Infrastrutture | Sostenibilità | Urbanistica | Biodiversità
Data Pubblicazione:

Infrastrutture: dieci anni dalla Legge dedicata agli spazi verdi e alla biodiversità, gli aspetti principali

Il 19 dicembre è stato pubblicato il position paper intitolato "Le Infrastrutture Verdi nelle Città a dieci anni dalla Legge sugli Spazi Verdi Urbani", redatto dal Gruppo di Lavoro ASviS dedicato al Goal 11, "Città e Comunità Sostenibili".

Le Infrastrutture Verdi nelle Città a dieci anni dalla Legge sugli Spazi Verdi Urbani

A una decade dall'approvazione della Legge n.10, intitolata "Norme per lo Sviluppo degli Spazi Verdi Urbani", emerge la necessità di una "svolta profonda" nelle politiche italiane a favore del verde e della biodiversità. Nonostante una crescente consapevolezza dell'importanza del verde urbano tra le amministrazioni locali, non si è registrato un aumento effettivo delle aree verdi, né l'adozione di una pianificazione urbanistica idonea a preservare il patrimonio naturale.

Il Position paper dedica particolare attenzione al Piano Comunale del Verde, uno strumento di pianificazione urbanistica volontario adottato solo dall'8% dei Comuni capoluoghi.

È essenziale avviare una campagna nazionale di educazione e sensibilizzazione rivolta alle scuole e alla cittadinanza. Al contempo, è imperativo definire modelli di governance multilivello per la pianificazione delle aree verdi urbane ed extraurbane, coinvolgendo sia soggetti pubblici che privati, rendendo obbligatori i Piani Comunali del Verde Urbano.

Il Position paper sottolinea la necessità di approvare una norma di legge volta a ridurre a zero il consumo netto di suolo, un obiettivo indicato dall'Unione Europea per il 2050 e anticipato al 2030 dal Piano per la Transizione Ecologica italiano (Pte).

La realizzazione del Documento è stata possibile grazie al contributo di una Ricercatrice dell'ISPRA, moderatrice del sottogruppo dedicato alle Infrastrutture Verdi Urbane e Periurbane del Goal 11 (in fondo all'articolo nella sezione allegati).

Gli aspetti della legge

I principali aspetti della legge sono i seguenti:

  • riconosce – abrogando l’art.104 del Regio decreto-legge 30 dicembre 1923, n.3267 – il 21 novembre quale Giornata nazionale degli alberi, finalizzata a creare attenzione sull’importanza degli alberi, specie nei contesti urbanizzati, per “promuovere la conoscenza dell’ecosistema boschivo, il rispetto delle specie arboree ai fini dell’equilibrio tra comunità umana e ambiente naturale, l’educazione civica e ambientale sulla legislazione vigente, nonché per stimolare un comportamento quotidiano sostenibile al fine della conservazione delle biodiversità”. Nell’ambito di tali iniziative, ogni anno la Giornata nazionale degli alberi è intitolata a uno specifico tema di rilevante valore etico, culturale e sociale (art.1);
  • introduce l’obbligo per i Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti di porre a dimora un albero per ogni neonato residente e minore adottato e di realizzare un bilancio arboreo a fine mandato del Sindaco, indicando il rapporto tra il numero degli alberi piantati in aree urbane di proprietà pubblica rispettivamente al principio e al termine del mandato stesso, dando conto dello stato di consistenza e manutenzione delle aree verdi urbane di propria competenza (art. 2);
  • istituisce il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico (CSVP) presso il ministero dell’Ambiente, assegnandogli, tra gli altri, il compito di proporre un Piano nazionale che fissi criteri e linee guida per la realizzazione di aree verdi e di predisporre una relazione da trasmettere alle Camere entro il 30 maggio di ogni anno in cui dare conto dello stato di attuazione della normativa di settore (art. 3);
  • prevede misure per l’attuazione delle norme del Decreto ministeriale n.1444 del 1968 sulle quantità minime di verde pubblico e per la loro gestione (art.4);
  • incentiva la promozione di iniziative locali per lo sviluppo degli spazi verdi urbani nell’ottica del miglioramento ambientale, della sensibilizzazione della cittadinanza e dell’attenzione al consumo di suolo (art.6);
  • stabilisce disposizioni per la tutela e salvaguardia degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico (art.7), veri “patriarchi verdi” di grande valore culturale oltre che ambientale ed estetico.

