Materiali isolanti e finiture edilizie (UNI/TR 11936): le linee guida per saper come valutare le prestazioni termiche
Il rapporto tecnico UNI/TR 11936 offre linee guida cruciali per valutare le prestazioni termiche dei materiali isolanti e delle finiture in edilizia, garantendo la conformità alle normative e migliorando l'affidabilità delle informazioni tecniche per l'efficienza energetica. L'approfondimento dell'Ing. Valeria Erba, Presidente ANIT.
Come valutare le prestazioni termiche di materiali isolanti o finiture edilizie secondo normativa UNI/TR 11936
Il rapporto tecnico UNI/TR 11936, pubblicato ed in vigore dal 15 febbraio 2024, rappresenta un punto di riferimento molto importante ed atteso per il mondo professionale, in quanto fornisce a tutti gli operatori edilizi gli strumenti necessari per una lettura critica e consapevole delle informazioni tecniche e dei rapporti di prova sulle prestazioni termiche dei materiali e delle finiture per l’edilizia, nello specifico conduttività e resistenza termica, in modo da valutarne l’idoneità all’utilizzo previsto.
Oggi il mercato è saturo di prodotti che millantano caratteristiche di isolamento termico non sempre valutate nel modo corretto e secondo le regole normative vigenti. I principali errori di valutazione sono legati a:
- metodi di misura non idonei,
- mancata elaborazione statistica dei dati,
- condizioni di misura non corrette,
- utilizzo di norme di marcatura CE che non caratterizzano prodotti per l’isolamento termico.
Quando un materiale viene commercializzato con l'obiettivo di migliorare l'efficienza energetica di un edificio, è essenziale che la sua capacità isolante sia valutata in modo accurato e che la sua conduttività termica (indicata dal coefficiente λ o dalla resistenza termica R associata a uno specifico spessore) sia dichiarata in modo affidabile.
Questo parametro riveste un'importanza cruciale nei calcoli energetici svolti dai tecnici abilitati responsabili della redazione delle relazioni ai sensi della legge 10, degli attestati di prestazione energetica e delle asseverazioni finali necessarie per accedere ai benefici fiscali. Di conseguenza, è fondamentale che i tecnici possano fare affidamento sulle prestazioni dei materiali utilizzati nei loro progetti di riqualificazione e che le caratteristiche termiche siano stabilite con precisione e dichiarate correttamente dai produttori.
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Conduttività termica: prove con ambiti di applicazione e errori diversi
Vista l’importanza della caratteristica di conduttività per prodotti immessi sul mercato con l’obiettivo del risparmio energetico, diventa fondamentale la sua valutazione partendo dal metodo di prova e dalla relativa incertezza di misura. Ci sono diversi metodi normati per la prova di conduttività ma con ambiti di applicazione e errori molto diversi.
Il metodo della piastra calda con anello di guardia è il metodo normalmente usato per i materiali per isolamento termico. Tale metodo è riportato in due diverse norme EN: UNI EN 12664 e UNI EN 12667. In entrambe l’incertezza di misura è la più bassa possibile e si stima di ± 2%.
Tuttavia lo scopo delle due norme è differente.
La UNI EN ISO 12667, usata per i materiali isolanti infatti, si applica ai prodotti aventi una resistenza termica superiore a 0,5 m²·K/W, mentre la norma UNI EN 12664 si può applicare a campioni secchi e umidi con resistenza termica superiore a 0,1 m²·K/W. La differenza fondamentale tra le due norme riguarda le modalità di misura del salto di temperatura applicato al campione.
Il rapporto tecnico segnala poi, proprio per evitare fraintendimenti, la possibilità di misurare la conduttività con altri metodi quali la UNI EN 1934 riservata alle pareti in muratura, la norma UNI EN 8497 che si applica ai materiali isolanti per tubazioni a sezione circolare e la misura in campo della resistenza termica e della trasmittanza mediante termoflussimetri in base alla UNI ISO 9869-1. Quest’ultima però non può caratterizzare un prodotto commercializzato per isolamento termico, avendo un’incertezza di misura che varia tra ± 14% e ± 28%.
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Attraverso un'intervista, la Prof.ssa Anna Magrini illustra i principi che rendono un materiale isolante e fornisce indicazioni sulla verifica delle prestazioni termiche e sulle relative certificazioni.
Marcatura CE: differenze tra prodotti per isolamento termico e non secondo (DoP)
Prodotti e materiali sono soggetti a controllo delle dichiarazioni di prestazione solo quando sono soggetti a marcatura CE. La marcatura CE infatti fornisce affidabilità rispetto ai valori dichiarati, ma non tutte le prestazioni sono valutate e dichiarate nello stesso modo, tutto dipende dallo scopo della marcatura CE. Bisogna distinguere i prodotti per isolamento termico in edilizia e i prodotti che non hanno questo scopo primario nella Dichiarazione di Prestazione (DoP).
Si distinguono i seguenti casi:
- Isolanti termici marcati CE tramite norma armonizzata o tramite ETA.
