Linee Guida Ponti: "Le nuove direttive porteranno omogeneità nel livello di sicurezza"
Da qualche settimana sono entrate in vigore le nuove Linee Guida per la sicurezza dei ponti: in questo articolo, Edoardo Cosenza (Professore Ordinario nel Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura all'Università di Napoli) ne enuncia le principali novità.
La modifica su prove è controlli è di fondamentale importanza per i professionisti
Il 23 agosto 2022 in Gazzetta n.196 è stato pubblicato il DM 204 del 1° luglio 2022 con cui si adottato le “Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti” considerando alcune modifiche rispetto all’adozione approvata con il DM 17 dicembre n. 578, ma sostanzialmente confermandone in pieno l’applicazione, che è già in corso in questi mesi, con l’estensione esplicita all’intero patrimonio nazionale.
Le novità principali riguardano, infatti, due modifiche inserite nel testo delle Linee Guida, il cui impianto è pienamente confermato, e alcune integrazioni attuative al DM 578 che ne ampliano l’applicazione.
In GU le Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza dei ponti
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale l'aggiornamento delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti".
LEGGI L'APPROFONDIMENTO COMPLETO
La prima modifica delle Linee Guida è relativa al par. 1.8 in cui viene recepita la sentenza 18 marzo 2022, n. 3132 del TAR Lazio. In sostanza, per “le prove ed i controlli sui materiali da costruzione su strutture e costruzioni esistenti di cui alla Circolare 03 dicembre 2019 n. 633/STC e s.m.i.” si elimina il requisito di laboratorio certificato di cui all’articolo 59 del DPR 380/2001. Quindi, le prove in sito possono essere svolte anche da laboratori e da professionisti non dotati di specifica certificazione, ma solo di attrezzature appropriate e certificate. La ricaduta di questo chiarimento anche nelle Linee Guida è un segnale importante per i professionisti, che possono svolgere tali indagini senza dovere costituire una società con specifici requisiti imprenditoriali e di attrezzature, ma garantendo competenza e professionalità in una attività delicata e di grande importanza per la classificazione e le verifiche dei ponti, nonché di impatto importante sulla progettazione degli interventi, che ricade nelle competenze dei professionisti...
La seconda modifica delle Linee Guida riguarda l’introduzione del cap. 8 sui tempi di attuazione in cui sono indicate le scadenze per lo svolgimento delle attività relative al Livello 0 (censimento) e al Livello 2 (Analisi rischi rilevanti e attribuzione classe di attenzione), differenziate per i diversi gestori. L’opportunità di questa introduzione è legata all’estensione esplicita che il nuovo D.M. promuove dell’applicazione delle Linee guida per tutti gli enti gestori diversi da Concessionarie autostradali e ANAS, ovvero Regioni, le Province, le città Metropolitane ed i Comuni. Si osserva che questi limiti temporali non sostituiscono tempistiche previste per “le opere per le quali, durante le ispezioni obbligatorie o a seguito di segnalazione, sia già stata accertata la presenza di una riduzione evidente della capacità resistente e/o deformativa della struttura”.
Da un punto di vista generale, le integrazioni attuative del DM sono dunque importanti:
Gli Enti locali sono integrati nel processo di controllo delle infrastrutture secondo le stesse Linee Guida adottate dai Concessionari autostradali e ANAS. Ciò porterà ad una classificazione omogenea che uniformerà il livello di sicurezza delle opere sul territorio nazionale indipendentemente dal gestore e consentirà un inquadramento più completo delle priorità di intervento, quanto mai importante in questo periodo di finanziamenti previsti per l’applicazione del PNRR. Per questo motivo anche gli Enti gestori, non autostradali e ANAS, possono individuare alcune opere per la fase di sperimentazione e formazione da proporre alla Commissione già istituita con il DM 578-2020, che ne sceglierà 50. Pertanto, anche tali Enti potranno usufruire del finanziamento relativo alla fase di sperimentazione e formazione, anche se in modo limitato secondo i dettagli del DM 204-2022.
Il Consorzio Reluis, alla luce di queste novità introdotte dal DM 204-2022, che hanno un impatto importante dal punto di vista operativo, usufruirà di una proroga di 24 mesi per portare a termine le attività previste nella convenzione con il Consiglio Superiore dei lavori pubblici.
Infine il DM 204-2022 introduce l’applicazione del documento redatto da Ansfisa con le “Istruzioni operative per l’applicazione delle Linee Guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza ed il monitoraggio dei ponti esistenti”.
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