 

I risultati seguenti

I risultati sono i seguenti:

  1. sono aumentati i Comuni capoluogo che aderiscono alla Giornata nazionale degli alberi, dal 55% nel 2014 al 75% nel 2021;
  2. sono aumentati anche i Comuni che ottemperano all’obbligo di piantare un albero per ogni nato e/o minore adottato (50% nel 2021);
  3. lo strumento del bilancio arboreo interessa più della metà dei Comuni capoluogo nel 2021, confermandosi molto utile per la trasparenza dell’operato pubblico in materia di alberi. Esso si aggiunge ad altri tre strumenti di governo del verde – il censimento, il regolamento e il piano del verde – che non sono obbligatori, ma rappresentano la base necessaria per approntare organiche politiche del verde urbano e sono monitorati da anni da ISTAT e ISPRA;
  4. i Comuni capoluogo che promuovono iniziative di incremento degli spazi verdi urbani, con particolare riferimento all’inverdimento sia delle nuove edificazioni sia degli edifici esistenti, sono aumentati negli ultimi anni con un’unica flessione tra il 2019 e il 2020. Risulta ancora poco applicata, in meno di un Comune su dieci, la trasformazione dei
    lastrici solari in giardini pensili e il rinverdimento verticale delle pareti degli edifici;
  5. il censimento del verde risulta realizzato nel 93% dei Comuni, anche se nel 46% dei casi esso interessa solo una parte del territorio comunale. Laddove il censimento è stato realizzato, nel 69% dei casi i dati sono stati anche georeferenziati e nella maggioranza dei Comuni è stato elaborato o aggiornato tra il 2016 e il 2021, con una tendenza all’aumento negli ultimi anni;
  6. il regolamento del verde risulta approvato nel 66% dei Comuni capoluogo, nella grande maggioranza dei casi riguarda sia il verde pubblico che quello privato ed è stato approvato tra il 2008 e il 2021, con una tendenza in aumento negli ultimi anni;
  7. il Piano del verde, strumento volontario ma con una valenza strategica, risulta approvato solo in nove Comuni capoluogo (8%) tra il 1993 e il 2021. Ciò fa riflettere sul ritardo preoccupante dei maggiori Comuni italiani e di quelli di minore dimensione nell’integrare i temi del verde e della natura in città nell’ambito della pianificazione urbanistica generale;
  8. la disponibilità di verde pubblico pro-capite nei Comuni capoluogo è aumentata solo del 3,8% nel periodo 2014-2021, passando da 31,3 m2 per abitante nel 2014 a 32,5 m2 nel 2021 (+1,2 m2 ), e anche la densità media di verde pubblico sulla superficie comunale non supera il 3% al 2021, con un incremento di appena 0,10 punti percentuali rispetto al 2011 (Fonte: ISTAT Ambiente urbano, 2023).

SCOPRI DI PIÚ NEL POSITION PAPER

Fonte: ISPRA

Allegati

Biodiversità

Che cosa è la biodiversità di cui tanto si parla, perchè è preziosa e va protetta, e quali differenze ci sono tra diversità e diseguaglianza.

Scopri di più

Infrastrutture

News e approfondimenti sul tema delle infrastrutture: modellazione e progettazione, digitalizzazione, gestione, monitoraggio e controllo, tecniche...

Scopri di più

Sostenibilità

Con questo Topic riportiamo quanto pubblichiamo su quello che riguarda il tema della sostenibilità: gli accordi internazionali e nazionali, i protocolli di certificazione energetici ambientali, le news e gli approfondimenti scientifici, i commenti.

Scopri di più

Urbanistica

Con questo Topic "Urbanistica" raccogliamo tutte le news e gli approfondimenti che sono collegati a questo termine, sia come disciplina, che come aggettivo.

Scopri di più

Leggi anche