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Quale impatto ha l'edilizia sostenibile certificata? GBC Italia presenta il primo Impact Report

Edilizia sostenibile certificata in Italia: per il Paese un risparmio di 189 milioni di euro e minori esternalità negative per l'intero settore del costruito. I risultati del primo Impact Report dell'edilizia sostenibile certificata in Italia redatto da GBC Italia.

Documento unico che analizza e sostiene i vantaggi dell'edilizia sostenibile

Il primo Impact Report presentato da GBC Italia misura le esternalità positive dell’edilizia sostenibile certificata in Italia, oggi e al 2030, individuando la strada per una nuova cultura dell’abitare il pianeta basata sulla centralità e il benessere della persona e sull’equilibrio con gli ecosistemi naturali, perché l’unico ambiente costruito possibile è un ambiente costruito sostenibile per tutti.

Il documento è stato presentato nella mattinata odierna, martedì 13 giugno 2023- a Roma alla presenza di rappresentanti ministeriali, delle istituzioni e amministrazioni nazionali e locali, degli esponenti delle primarie imprese e delle organizzazioni italiane.

L’impiego dei protocolli energetico ambientale, rating system, della famiglia LEED-GBC consente l’efficiente risoluzione delle significative criticità a livello di efficienza energetica e ambientale che qualificano il patrimonio edilizio italiano. L’edilizia sostenibile certificata, realizzata alla luce di questi strumenti, sarebbe pertanto in grado di ridurre non solo l’impatto ambientale negativo dell’intero settore del costruito, partecipando così fattivamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici e al raggiungimento degli impegni assunti dalle principali agende internazionali, ma sarebbe anche capace di generare esternalità positive per l’intera economia nazionale, con un risparmio annuo pari a 189 milioni di euro al 2030.

Questo è quanto dimostrato dall’Impact Report che Green Building Council Italia (GBC Italia) ha sviluppato grazie alla partnership con USGBC (United States Green Building Council), GBCI (Green Business Certification Inc.) e Arc Skoru, in collaborazione con The European House - Ambrosetti e grazie al supporto di numerose imprese della filiera edilizia ed immobiliare italiana.

I protocolli energetico-ambientali sono strumenti indispensabili di progettazione e misurazione delle performance dei nostri edifici

I rating system LEED e GBC costituiscono indispensabili strumenti di progettazione e di misurazione delle performance del “sistema edificio”, sempre più rilevanti all’interno del settore del costruito anche in ottica ESG. Si caratterizzano, infatti, in modo inedito per una visione olistica, che abbraccia tutti gli aspetti energetico-ambientali di un immobile lungo l’intero ciclo di vita dello stesso – dalla progettazione, alla scelta dei materiali di costruzione e alla relativa messa in opera, sino anche alla manutenzione e demolizione dell’edificio.

Si tratta di strumenti entrati nel mercato italiano da oltre quindici anni, di cui oggi, per la prima volta, GBC Italia giunge a misurare l’effettiva e la potenziale capacità di contribuire allo sviluppo sostenibile delle nostre economie.

Benefici associati alla diffusione dei protocolli energetico-ambientali

Quanto emerge da questo primo Rapporto, in sintesi, è che i benefici associati alla diffusione dei protocolli energetico-ambientali della famiglia LEED-GBC sono notevoli, così come dimostrato dalla misurazione, anche economica, delle esternalità positive generate dall’impiego di questi strumenti.

Un’analisi condotta considerando due orizzonti temporali: viene valutato l’impatto al 2023 generato dagli oltre 19 milioni di mq di edifici registrati e certificati in Italia dal 2008 con i protocolli della famiglia LEED-GBC (possiamo immaginarla come la riduzione di impatto dovuta a una città di oltre trecentocinquantamila abitanti, costituita solo da edifici sostenibili, con impatti misurati e certificati) e vengono poi stimati gli impatti nel prossimo decennio, con l’orizzonte temporale al 2030, che gli edifici certificati saranno in grado di apportare al Sistema Paese, seguendo gli attuali tassi di crescita.

