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La certificazione dei posatori di rivestimenti lapidei secondo la Norma UNI 11714-2

La norma definisce la figura del posatore di rivestimenti lapidei di superfici orizzontali, verticali e soffitti, delineandone i requisiti fondamentali, l'insieme di conoscenze, abilità e competenze che nell'ambito della filiera delle costruzioni possano distinguere e caratterizzare il posatore professionale nei rapporti verso committenti pubblici e privati, imprese, progettisti, prescrittori, ecc.

Contesto e premesse normative

La Norma UNI 11714-2 definisce i requisiti di conoscenza, abilità e competenza del posatore di rivestimenti lapidei è stata pubblicata nel 2019 ed è la Parte 2 della serie UNI 11714. La sua pubblicazione è stata preceduta, nel 2018, da quella della norma UNI 11714-1, un ampio e accurato documento tecnico pubblicato dedicato alle istruzioni per la progettazione, la posa e la manutenzione dei rivestimenti lapidei di superfici orizzontali, verticali e soffitti, interni ed esterni.

I requisiti del processo di posa in opera cui di riferisce la Norma UNI 11714-2 sono quindi quelli specificati nella UNI 11714-1 e ai fini di assicurare l'omogeneità delle valutazioni, essa pone in relazione i compiti specifici del posatore e le relative conoscenze, abilità e competenze, proprio con i criteri quali-quantitativi di cui alla UNI 1171 4-1.

Detti requisiti inoltre sono specificati, in conformità al Quadro europeo delle qualifiche (European Qualifications Framework - EQF) e sono sempre espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere il più possibile omogenei i processi di valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento.

I tre profili specialistici che possono essere certificati

Nella descrizione dell'attività professionale del posatore di rivestimenti lapidei, per la corretta esecuzione delle lavorazioni, possono essere impiegate diverse tipologie di materiali lapidei che richiedono differenti modalità applicative, in relazione al tipo di finitura richiesto e alle caratteristiche del supporto su cui intervenire.

La Norma quindi definisce tre profili specialistici ai fini dell'esercizio della professione, in quanto la particolarità e peculiarità di alcune lavorazioni proprie del posatore di rivestimenti lapidei si configurano come vere specializzazioni. Una figura professionale può comunque assumere più profili specialistici se in possesso dei requisiti di conoscenze, abilità e competenze previsti per quel profilo specialistico.

I 3 profili specialistici definiti dalla norma sono i seguenti:

  • posatore di rivestimenti lapidei mediante impiego di adesivo;
  • posatore di rivestimenti lapidei mediante impiego di malta;
  • posatore di rivestimenti lapidei su letto sciolto.

Le competenze richieste al posatore, in tutti e tre questi profili specialistici, si collocano complessivamente al livello 3 dell’ EQF (Quadro europeo delle qualifiche).

Compiti e attività del posatore: le conoscenze, abilità e competenze in relazione ai compiti da svolgere

Sono accuratamente descritti dalla norma i compiti comuni a tutti e 3 i profili professionali individuati per il posatore di rivestimenti lapidei ed anche i compiti specifici dei singoli profili.
Tra i compiti comuni troviamo, ad esempio, la valutazione dello stato di fatto congiuntamente a DL/committenza, la pianificazione delle attività di posa e la predisposizione del sottofondo e/o del supporto.

Tra i compiti specifici di ogni figura professionale sono riportati, ad esempio, l’esecuzione dell’attività di preparazione degli elementi di posa e dei leganti/adesivi, il tracciamento del rivestimento e le attività di finitura del rivestimento , completata da eventuali trattamenti superficiali. Per ciascun profilo, la norma pone in relazione tutti i compiti in capo a quel profilo con le conoscenze, abilità e competenze necessarie al corretto svolgimento proprio di quei compiti.

Interessanti, a completamento di questo quadro accurato che viene offerto come base per la valutazione dei risultati dell’apprendimento, anche le definizioni che la stessa Norma offre relativamente ai termini utilizzati.

La conoscenza è definita come il “risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento".
L’abilità è definita come la “capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi”.
La competenza è definita come la “comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale, esercitabile con un determinato grado di autonomia e responsabilità”.
Tali definizioni sono riprese e adattate dall’ EQF (Quadro europeo delle qualifiche).

Come si ottiene la certificazione

Coloro che affrontano un esame di certificazione per l’ottenimento del PATENTINO di posatore di rivestimenti lapidei, non posseggono generalmente dei requisiti di competenza costruiti attraverso percorsi di formazione formale. Il mestiere è oggi per lo più appreso sul campo, quindi prevalentemente per via non formale o informale.

Resta però evidente che la complessità dei compiti, che la Norma descrive, con dettaglio di conoscenze, abilità e competenze, richiedano una verifica accurata dei risultati dell’apprendimento e necessitino di un punto di riferimento tecnico preciso, costituito appunto dalla UNI 11714 Parte 1, che è un vero e proprio manuale di progettazione di posa di rivestimenti lapidei.

Nel processo quindi di valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento, l'organismo di certificazione dovrà fare accurato riferimento alla suddetta Normativa in ciascuna delle fasi di valutazione - fasi indicate e descritte come segue:

  • analisi del "curriculum vitae" del candidato, per verificare che il candidato possieda i requisiti di formazione ed esperienza necessari per accedere all’esame;
  • esame scritto per la valutazione delle conoscenze, che consiste tipicamente in una prova con una serie di domande a risposta chiusa;
  • esame orale: necessario per approfondire il livello delle conoscenze acquisite dal candidato e/o eventuali incertezze riscontrate nella prova scritta;
  • prova pratica in situazioni operative: tale metodo consente di valutare le abilità e le competenze attraverso l'osservazione diretta dell'attività pratica del candidato, che si esplica attraverso la realizzazione di un rivestimento lapideo sulla base di un disegno tecnico assegnato.

Ricordiamo inoltre che per quanto concerne la valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento, ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n. 4, “Disposizioni in materia di professioni non organizzate", la "Certificazione di conformità alla norma tecnica UNI" è in capo agli Organismi di certificazione delle persone operanti in conformità alla norma UNI CEI EN IS0/IEC 17024, accreditati secondo il Regolamento Europeo 765/2008.

Aspetti etici e deontologici

A completamento delle indicazioni offerte dalla Norma circa le conoscenze e l’esercizio dell’attività professionale del posatore di rivestimenti lapidei, e della sua verifica, nella parte finale della Norma sono contenute indicazioni circa gli aspetti etici e deontologici di riferimento per l’esercizio della professione.

Li elenchiamo, senza scendere nel merito di ciascun aspetto, ma mettendo in evidenza la loro importanza per la tutela del singolo professionista, della categoria e soprattutto del cliente.

Tali aspetti applicabili sono riassunti nei punti seguenti:

  • Correttezza e lealtà;
  • Riservatezza nello svolgimento della propria attività professionale;
  • Aggiornamento professionale;
  • Correttezza nei rapporti con il cliente.

In particolare, viene specificato che il posatore è tenuto “ad assumere gli incarichi in relazione alle proprie conoscenze, abilità e competenze, tutelando gli interessi del cliente nel rispetto delle normative vigenti. Egli inoltre è tenuto a qualificarsi presso il cliente con i titoli che gli competono evitando fraintendimenti con qualifiche di competenza altrui.”

Proprio alla luce di questo, il percorso di qualifica e certificazione della persona e della sua professionalità assume tutto il valore utile a garantire, già in fase di scelta del professionista, l’erogazione della prestazione più adeguata presso il cliente.

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