Energie Rinnovabili | Energia | Impianti Fotovoltaici
Data Pubblicazione:

Direttiva RED III energie rinnovabili: ok definitivo del Consiglio europeo! Obiettivo 42.5% entro il 2030

Secondo quanto disposto dalla direttiva, entro il 2030 la quota di energia da fonti rinnovabili nel consumo finale lordo di energia, negli Stati UE, dovrà essere almeno pari al 42,5%. Gli Stati membri dovranno recepirla entro 18 mesi dall’entrata in vigore.

Nella seduta del 9 ottobre, il Consiglio europeo ha adottato formalmente la nuova direttiva sulle energie rinnovabili (RED III), già approvata dal Parlamento UE nella seduta del 12 settembre scorso.

L'adozione da parte del Consiglio è quindi l'ultimo step prima della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale europea della direttiva, che entrerà poi in vigore trascorsi 20 giorni dalla pubblicazione stessa.

Gli Stati membri avranno 18 di tempo per recepirla nella legislazione nazionale.

La normativa prevede lo snellimento delle procedure per la concessione di permessi per nuovi impianti di energia rinnovabile, come pannelli solari e centrali eoliche, o per l'adeguamento di quelli esistenti.

Obiettivo principale: energie rinnovabili al 42.5% entro il 2030

L'obiettivo dichiarato è umentare la quota di energia rinnovabile nel consumo energetico complessivo dell’UE al 42,5% entro il 2030, con un ulteriore aumento indicativo del 2,5% per consentire il raggiungimento dell’obiettivo del 45%.

Tutti gli Stati membri contribuiranno al raggiungimento di obiettivi nei settori dei trasporti, dell’industria, dell’edilizia e del teleriscaldamento e raffreddamento.

Edifici, riscaldamento e raffrescamento

Le nuove norme fissano un obiettivo indicativo pari ad almeno il 49% di quota di energia rinnovabile negli edifici nel 2030.

Gli obiettivi rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento aumenteranno gradualmente, con un aumento vincolante dello 0,8% annuo a livello nazionale fino al 2026 e dell'1,1% dal 2026 al 2030.

Il tasso medio annuo minimo applicabile a tutti gli Stati membri è integrato da ulteriori aumenti indicativi calcolati appositamente per ciascuno Stato membro.

Trasporti

Gli Stati membri potranno scegliere tra:

  • un obiettivo vincolante di riduzione del 14,5% dell’intensità dei gas serra nei trasporti derivanti dall’uso delle energie rinnovabili entro il 2030;
  • una quota vincolante di almeno il 29% di energie rinnovabili nel consumo finale di energia nel settore dei trasporti entro il 2030.

Le nuove norme stabiliscono un sotto-obiettivo combinato vincolante del 5,5% per i biocarburanti avanzati (generalmente derivati ​​da materie prime non alimentari) e i combustibili rinnovabili di origine non biologica (principalmente idrogeno rinnovabile e combustibili sintetici a base di idrogeno) nella quota di energie rinnovabili fornite al settore dei trasporti.

Industria

Secondo quanto disposto dalla normativa, si dovrà aumentare ogni anno l'uso delle energie rinnovabili dell'1,6% a livello industriale.

Gli Stati membri hanno concordato che il 42% dell’idrogeno utilizzato nell’industria dovrebbe provenire da combustibili rinnovabili di origine non biologica (RFNBO) entro il 2030 e il 60% entro il 2035.

Inoltre, gli Stati membri avranno la possibilità di scontare del 20% il contributo delle RFNBO nell’uso industriale a due condizioni:

  • se il contributo nazionale degli Stati membri all’obiettivo generale vincolante dell’UE soddisfa il contributo previsto;
  • la quota di idrogeno da combustibili fossili consumata nello Stato membro non sarà superiore al 23% nel 2030 e al 20% nel 2035.

Bioenergia

La direttiva rafforza, inoltre, i criteri di sostenibilità per l’utilizzo della biomassa a fini energetici, al fine di ridurre il rischio di una produzione di bioenergia non sostenibile.

Gli Stati membri garantiranno l’applicazione del principio a cascata, con particolare attenzione ai regimi di sostegno e nel dovuto rispetto delle specificità nazionali.

Tecnologie innovative

Il testo della direttiva chiede agli Stati membri di fissare anche un obiettivo indicativo per le tecnologie innovative pari ad almeno il 5% della capacità di energia rinnovabile di nuova installazione, nonché un quadro vincolante per i progetti energetici transfrontalieri.

Tra Red II e Red III

Il Consiglio UE, nella nota ufficiale, ricorda che la proposta di revisione della direttiva sulle energie rinnovabili, insieme ad altre proposte, è una risposta agli aspetti energetici della transizione climatica dell’UE nell’ambito del pacchetto “Fit for 55”.

L'attuale direttiva sulle energie rinnovabili (cd. RED II) è in vigore da dicembre 2018 ed è giuridicamente vincolante da giugno 2021: essa fissa un obiettivo a livello dell’UE pari al 32% di quota di energia rinnovabile sul consumo energetico totale dell’UE entro il 2030.

La nuova direttiva, quindi, modificherà la direttiva attuale portando l'obiettivo più in alto di 10 punti percentuali.

Le modifiche - come sopra già precisato - diventeranno giuridicamente vincolanti 18 mesi dopo la sua entrata in vigore.


IL TESTO DELLA DIRETTIVA RED III ADOTTATA DEFINITVAMENTE DAL CONSIGLIO EUROPEO (SI ATTENDE LA PUBBLICAZIONE IN GAZZETTA UFFICIALE) E' SCARICABILE IN ALLEGATO

Allegati

Energia

News e approfondimenti sul tema dell’energia: produzione, gestione, impatto sulla sostenibilità, innovazioni.

Scopri di più

Energie Rinnovabili

Tutto quello che riguarda il tema dell’energie rinnovabili: soluzioni, modelli e progettazione, gestione e manutenzione, evoluzione normativa e...

Scopri di più

Impianti Fotovoltaici

Con questo TOPIC si vuole raccogliere tutti gli articoli pubblicati da Ingenio sul tema impianti fotovoltaici.

Scopri di più

Leggi anche