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Alcuni dati relativi al settore del costruito

Per meglio comprendere il senso dei contenuti che l’Impact Report porta alla luce è fondamentale sottolineare che:

  • Secondo i dati diffusi dall’ONU, a livello globale, il settore delle costruzioni, con le relative filiere edilizia e immobiliare, non è soltanto il più grande in termini economici, ma anche in termini di utilizzo di risorse e impatti sull’ambiente: gli edifici sono responsabili per circa il 36% dell’emissione di gas nocivi, del 40% del consumo energetico e di oltre un terzo delle emissioni di CO2.
  • All’interno del contesto italiano il settore edilizio ed immobiliare gioca un ruolo di prim’ordine, come dimostrato dal relativo dimensionamento: nel 2021 si contano 66,5 milioni di unità immobiliari, un dato in crescita del 10,5% rispetto al 2010, a cui si aggiunge circa un 12% di unità immobiliari c.d. “non censibili” (beni di utilità comune a più unità immobiliari, che non producono un reddito proprio), che porta il totale per il 2021 a 77 milioni di immobili prevalentemente costituito da abitazioni residenziali, che rappresentano il 53,2% del totale.
  • Si tratta però di uno stock immobiliare ad elevata anzianità e basse performance in termini di efficienza energetica: in Italia, 2,1 milioni di edifici residenziali - pari al 17% del totale dello stock residenziale – si trovavano, infatti, in cattivo stato di conservazione. Il 74% del totale è stato costruito prima degli anni ’80 e addirittura prima degli anni ’60.

Questo, contestualizzato nel quadro degli obiettivi del Green Deal europeo e dei piani di finanziamento sviluppati a livello nazionale e comunitario, fanno ipotizzare che, nei prossimi anni, proseguiranno gli investimenti in efficientamento energetico, rigenerazione, manutenzione e riqualificazione del costruito. Uno scenario in linea con quanto registrato nell’ultimo periodo, che ha visto una ripresa per l’intero settore. Secondo l’ultimo osservatorio congiunturale ANCE (ottobre 2022), infatti, nel 2022 gli investimenti in costruzioni (al netto dei costi per il trasferimento di proprietà) ammontavano, a livello nazionale, a 176 miliardi di euro. Rispetto all’anno precedente, si stima un ulteriore e significativo incremento del +15,4% in valori correnti (+12,1% in termini reali). Nel 2022, gli investimenti in abitazioni sono stati pari a 87,4 miliardi di euro, mostrando un aumento del +21,7% in termini nominali (+18,1% in termini reali) rispetto al 2021.

Guardando al futuro del nostro Paese, la strada di sviluppo si definisce in modo obbligato in chiave sempre più sostenibile per l’intero settore del costruito: l’Italia dispone di un ingente patrimonio immobiliare, ma anche delle competenze professionali e delle risorse necessarie per la relativa transizione sostenibile. I protocolli energetico-ambientali sono la chiave per rendere tutto questo realtà, garantendo la realizzazione e rigenerazione di edifici e città pienamente sostenibili, ponendo al centro il benessere della persona e in equilibrio con gli ecosistemi naturali.

Edoardo Rixi: “Per ridurre le emissioni serve un’edilizia di qualità”

Per noi è fondamentale anche a seguito di quelli che sono gli obiettivi indicati dall’Unione Europea sulla riduzione delle emissioni – ha ricordato Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e dei Trasporti - creare un’edilizia di qualità, dare una capacità al sistema abitativo italiano di avere un miglioramento sia del risparmio energetico, sia degli stessi materiali di costruzione che siano ecocompatibili e sostenibili nel lungo periodo. Crediamo che l’esperienza generata da tutti i vari progetti pilota che si sono creati sulla certificazione dell’edilizia sostenibile possa essere uno strumento che possa contaminare nel tempo tutto il sistema edile nazionale, per consentirci di sviluppare delle misure per incentivare queste operazioni sulle nuove costruzioni, ma anche sulla rigenerazione urbana” ha concluso Rixi.

Quanto vale in Italia l’edilizia sostenibile certificata oggi? E nei prossimi dieci anni?

L’impact Report in termini sintetici evidenzia come lo stock di edifici certificati LEED-GBC al 2023 sia in grado di generare un risparmio annuo di 170.031 tonnellate di CO2 e di 1,3 miliardi di litri d’acqua, per un controvalore economico di 68 milioni di euro: questo è il valore annuo delle esternalità negative evitate al Paese. In aggiunta a questo, la costruzione e ristrutturazione degli edifici certificati ha permesso il risparmio di 324.880 tonnellate di rifiuti, evitando al Sistema Paese ulteriori 44 milioni di euro di esternalità. Per le specifiche d’area si rimanda alla Tabella 1, in allegato.

Dati gli attuali risultati raggiunti, guardando al futuro, il Report tratteggia uno scenario che evidenzia il ruolo fondamentale che i protocolli energetico ambientali LEED e GBC potrebbero avere per il nostro Paese. Secondo uno scenario in cui si assume che il trend di crescita delle nuove superfici certificate proseguirà costante in linea con quello del periodo 2016-2020, portando a una crescita quadratica del valore cumulato, gli edifici certificati tra il 2023 e il 2030 potranno generare un risparmio annuo di 474.672 tonnellate di CO2 e di 3,6 miliardi di litri d’acqua, evitando così al Paese 189 milioni di euro di esternalità negative ogni anno.

