Costruzioni | Urbanistica
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Alla scoperta delle tettoie: nuove costruzioni, pertinenze o vani tecnici? La corretta configurazione urbanistica

Tar Campania: la discriminante per qualificare una tettoia come nuova costruzione è la determinazione di significative trasformazioni urbanistiche ed edilizie

I dubbi in urbanistica non finiscono mai, lo dimostrano le perenni sentenze della giustizia amministrativa su opere edilizie molto ricorrenti, come ad esempio le tettoie, spesso 'pizzicate' senza permesso di costruire quando invece il dpr 380/2001 le identifica chiaramente come 'nuove costruzioni'.

In questo senso, la recente pronuncia 6146/2021 del 1° ottobre del Tar Campania riepiloga le regole generali sulle tettoie, fissando le discriminanti tra una potenziale libertà di azione (manutenzione straordinaria, vano tecnico) e la necessità di richiedere al comune il permesso di costruire (nuova costruzione).

Qui siamo di fronte a due tettoie, una aperta e una chiusa, della dimensione in pianta di mt 3,20 x mt 5,00 ed altezza all’intradosso di mt 2,40 alla gronda e di mt 2,80 al colmo, ciascuna con funzione di locale tecnico della corrispondente abitazione (impianti tecnologici e stenditoio).

 

Tettoie come nuove costruzioni: le caratteristiche

Per realizzare una tettoia, ricorda il Tar, occorre sempre fare riferimento all'impatto effettivo che le opere generano sul territorio, con la conseguenza che si deve qualificare l'intervento edilizio quale nuova costruzione (con quanto ne consegue ai fini del previo rilascio dei necessari titoli abilitativi) laddove, avuto riguardo alla sua struttura e all'estensione dell'area relativa, esso si presenti idoneo a determinare significative trasformazioni urbanistiche ed edilizie: pertanto “Quando le tettoie incidono sull'assetto edilizio preesistente, non possono essere considerate quali interventi di manutenzione straordinaria ai sensi dell' art. 3, comma 1, lett. b), D.P.R. n. 380 del 2001, in quanto non consistono nella rinnovazione o nella sostituzione di un elemento architettonico, ma nell'aggiunta di un elemento strutturale dell'edificio, con modifica del prospetto, perciò la relativa costruzione richiede il preventivo rilascio del permesso di costruire, non essendo assentibile con semplice DIA, anche in ragione della perdurante modifica dello stato dei luoghi” (T.A.R. Campania, Napoli, sez. II, 29/04/2019, n. 2284).

Nella specie le due tettoie abusive incidono sull’assetto urbanistico dell’area per dimensioni, vincoli (vincolo sismico) e funzionalità (una delle due è chiusa su tre lati) e concretano, nella loro globalità e non in via atomistica, uno stabile e permanente rimodellamento della morfologia del terreno.

Alla scoperta delle tettoie: nuove costruzioni, pertinenze o vani tecnici? La corretta configurazione urbanistica

Tettoie pertinenziali: le caratteristiche

Queste tettoie non presentano neppure il carattere della pertinenzialità - paventato dai ricorrenti - poiché soltanto allorquando assolvono la funzione di essenziale elemento di completamento della struttura edificata le tettoie possono ritenersi riconducibili al regime delle pertinenze urbanistiche.

Pertanto, dette strutture possono ritenersi liberamente edificabili solo qualora la loro conformazione e le loro ridotte dimensioni rendano evidente e riconoscibile la loro finalità di arredo, riparo o protezione, anche da agenti atmosferici, e quando, per la loro consistenza, possano ritenersi assorbite, ovvero ricomprese in ragione della loro accessorietà, nell'edificio principale o nella parte dello stesso cui accedono (cfr. T.A.R. Campania, Napoli, Sez. III, 25 luglio 2011, n. 3947). Non siamo in questo caso...

 

Tettoie come volumi tecnici: le caratteristiche

Per volumi tecnici si intendono i piccoli manufatti necessari al contenimento di impianti tecnologici et similia, ma non anche opere che, dal punto di vista delle dimensioni e della funzione, si connotino per una propria autonomia rispetto all'opera cosiddetta principale e non siano coessenziali alla stessa, tale, cioè, che non ne risulti possibile alcuna diversa utilizzazione economica. Non siamo neppure in questo caso...

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