolastici; e, infine, tra le opere più recenti, quelle realizzate in due aziende del settore enologico.

E non finisce qui, Sismocell infatti, si occupa anche di applicazioni speciali. Nel 2015 è stata coinvolta in un progetto pionieristico molto particolare: la messa in sicurezza sismica della Pietà Rondanini di Michelangelo, esposta al Castello Sforzesco di Milano, contribuendo alla realizzazione di una piattaforma antisismica antivibrante. Il dispositivo Sismocell Box è stato poi utilizzato, con modifiche realizzate ad hoc, come giunto sismico anti-martellamento, ad esempio nella nuova sede Academy del Gruppo Generali.
Ma la missione dell’azienda resta ed è quella di utilizzare tecnologie innovative dedicate al settore industriale per proteggere, oltre alle vite umane, il valore economico delle cose a salvaguardia dell’economia dei territori e del benessere delle persone.

Nella giornata del 20 ottobre alle ore 15 in Piazza Isi, area organizzata da ISI - Associazione Ingegneria Sismica Italiana, si terrà un incontro illustrativo con focus particolare su caratteristiche e impieghi dei sistemi antisismici Sismocell per i capannoni industriali.

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