Economia Circolare | Sostenibilità | Legno | Riciclo
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Le innovazioni tecnologiche nel campo residenziale: verso un'economia circolare in edilizia

In ottica di sostenibilità ambientale, risulta importante l'applicazione dell'economia circolare in edilizia per limitare l'impatto dell'edificio, riducendo gli scarti, risparmiando sulle materie prime e preferendo materiali flessibili e leggeri come per esempio il legno.

Le innovazioni tecnologiche in edilizia sono necessarie per adottare soluzioni rispettose dell’ambiente assicurando un basso consumo energetico. L’uso di materiali come il legno garantisce un’elevata leggerezza e flessibilità. Inoltre, l’applicazione dell’economia circolare in edilizia è fondamentale per raggiungere l’obiettivo di ridurre al minimo la produzione degli scarti favorendo la sostenibilità ambientale, il risparmio di materie prime e un conseguente miglioramento della qualità umana.

L’importanza delle innovazioni tecnologiche

A seguito del Convegno che si è tenuto il 27 marzo, presso l’Ordine degli Architetti di Roma, incentrato sulle trasformazioni urbane e le innovazioni, focalizzando il mio intervento sul tema delle tecnologie nel campo residenziale, affrontando anche il tema fortemente sentito in questo particolare momento storico, relativo all’applicazione anche in edilizia dell’economia circolare.

Partendo dal concetto di Innovazione, legato strettamente a quello di sperimentazione, oggi sono fortemente attuali per una corretta progettazione sia di nuovi edifici che di manutenzione del costruito, cercando di migliorare le prestazioni nel campo dell’edilizia, dove le nuove tecnologie convivono ancora con tradizioni antiche.

Le innovazioni tecnologiche in edilizia negli ultimi anni sono numerose e i continui cambiamenti sono dovuti sia alle necessità di optare per soluzioni rispettose dell’ambiente e sia con lo scopo di trovare elementi che garantiscano un basso consumo energetico.

Attualità delle tecniche costruttive primarie

Oggi l’edilizia residenziale sembra poter essere caratterizzata, dall’utilizzo di sistemi costruttivi in legno, all’insegna dell’industrializzazione edilizia. I vantaggi legati all’uso del legno rispetto a materiali come l’acciaio o il c.a. risiedono nella sua leggerezza e flessibilità (caratteristica preziosa nella progettazione antisismica).

La tecnica costruttiva del legno nel tempo si è evoluta notevolmente, implementando nuovi prodotti compositi e ingegnerizzati, affinando le modalità di connessione degli elementi strutturali.

Le tecnologie costruttive in legno più utilizzate sia in Italia che nel panorama internazionale, in ordine cronologico, sono: Blockbau, Platform Frame, travi e pilastri (Telaio), CLT (Cross Laminated Timber) o X-lam. In base alla precedente classificazione, si può anche distinguere in sistemi leggeri – Platform Frame, Telaio – e pesanti (X-lam, Blockbau). Con le tecniche costruttive e prefabbricazione odierne sono state anche superate le limitazioni di costruzioni in legno multipiani.

Inoltre, l’utilizzo del legno rappresenta un modo semplice ed efficace per ridurre la quantità di CO2 nell’atmosfera. Ogni metro cubo di legno utilizzato, come sostituto di un altro materiale da costruzione, riduce le emissioni di CO2 di oltre una tonnellata. Se a questo si aggiungono le 0,9 tonnellate di CO2 che sono conservate nel legno, ogni metro cubo di legno impiegato in edilizia evita l’emissione di un totale di 2 t di CO2.

Economia circolare in edilizia

Un altro aspetto fondamentale da tenere ben presente è Il concetto di economia circolare applicato in edilizia che si sta diffondendo sempre più, con l’obiettivo di ridurre al minimo la produzione degli scarti favorendo la sostenibilità ambientale.

In Europa, il settore delle costruzioni estrae più del 50% delle materie prime e rappresenta una delle fonti principali di generazione di rifiuti, a livello europeo viene prodotto circa il 35% del totale di scarto, mentre a livello italiano il 42,5%.

Da questi dati è evidente che sia ormai indispensabile pensare a strategie di economia circolare in edilizia, migliorando la situazione dei rifiuti e favorendo così lo sviluppo economico e sociale in chiave sempre più “green”. Pertanto, sarebbe auspicabile l’adozione di questo tipo di approccio anche nel settore delle costruzioni:
Produzione – Costruzione - Fase d’uso – Demolizione - Riciclo
.

