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Biennale Architettura 2023: il Padiglione della Turchia applica la Carrier Bag Theory agli edifici in disuso

Dal 20 maggio al 26 novembre 2023, questo Padiglione ospiterà un allestimento che mira a mettere in discussione le immagini e gli approcci dati per scontati agli edifici in disuso per rivelare proposte promettenti per il futuro. Vi sveliamo in anteprima alcuni dettagli.

Oltre il pregiudizio, nuove visioni e nuove funzioni per gli edifici in disuso

Ghost Stories: Carrier Bag Theory of Architecture è il titolo della mostra che sarà allestita nel Padiglione della Turchia alla 18° Mostra internazionale di Architettura 2023, in programma a Venezia dal 20 maggio al 26 novembre.

Il progetto che sarà esposto al Padiglione della Turchia, a cura di Sevince Bayrak e Oral Göktaş, è stato realizzato sotto il coordinamento della Istanbul Foundation for Culture and Arts (İKSV), con il contributo del Ministero della Cultura e del Turismo e sotto gli auspici del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Turchia. La mostra è co-sponsorizzata da Schüco Turkey e VitrA, in partnership con la Turkish Airlines.

Ghost Stories: Carrier Bag Theory of Architecture mira a mettere in discussione le immagini e gli approcci dati per scontati agli edifici in disuso per rivelare proposte promettenti per il futuro.

Basandosi sulla teoria contenuta nel saggio "The Carrier Bag Theory of Fiction" di Ursula K. Le Guin, il contenuto della mostra, che trae forza anche dal cambiamento radicale che il mondo dell'architettura ha subito negli ultimi due decenni, suggerisce di ascoltare le storie di edifici in disuso piuttosto che guardare alle architetture più eroiche e di successo.

Padiglione Turchia: "Ghost Stories: Carrier Bag Theory of Architecture"

Al centro del progetto curatoriale, una raccolta di immagini nata nel 2022 come Archivio contemporaneo di edifici in disuso - presenti in quasi tutte le città della Turchia - e da considerarsi come base di partenza di un "laboratorio del futuro" che mira a introdurre nuovi strumenti e metodi per trasformare piuttosto che demolire le strutture esistenti, sulla base di sogni e discussioni collettive.

Un Archivio contemporaneo composto da centinaia di immagini di residenze, complessi edilizi e siti produttivi abbandonati, grattacieli parzialmente o completamente vuoti, hotel, scuole, ospedali, ristoranti e strutture ricreative.

Il tema su cui indaga la mostra, ovvero come rafforzare e riutilizzare il patrimonio edilizio esistente, diventa ancora più urgente dopo i devastanti terremoti di Kahramanmaraş che hanno colpito 13,5 milioni di persone, lasciando migliaia di persone bisognose di alloggi temporanei.

La costruzione in Turchia è dettata dalla crescita economica piuttosto che da esigenze spaziali, abbiamo un'enorme varietà di edifici inutilizzati, dagli ospedali agli aeroporti. Mentre stavamo preparando questo progetto, due terremoti, di magnitudo 7.7 e 7.6, hanno colpito la Turchia sud-orientale, causando ingenti danni. In un paese con un enorme patrimonio edilizio che deve essere rafforzato per resistere ai terremoti – dal momento che non è possibile ricostruirli tutti – dobbiamo trovare modi per trasformare l'esistente e introdurre nuovi strumenti e metodi per alimentare i nostri sogni e discussioni collettive" hanno dichiarato i due curatori Sevince Bayrak e Oral Göktaş.

Come si evince anche dal titolo, la mostra avrà un duplice allestimento: mentre Ghost Stories mostra esempi di edifici inutilizzati in Turchia con varie funzioni in "The Cloud", la Carrier Bag Theory of Architecture è pensata come un colorato "banco di lavoro" che mira a trasformare questo dipinto reale ma inattivo in un deposito di speranza per il futuro delle città.

Selfie point davanti al modello in scala di un edificio governativo a Kahramanmaraş. L'edificio, noto come "l'edificio più brutto del mondo", doveva essere demolito a causa del suo aspetto.