Inoltre, i processi di costruzione e rigenerazione di questi immobili, grazie alle buone pratiche adottate, porteranno a minore generazione di rifiuti per 603.562 tonnellate, che avrebbero generato 81 milioni di euro di esternalità negative. Per le specifiche d’area si rimanda alla Tabella 2, in allegato.

L’auspicio è che questa tendenza possa proseguire e che tali eccellenze siano sempre più centrali nel Sistema Paese, e che i numeri e gli impatti presentati in potenza diventino, nel prossimo decennio, realtà, permettendo all’Italia non solo di rispettare gli impegni sulla mitigazione dei cambiamenti climatici assunti a livello europeo e internazionale, ma anche e soprattutto di evidenziare una leadership internazionale concreta sulle tematiche inerenti lo sviluppo sostenibile applicato alla filiera edilizia e immobiliare, definendo una nuova cultura dell’abitare per il nostro pianeta.

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Impact Report Edilizia Sostenibile Certificata: i commenti

Green Building Council Italia sta lavorando al report nazionale di impatto dell’edilizia sostenibile certificata da circa un anno, una grande squadra che ha visto la Governance e lo Staff dell'Associazione impegnati al fianco di numerosi Soci e Partner nazionali e internazionali. Il risultato è un documento innovativo che ben rappresenta la visione strategica e operativa definita e perseguita nell'ultimo triennio.

L'efficace utilizzo dei protocolli energetico-ambientali della famiglia LEED-GBC ha permesso di perseguire e rendicontare risultati eccezionali posizionando il nostro Paese tra i primi dieci al mondo e, dai dati rilevati, emergono in modo inopinabile due certezze: la prima è che per essere efficaci sui processi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, non possiamo più incentivare per gli edifici logiche parziali e agire su singoli aspetti ambientali o energetici o sociali o culturali o economici, ma dobbiamo affrontarli assieme secondo un approccio olistico; la seconda è che accettando questa sfida possiamo valorizzare le tante eccellenze della nostra nazione, un nuovo Made in Italy.
Sono particolarmente orgoglioso di questa opera che rappresenta il pensiero e l'azione di uomini e donne della nostra comunità negli ultimi quindici anni. Oggi più che mai abbiamo strumenti, tecnologie, competenze e dati necessari per una transizione giusta e necessaria, affinché l'unico ambiente costruito possibile sia un ambiente costruito sostenibile, per tutti
". ha dichiarato Marco Mari – Presidente GBC Italia

Essere un’associazione che promuovere la cultura della sostenibilità e l’innovazione nella filiera edile ed immobiliare sono state le priorità d’azione di GBC Italia in questo triennio. Le attività di ricerca, le survey e le iniziative strategiche svolte, ci hanno permesso di accumulare un knowhow prezioso che vogliamo diffondere su tutto il territorio nazionale. Il Primo Impact Report di GBC Italia permette di avere una visione d’insieme dell’impegno profuso e, soprattutto, di misurare i risultati ottenuti, in termini di benefici per tutti i nostri stakeholder. Sinteticamente, emerge che lo stock di edifici certificati LEED®- GBC, al 2023, genera un risparmio annuo di 170.031 tonnellate di CO2 e di 1,3 miliardi di litri d’acqua, per un controvalore economico di 68 milioni di euro, a cui si aggiungono i dati che riguardano la costruzione/ristrutturazione degli edifici certificati, che permettono un risparmio di 324.880 tonnellate di rifiuti, evitando ulteriori 44 milioni di euro di esternalità. Con prospettive crescenti nella visione prospettica 2023-2030. Dal mondo della rigenerazione urbana c’è, dunque, da aspettarsi molto in termini di miglioramento delle performance e di qualità della vita per i cittadini, a cui il GBC Italia guarda costantemente”. Ha affermato Fabrizio Capaccioli – Vicepresidente GBC Italia e AD di ASACERT

"Questo lavoro rappresenta un contributo concreto da parte di GBC Italia per un ambiente costruito più sano, sostenibile e resiliente. È il risultato di 15 anni di instancabile e costante azione di sensibilizzazione e promozione dei sistemi di misura e verifica delle prestazioni energetico ambientali degli edifici e i dati presentati sono il frutto di un rigoroso processo di analisi e proiezione per indicare la strada maestra da seguire ed ottenere un vero cambiamento per un futuro migliore per tutti”. Ha dichiarato invece Francesco Bedeschi - Consigliere Esecutivo GBC Italia e Curatore GBC Impact Report.

