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La Direzione dei Lavori Strutturale negli edifici esistenti

La Direzione dei Lavori Strutturale per edifici esistenti richiede competenze specifiche e una grande flessibilità, data la necessità di adattare il progetto a condizioni preesistenti spesso imprevedibili. Il Direttore dei Lavori deve gestire varianti in corso d'opera (spesso imprevedibili nelle fasi di rilievo geometrico e materico preliminari al progetto), garantire la sicurezza e coordinare le diverse figure coinvolte, affrontando sfide legate alla compatibilità tra nuovo ed esistente.

La Direzione dei Lavori Strutturale rappresenta una funzione cruciale nella realizzazione e nella riqualificazione di edifici sicuri e duraturi. Nel contesto degli edifici esistenti, il ruolo del Direttore dei Lavori Strutture si complica ulteriormente a causa della necessità di intervenire su strutture già costruite, spesso caratterizzate da problemi latenti che emergono solo durante l'intervento. La distinzione principale rispetto agli edifici di nuova costruzione risiede, quindi, nella necessità di adattare i progetti a condizioni preesistenti spesso imprevedibili, rendendo il processo estremamente dinamico e ricco di sfide uniche.

 

Il ruolo del Direttore dei Lavori strutture nell’intervento su edifici esistenti

Il Direttore dei Lavori Strutture, nell'ambito di edifici esistenti, deve affrontare una serie di sfide specifiche, tra cui la gestione di cantieri caratterizzati da elementi già costruiti, spesso deteriorati o la cui integrità è incerta. Questo contesto richiede una valutazione continua in corso d'opera, poiché possono emergere problemi strutturali non evidenti durante la fase di progettazione, come difetti nascosti o tecnologie costruttive non documentate - o, ancora, passati interventi, anche loro nascosti, sulle strutture o sugli elementi non strutturali), che necessitano di un'approfondita analisi e di interventi puntuali.

Una delle competenze fondamentali, di conseguenza, è la conoscenza approfondita delle tipologie costruttive delle varie epoche storiche e dei diversi contesti geografici. Tale competenza permette al Direttore dei Lavori di affrontare gli interventi con la consapevolezza necessaria per comprendere le peculiarità delle strutture esistenti; ad esempio, l'impiego di armature a barre lisce nelle strutture passate richiede modalità specifiche di ancoraggio per sviluppare correttamente gli sforzi per cui sono state progettate, e di intervento nel caso (frequentissimo) di necessità di tagli ed aperture nelle strutture per passaggi impianti.

Inoltre, il Direttore dei Lavori deve garantire che il progetto sia adattato accuratamente alla struttura esistente, operazione che può essere facilitata dall'uso di rilievi con tecnologie avanzate come il laser scanner; tuttavia, nella maggior parte dei casi, anche il migliore rilievo (ormai la tecnologia di rilievo laser scanner ha soppiantato altri strumenti, anche nei cantieri di piccole dimensioni) è spesso eseguito ad edificio integro, con le strutture ben nascoste da finiture (o, spesso, anche da macchinari ed arredi), fornendo quindi una informazione allo stesso tempo dettagliatissima ed incompleta.

È quindi necessario prevedere rilievi multipli, nel tempo e nello spazio, con il procedere del cantiere – e dare per assunto, ad ogni rilievo, che il progetto di intervento strutturale debba essere aggiornato.

La conseguenza, per il Direttore dei Lavori, è la necessità di mantenere un'elevata flessibilità durante l'esecuzione. A differenza degli edifici di nuova costruzione, dove il progetto può essere seguito più rigidamente, negli edifici esistenti è quindi frequente dover affrontare varianti in corso d'opera. Questo richiede una notevole capacità di problem solving e una profonda comprensione delle implicazioni strutturali di ogni modifica.

Inoltre, il Direttore dei Lavori deve essere in grado di identificare rapidamente soluzioni efficaci per problemi che possono emergere durante le operazioni di demolizione o ristrutturazione; tutto questo, in ovvia ed obbligata cooperazione con l’impresa costruttrice, che torna ad essere parte attiva nella risoluzione dei problemi progettuali (attività che sta giustamente scomparendo, in un mondo con progetti “nuovi” digitalizzati e profondamente approfonditi già in fase di progetto).

  

Coordinamento delle Fasi Operative e Verifica della Sicurezza Strutturale attraverso le fasi di intervento (demolizioni e ricostruzioni comprese)

Il coordinamento delle attività è fondamentale per assicurare che tutte le operazioni vengano eseguite in modo sicuro e conforme alle normative vigenti. Il Direttore dei Lavori deve orchestrare le attività di vari operatori, gestendo le fasi di demolizione e di ricostruzione in modo da evitare danni alle strutture esistenti. Particolare attenzione deve essere posta alle fasi di demolizione parziale di elementi strutturali, per preservare, ad esempio, i ganci delle armature lisce o per evitare danni accidentali causati dall'uso di utensili non idonei.