Manifesto della Carrier Bag Theory in Architettura

Un Manifesto sarà esposto nell'area del "banco di lavoro" della Carrier Bag Theory con l'intento di stimolare e avviare discussioni su come le strutture esistenti possono essere trasformate, il tutto sotto 15 titoli diversi.

I titoli del Manifesto esplorati ai 15 tavoli nell'area del "banco di lavoro" sono: Story, Theory, Addiction, Ghosts, Entropy, Expiry Date, Why Demolish?, CSI, Concrescere, Repair Shop, Venice Charter – Revisited, Learning From, Test Drive, Transformers, The Pool.

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Oltre alla mostra, i curatori stanno preparando un libro che fa luce sul processo di ricerca e sui risultati della mostra e mira a coinvolgere architetti e studenti di architettura nelle discussioni che solleva. Scritto da Sevince Bayrak e disegnato da Esen Karol, il libro sarà disponibile in inglese e co-pubblicato da Istanbul Foundation for Culture and Arts (İKSV) e ListLab.

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Cosa sappiamo sui curatori del Padiglione della Turchia alla Biennale di Venezia

Sevince Bayrak e Oral Göktaş - Hanno fondato lo studio SO? nel 2007, dopo aver studiato Architettura all'Università Tecnica di Istanbul, laureandosi nel 2005. Nel 2013, hanno vinto il Young Architects Program del MoMA/PS1 con l'installazione Sky Spotting Stop per il Museo di Arte Moderna di Istanbul, esposta successivamente sia al MoMA di New York che al MAXXI di Roma. Nel 2015 hanno vinto il concorso ad inviti della Royal Academy of Arts grazie all'installazione pubblica Unexpected Hill realizzata a Londra. Subito dopo, la loro installazione Lost Barrier è stata montata a Roma. Il loro progetto per la 4a Istanbul Design Biennial, Fold and Float, ha viaggiato al MAXXI e al Designmuseum Denmark. Sia Lost Barrier che Fold and Float sono stati acquisiti dal MAXXI per la sua collezione permanente.

Sevince Bayrak e Oral Göktaş - Team curatoriale del Padiglione della Turchia alla 18° Biennale di Architettura di Venezia

Il loro lavoro è stato pubblicato a livello internazionale, ha vinto numerosi premi ed è stato nominato per Mies e Aga Khan Awards. Sono stati inoltre tra i finalisti dell'Architectural Review Emerging Architecture Award 2019.

Tra i loro lavori più recenti troviamo la trasformazione di un centro culturale pubblico a Istanbul, un pollaio, una capanna nelle zone rurali della Turchia, un progetto di ricerca interdisciplinare sugli alloggi di emergenza post-disastro e la trasformazione di una piscina e di un hangar in sale per attività .

Sevince Bayrak ha recentemente pubblicato un libro, Bir Meydan Öyküsü, adattato dalla sua tesi di dottorato sull'evoluzione dello spazio pubblico a Istanbul. Attualmente è Assistant Professor presso l'Università MEF. Sevince è stata una delle architette presentate nella mostra Good News, Women in Architecture al MAXXI, 2021. Scrive articoli su questioni architettoniche attuali per riviste di settore.

Dal 2019, Oral Göktaş gestisce lo studio di progettazione Alternative Architectural Practices presso l'Università MEF.

INFO SUL PADIGLIONE DELLA TURCHIA ALLA BIENNALE DI ARCHITETTURA 2023 DI VENEZIA
Titolo: Ghost Stories: Carrier Bag Theory of Architecture
Commissario: Istanbul Foundation for Culture and Arts (İKSV)
Curatori: Sevince Bayrak e Oral Göktaş
Quando: dal 20 maggio al 26 novembre 2023
Sede: Arsenale

#BiennaleArchitettura2023 #TheLaboratoryOfTheFuture

Immagini

Ghost Stories: Carrier Bag Theory of Architecture

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L'architettura moderna combina design innovativo e sostenibilità, mirando a edifici ecocompatibili e spazi funzionali. Con l'adozione di tecnologie avanzate e materiali sostenibili, gli architetti moderni creano soluzioni che affrontano l'urbanizzazione e il cambiamento climatico. L'enfasi è su edifici intelligenti e resilienza urbana, garantendo che ogni struttura contribuisca positivamente all'ambiente e alla società, riflettendo la cultura e migliorando la qualità della vita urbana.

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