Mentre Cristina Gamboa, CEO WorldGBC, ha dichiarato: “Quest’anno, alla luce del primo Global Stocktake, l’attenzione globale si sta spostando sulle soluzioni che possono essere implementate per giungere a un punto di svolta nel contrasto ai cambiamenti climatici, alle sfide umanitarie e alle incertezze economiche.
Essendo il settore che contribuisce maggiormente alle emissioni di carbonio, l’ambiente costruito si trova ad una svolta storica in cui possiamo scegliere se essere gli eroi o gli spettatori di questa narrazione climatica. Grazie al supporto indispensabile di GBC Italia, stiamo dimostrando all’Europa che gli ambienti costruiti devono essere considerati come agenti chiave del cambiamento per creare il futuro sostenibile e resiliente che desideriamo.
Il WorldGBC e la nostra rete globale di GBC sono in prima linea per accelerare la transizione necessaria a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Non vedo l’ora di continuare la stretta collaborazione tra WorldGBC e GBC Italia per portare avanti insieme la transizione verso ambienti costruiti decarbonizzati, più sani e resilienti a beneficio dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero
”.

Negli ultimi 15 anni, U.S. Green Building Council (USGBC) e GBC Italia hanno lavorato insieme per promuovere l’importanza dei protocolli energetico-ambientali nella progettazione, costruzione e gestione degli edifici, e per incoraggiare l’adozione di pratiche sostenibili nel settore del costruito. Siamo pertanto onorati di collaborare con GBC Italia anche al Primo Rapporto di Impatto degli edifici certificati sostenibili in Italia. Un documento estremamente tempestivo: dopo la COP dello scorso anno, infatti, il Programma Ambientale delle Nazioni Unite ha riferito che per raggiungere l’obiettivo globale di zero emissioni nette di CO2 entro il 2050, le emissioni del settore edilizio dovranno essere dimezzate entro il 2030, con un tasso di riduzione annuo dell’8%.
Molti paesi in tutto il mondo stanno dimostrando un impegno crescente per la sostenibilità, anche in Italia, il movimento dei green building ha guadagnato un importante slancio nell’ultimo decennio, stimolando l’innovazione e gli investimenti in pratiche e tecnologie edilizie sostenibili.
USGBC è entusiasta di questo futuro e la partnership con GBC Italia è un modello di come la collaborazione e l’innovazione possano guidare il progresso atteso. Lavorando insieme, condividendo le migliori prassi e le conoscenze, e promuovendo pratiche edilizie sostenibili, possiamo creare edifici, case e comunità che siano luoghi più sostenibili, equi e resilienti per tutti
” afferma Peter Templeton - President & CEO U.S. Green Building Council.

Infine, Emiliano Briante, Associate Partner e Responsabile team Business&Policy Impact - The European House - Ambrosetti, ha dichiarato:  “La transizione ecologica non può non passare anche dall’efficientamento del patrimonio edilizio: per questo motivo la diffusione dei protocolli energetico-ambientali LEED-GBC è una strada da perseguire e sostenere. L’approccio olistico, che guarda l’edificio nel suo complesso e considera l’intera sfera degli impatti ambientali, genera valore per l’intera collettività. Nel nostro lavoro abbiamo stimato che, grazie alla diffusione delle certificazioni, nel prossimo decennio sarà possibile evitare quasi 500.000 tonnellate di CO2 all’anno e risparmiare il consumo di 3,6 miliardi di litri d’acqua: il costo evitato al Paese, grazie a minori esternalità negative, ammonta a 189 milioni di Euro, ogni anno”.

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Come è stata condotta l'analisi contenuta nel documento

Il documento è stato sviluppato attraverso la puntuale analisi di circa 20 milioni di mq di edifici registrati e certificati in Italia dal 2008, con i protocolli LEED-GBC per evidenziare il loro impatto su:

  • localizzazione e sito sostenibile,
  • energia ed emissioni,
  • acqua,
  • materiali ed economia circolare,
  • comfort e salubrità,
  • valenza storica.

Possiamo immaginare questo asset immobiliare analizzato come una città di oltre trecentocinquantamila abitanti, costituita da soli edifici sostenibili, un primato che, secondo i dati fornito da US GBC, ci pone tra i primi dieci paesi al mondo e secondi in Europa.

L’analisi condotta è stata supportata dalla presentazione dei dati relativi a:

  • oltre 570 edifici certificati in Italia, per oltre 10 milioni di mq;
  • 100 edifici che sono stati analizzati in relazione alla prestazione delle diverse aree tematiche;
  • oltre 15 casi studio che mostrano le eccellenze di prestazione rispetto alle diverse aree tematiche;
  • dati di mercato e scenari, elaborati in collaborazione con The European House - Ambrosetti per valutare la riduzione degli impatti attuali e futuri conseguenti all’adozione di protocolli energetico-ambientali nei processi di riqualificazione del patrimonio edilizio e più in generale dell’ambiente costruito.

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