Il risultato che si otterrà da questo processo è l'auto-rigenerazione delle risorse utilizzate tramite il loro inserimento in un flusso continuo che non comporta l’utilizzo di materie prime sempre nuove, ma il riutilizzo delle stesse senza perdite di qualità. Oltre ai vantaggi di tipo ambientale, quali il risparmio di materie prime preziose, la riduzione delle emissioni di gas serra e la migliore conservazione degli ecosistemi, applicare un approccio di economia circolare in edilizia comporta anche benefici dal punto di vista economico e sociale, permettendo di risparmiare sui costi dei materiali e soprattutto migliorando le condizioni di sicurezza e salute per tutti.

L’economia circolare nell’edilizia consiste essenzialmente:

  • nella riduzione dell’uso di materie prime;
  • nella sostituzione dei materiali ad alto impatto ambientale con materiali a basso impatto;
  • nel riciclo di prodotti e materiali.

L’estrazione delle materie prime e la loro trasformazione in materiali da costruzione producono da sole un quarto delle emissioni imputabili all’intero ciclo di vita degli edifici. I materiali da costruzione più utilizzati sono infatti acciaio, cemento e calcestruzzo, che generano grandi quantità di emissioni di gas serra. Basti pensare che l’impronta di carbonio della sola produzione di cemento corrisponde all’8% delle emissioni globali di CO2 e quella dell’acciaio il 7%, con una produzione del materiale che, secondo le previsioni, aumenterà del 30% entro il 2050.

L’industria edile deve dunque imparare da una parte a utilizzare in maniera più efficiente questi materiali e dall’altra a preferire alternative più sostenibili, anche e soprattutto derivanti da un approccio circolare.

Ecco le azioni da intraprendere per mettere sulla giusta strada il settore:

  1. Riutilizzare in nuovi edifici i componenti in acciaio e cemento di edifici esistenti
    Sarebbe preferibile il riutilizzo perché non comporta processi di riciclaggio ad alta intensità energetica.
  2. Ottimizzare l’uso dello spazio negli edifici per ridurre la necessità di nuove costruzioni
    Progettando spazi multifunzionali o flessibili si può ridurre notevolmente la domanda di nuovi edifici e conseguentemente l’utilizzo di nuovi materiali
  3. Ottenere cemento dagli scarti di demolizione utilizzando processi di riciclaggio efficienti
    Esistono già nuove tecnologie e tecniche di riciclo più efficienti che potrebbero essere più ampiamente integrate nel processo di costruzione in cantiere, riducendo così anche le esigenze di trasporto.
  4. Utilizzare tipologie di cemento più sostenibili
    Esistono tipi di cemento sviluppati recentemente che emettono significativamente meno anidride carbonica durante la lavorazione grazie alla loro diversa composizione chimica.
  5.  Progettare gli edifici in modo che tutti i loro componenti possano essere smontati e riutilizzati
    A livello di progettazione si può impostare una filiera sostenibile e circolare dei materiali da costruzione,
    utilizzando come fonti di materiali gli edifici stessi, recuperabili al 90%. Naturalmente ciò potrà essere attuabile costruendo database di informazioni sulla composizione degli edifici attuali e di creare banche di materiali, per facilitarne l’estrazione al momento di una nuova costruzione.
  6.  Utilizzare il legno come materiale strutturale negli edifici anziché cemento e acciaio
    le emissioni correlate all’edilizia potrebbe ridursi in modo significativo mediante l’uso di legno nelle costruzioni, utilizzando legname da foreste locali e gestite in modo sostenibile per evitare la deforestazione e le emissioni derivanti dal trasporto del materiale.
  7. Ristrutturare gli edifici esistenti piuttosto che demolire e ricostruire
    Partendo dal presupposto che la ristrutturazione, se possibile, è sempre da preferire rispetto alla demolizione, si tratta sempre di un processo che produce emissioni e pertanto richiede l’impiego di nuovi materiali. Di conseguenza anche tale processo dovrà essere attuato sulla base dei principi dell’economia circolare nell’edilizia tra riutilizzo di componenti e materiali, scelta di materie prime biologiche e ottimizzazione degli spazi.

In conclusione, pur essendo consapevoli delle notevoli difficoltà di intraprendere questa strada, è fondamentale comprendere che applicare al mondo dell’edilizia l’economia circolare vuol dire beneficiare di una soluzione che permetta di limitare l’impatto dell’edificio una volta che questo è giunto al termine del suo ciclo di vita, riutilizzando nel ciclo produttivo quei materiali che da rifiuto possano diventare una risorsa.

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