Italian Concrete Conference: l'apertura di Franco Angotti

Con grande emozione e gioia, lo si vedeva chiaramente dall'espressione, il presidente di aciap, il prof. Franco Angotti, ha aperto i lavori delle Italian Concrete Conference 2022, organizzate da aicap e CTE a Napoli.

Il prof. Angotti ha rilasciato durante l'evento di apertura una intervista a INGENIO. Ecco quanto ci ha dichiarato.

"E  siamo finalmente in presenza, dopo un'attesa di due anni in cui non abbiamo potuto svolgere, se non in remoto,  le giornate aicap, che erano così chiamate quando aicap era da sola, e adesso invece chiamiamo Italian Concrete Confernce perché sono sviluppate insieme con il CTE."

Un sodalizio non solo dedicato all'evento: "Un'accoppiata questa che sarà destinata a giungere ad una fusione,  e di questo ragioneremo molto nel prossimo anno."

Come si svolge questa tavola rotonda di apertura degli ICC 2022

"Il programma di questo di questa conferenza parte con una tavola rotonda, devo dire di grande prestigio, per la presenza di personalità importante in grado di far comprendere bene a tutti quali siano le problematiche per la realizzazione del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che impatto avrà sulle infrastrutture e sulle costruzioni."

Un tema fondamentale rispetto al quale in generale ci si pongono però molte questioni, anche alla luce del problema dei costi delle materie prime ed energie.

"La conferenza proseguirà nei giorni successivi giovedì e venerdì  in maniera tradizionale con relazioni ad invito, e qui abbiamo veramente dei prestigiosi colleghi, anche stranieri europei,  per parlare di sostenibilità e dell'impatto sulle infrastrutture e costruzioni di questo PNRR. Ma la parte più importante e la parte scientifica di dove abbiamo oltre 120 ricercatori italiani che si sono iscritti a questa conferenza proprio per esporre le loro ricerche. Ci sono ci sono anche professionisti."

E il prof. Angotti ha concluso: "Mi auguro che la biennalità di queste conferenze venga mantenuta perché ha un tempo giusto per giudicare per provare anche quali sono le evoluzioni nel campo della ricerca e nel campo della professione"