Oltre al coordinamento delle attività e alla gestione delle varianti, il Direttore dei Lavori deve anche monitorare costantemente le condizioni della struttura esistente durante l'esecuzione delle opere. Questo monitoraggio è fondamentale per prevenire sovraccarichi o danni agli elementi strutturali, che potrebbero compromettere la sicurezza del cantiere e dell'edificio nel suo complesso. L'utilizzo di strumenti di monitoraggio avanzati, come accelerometri ed in genere sensori di spostamento e deformazione, e tecnologie di rilevamento non distruttivo, può offrire un importante supporto nella valutazione dello stato della struttura e nella prevenzione di eventuali criticità.

 

Responsabilità ed interazione con altre figure

Il Direttore dei Lavori Strutture deve collaborare strettamente con altre figure professionali, quali architetti, urbanisti e specialisti impiantistici, poiché il successo dell'intervento dipende dalla sinergia tra tutti i soggetti coinvolti. Non si può presupporre che il Direttore dei Lavori si occupi esclusivamente di questioni strutturali, ma è necessario che comprenda e gestisca anche le implicazioni architettoniche e impiantistiche del progetto.

La comunicazione tra il Direttore dei Lavori e gli altri professionisti deve essere costante e trasparente, soprattutto nei casi in cui emergano problematiche che richiedono una revisione del progetto. In particolare, la collaborazione con il progettista strutturale deve essere continua, per assicurare che ogni modifica venga valutata dal punto di vista della sicurezza e dell'efficacia.

Inoltre, il Direttore dei Lavori deve garantire che le operazioni di cantiere siano coordinate in modo da evitare interferenze tra le diverse lavorazioni, assicurando il rispetto dei tempi e degli standard qualitativi previsti.
Il rapporto con l'impresa esecutrice e i fornitori è un aspetto centrale per assicurare che le lavorazioni rispettino le esigenze strutturali. Inoltre, il Direttore dei Lavori deve occuparsi dei controlli di accettazione dei materiali, sia quelli con Certificato di Valutazione Tecnica (CVT) sia quelli senza, valutandone l'idoneità all'uso nelle specifiche condizioni dell'intervento. In molti casi, è necessario eseguire prove preliminari sui materiali per verificare che le loro caratteristiche soddisfino i requisiti di progetto, soprattutto quando si utilizzano materiali innovativi o tecnologie non tradizionali.

L'uso di materiali moderni, come fibre e resine, introduce ulteriori sfide, tra cui la necessità di eseguire specifiche verifiche in situ, come le prove a strappo per valutare l'aderenza al supporto esistente, un approccio che ricorda le metodologie geotecniche (in cui la conoscenza della “struttura” è solo parziale e, con un gioco di parole, “superficiale”). Analogamente, l'utilizzo di ancoranti richiede prove di trazione sui materiali esistenti per garantire la sicurezza degli interventi. Queste verifiche devono essere pianificate e documentate in modo rigoroso, per assicurare che ogni fase dell'intervento sia tracciabile e conforme alle normative vigenti.

 

“Contingency” ed aggiornamento del progetto durante l'esecuzione

Nel contesto degli edifici esistenti, il concetto di "contingency" sul budget e la necessità di un "progetto aggiornato durante l'esecuzione" sono aspetti fondamentali e inevitabili. A differenza delle costruzioni ex novo, dove una buona progettazione iniziale mira a limitare il numero di modifiche in cantiere, negli edifici esistenti le revisioni del progetto rappresentano l'unico approccio praticabile per affrontare le condizioni impreviste che emergono man mano che i lavori procedono. Tali revisioni non devono essere considerate come correzioni di imprecisioni progettuali, ma piuttosto come una risposta necessaria alle nuove informazioni che emergono durante l'intervento.

 

Esempi pratici e case studies

Qui di seguito, alcuni esempi e case studies particolari ed intriganti, relativi ad edifici particolari ed a problemi altrettanto particolari, seguiti dagli scriventi - che permettono di vedere l’applicazione pratica e specifica dei concetti generali precedentemente descritti.

 

Albergo Gallia, Milano: rimozione finiture e scoperta di aperture preesistenti

Noto albergo degli anni Trenta, coevo della Stazione centrale di Milano. Grazie alla presenza di un Committente comprensivo e “generoso”, si è potuto richiedere (ed ottenere) uno stripout integrale, compresa la rimozione di tutti gli intonaci. La sorpresa fu grande: molte camere, nel tempo, erano state collegate tra loro aprendo varchi nelle murature portanti (in mattoni in laterizio pieni), poi richiusi con laterizi forati. Grazie alla stripout “pesante”, si è potuto intervenire su murature che, solo in apparenza, lavoravano a tassi di lavoro ragionevoli.

 

Muratura portante trasversale alle facciate; è ben visibile l’apertura e la richiusura di porte, che hanno indebolito significativamente la muratura. (Foto di cantiere di Francesco Iorio)

 

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