Questi sono prodotti destinati all'"isolamento termico in edilizia". Le loro caratteristiche termiche sono valutate in modo rigoroso, e il valore dichiarato λ90/90 è rappresentativo del 90% della produzione, con una confidenza del 90%.
Le informazioni riportate sull'etichetta della marcatura CE e nella Dichiarazione di Prestazione sono statisticamente rappresentative, in quanto i metodi di valutazione si riferiscono a documenti certi e univoci (norma di prodotto o EAD) , le prove vengono effettuate tramite metodi normati (UNI EN 12667) e presso laboratori accreditati, il numero di prove è fissato ed è ragionevolmente valido a livello statistico, inoltre è sempre previsto un controllo di costanza delle prestazioni grazie ad una verifica della produzione nel tempo.
- Altri materiali marcati CE
Questi materiali, pur essendo dotati di marcatura CE, non hanno come uso previsto nella DoP “isolamento termico in edilizia”. Di conseguenza, non è obbligatorio dichiarare le prestazioni termiche, come la conduttività, nella marcatura CE o nella Dichiarazione di Prestazione.
Per questo motivo l’indicazione di questo valore o non è presente o, se presente, non segue le regole restrittive della valutazione della conduttività dichiarata in accordo con UNI EN ISO 10456 o con le norme di prodotto per i materiali isolanti.
Nel rapporto tecnico sono stati precisati i metodi di valutazione e dichiarazione delle prestazioni per prodotti di finitura.
Per i materiali con uso previsto “malte per intonaci esterni e interni a base di leganti inorganici e leganti organici” che hanno come norme armonizzate la UNI EN 998-1:2016 e la UNI EN 15824:2017, il valore di conducibilità termica da riportare nella Dichiarazione di Prestazione rappresenta il valore di λ10,dry (riferito ad un frattile P=50%) arrotondato secondo quanto previsto dalle regole della UNI EN ISO 10456:2018. Il valore di λ10,dry rappresenta il valore di conducibilità termica valutato sul campione secco in funzione della densità media del prodotto.
Tale valore può essere ricavato dal prospetto A.12 della UNI EN 1745:2020, richiamato nel rapporto tecnico come prospetto 2 o ricavato mediante valutazione sperimentalmente secondo il punto 4.2.2 della UNI EN 1745:2020. La valutazione sperimentale è riservata alle malte leggere per la UNI EN 15824:2017 e alle malte di tipo T della UNI EN 998-1. Per queste ultime malte la dichiarazione di prestazione riporta la sola classe T1 (λ10,dry ≤ 0,10 W/(mK)) o T2 (λ10,dry ≤ 0,20 W/(mK)).
Quanto sopra ci conferma come la valutazione di una stessa prestazione, pur sotto obbligo di marcatura CE, possa essere differente come metodo, come condizioni e come elaborazione statistica.
- Materiali non marcati CE
In questo caso, i materiali non sono dotati di norme di prodotto armonizzate o di un ETA e quindi non possono essere marcati CE né avere una Dichiarazione di Prestazione. Pertanto, le regole di valutazione delle prestazioni non sono specificate in un documento unificato.
In tutti i casi, se i prodotti sono commercializzati per il risparmio energetico, si applicano le regole nazionali sull'efficienza energetica in edilizia, come previsto dal D.M. 2 aprile 1998, che richiede prove effettuate presso laboratori accreditati o certificate da organismi di certificazione di prodotto, applicando una o più delle procedure previste dalle norme tecniche.
Le regole e le procedure previste dalle norme tecniche per la valutazione di materiali isolanti omogenei, UNI 10351, richiamano l’impiego del valore di conduttività termica dichiarata con riferimento alla UNI EN ISO 10456 per quanto riguarda le modalità statistiche di rappresentatività del dato. Tale norma prevede infatti delle forti maggiorazioni della conduttività in funzione del numero di misure effettuate. Un singolo rapporto di prova non è rappresentativo.
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..Continua la lettura nel PDF.
Nel pdf si continua parlando di:
- Dichiarazioni e Rapporti in Base alla Norma UNI EN10456
Per l'articolo si ringrazia la gentile collaborazione di ANIT
CHI E’ ANIT
ANIT è un’associazione che dal 1984 si occupa di efficienza energetica e comfort acustico in edilizia rappresentando 96 aziende produttrici di materiali e sistemi, 450 soci onorari tra cui enti pubblici, scuole /università, ordini e collegi professionali e circa 3800 professionisti interessati al nostro settore.
Obiettivi generali dell’Associazione sono la diffusione, la promozione e lo sviluppo dell’isolamento termico ed acustico nell’edilizia e nell’industria come mezzo per salvaguardare l’ambiente e il benessere delle persone.
ANIT promuove la normativa legislativa e tecnica partecipando attivamente ai principali comitati e gruppi di lavoro del settore presso il Ministero dello sviluppo economico, Ministero dell’ambiente, UNI, Comitato Termotecnico Italiano. L’Associazione collabora anche con altri con Enti e Istituzioni per promuovere il risparmio energetico e il comfort acustico in edilizia come ENEA, Kyoto Club, Sacert, Legambiente, Consiglio Nazionale della Green Economy, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, RSE, ITC CNR, Fast, ANCE
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