Bioedilizia: materiali isolanti green e verifiche CAM
Per ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni diventa fondamentale la scelta di materiali isolanti ecosostenibili che possano garantire comfort termico, salubrità e risparmio energetico. In questo articolo forniremo una descrizione di quelli di origine naturale in uso in bioedilizia e le verifiche CAM cui essi sono sottoposti.
I materiali isolanti di origine naturale più utilizzati
In edilizia, i materiali isolanti svolgono funzioni di isolamento termico, acustico, o entrambi, e vengono classificati secondo l’origine della materia prima di cui sono composti. Infatti, i materiali isolanti possono essere di base vegetale, minerale, sintetica o composita. Nel caso in cui questi siano di origine vegetale, minerale o animale, vengono classificati come di ‘origine naturale'. Quelli più diffusi nell’edilizia sostenibile sono la fibra di legno, la lana di roccia, la cellulosa, la canapa e kenaf, il sughero, la lana di pecora, il lino e la juta.
Se in uso in interventi di nuova costruzione, ristrutturazione o riqualificazione energetica per la Pubblica Amministrazione, ognuno dei materiali sopra elencati è soggetto a quanto previsto dal D.M. n.256 del 23/06/2022, cd CAM Edilizia, ciascuno con differenti modalità.
La fibra di legno
La fibra di legno è un materiale di origine vegetale, ecologico e biocompatibile, ottenuto dal riciclo degli scarti di lavorazione del legno. A seguito del loro recupero, questi scarti vengono ridotti in fibre tramite processi meccanici per poi essere compattate con acqua e pressate in pannelli di varie dimensioni e spessori. Per migliorare la resistenza all’umidità e al fuoco, le fibre vengono trattate con sostanze idrofobizzanti, come la cera o i sali di boro. In alcuni casi, la resina naturale del legno funge da collante per le fibre, senza l’uso di altri additivi chimici. Per gli isolanti in fibra di legno è presente una specifica norma armonizzata per l’ottenimento della marcatura CE, la UNI EN 13171.
I pannelli in fibra di legno presentano valide proprietà sia dal punto di vista funzionale che ambientale. Essi, infatti, hanno ottime capacità di isolamento termico e acustico grazie alla struttura porosa e infeltrita delle fibre, struttura che permette loro di accumulare il calore e di ritardare il suo passaggio dall’esterno all’interno, creando un ambiente confortevole in ogni stagione. Inoltre, sono leggeri, durevoli, hanno un basso impatto ambientale e se prodotti in assenza di additivi chimici (es. sali di boro) sono biodegradabili.
Questi pannelli sono adatti per diversi usi nell’edilizia, come l’isolamento di intercapedini, cappotti, rivestimenti interni, coperture e solai, sia in strutture in legno che in muratura. Essi sono facili da lavorare e da installare per via della loro leggerezza e maneggevolezza e si adattano a varie esigenze progettuali.
La fibra di legno presenta ottime proprietà isolanti termo-acustiche dovute alla sua struttura e all’eccellente capacità di accumulo del calore, caratteristica che lo rende adatto anche all’isolamento nei mesi estivi, in quanto permette un elevato ritardo nel passaggio del calore dall’esterno verso l’interno. Le fibre di legno, inoltre, permettono la traspirazione del vapore acqueo, contribuendo alla diminuzione della formazione di muffe. Grazie alla sua leggerezza risulta essere un materiale molto facile da trasportare e da maneggiare.
Verifica CAM
Se utilizzati in interventi di nuova costruzione, ristrutturazione o riqualificazione nell’ambito di appalti della Pubblica Amministrazione, i pannelli in fibra di legno devono rispettare i requisiti riportati al paragrafo 2.5.7 del CAM Edilizia “Isolanti termici ed acustici”. Essendo questi un prodotto legnoso però, devono al contempo rispettare i requisiti riportati al precedente paragrafo 2.5.6 “Prodotti legnosi”, come peraltro indicato nella tabella del contenuto minimo di materiale recuperato, riciclato ovvero sottoprodotto riportata al punto i) del paragrafo 2.5.7.
Pertanto, le modalità di verifica dei requisiti CAM sono in parte quelle indicate al paragrafo 2.5.7 e in parte quelle indicate dal paragrafo 2.5.6 del Decreto. È quindi necessario che la Relazione CAM illustri in che modo siano stati considerati entrambe i criteri progettuali e che vangano allegati ad essa i seguenti documenti:
- dichiarazione rilasciata dal legale rappresentate dell’azienda produttrice, supportata dalla documentazione tecnica quali le schede dei dati di sicurezza (SDS), se previste dalle norme vigenti, o rapporti di prova attestanti: la marcatura CE (attestata tramite DoP), la non aggiunta di sostanze SVHC secondo il regolamento REACH in concentrazione del 0,1% (peso/peso), la non produzione con agenti espandenti che causino la riduzione dello strato di ozono, la non formulazione con catalizzatori al piombo quando spruzzati o nel corso della formazione di schiuma di plastica e, se prodotti con resina di polistirene, che gli agenti espandenti siano inferiori al 6% in peso del prodotto finito;
- Certificazione di catena di custodia che attesti un contenuto minimo del 70% legno riciclato, come ad esempio FSC® Recycled, l’etichetta Riciclato PEFC o il Marchio di qualità ecologica Ecolabel EU.
ATTENZIONE: Sulla dichiarazione deve sempre essere apposta la firma del legale rappresentante dell’azienda produttrice; inoltre dev’essere riportato il nome commerciale del materiale isolante, che dev’essere il medesimo indicato su tutti i diversi documenti allegati alla Relazione CAM (DoP, certificazioni di prodotto/EPD, SDS, etc.).
La cellulosa
La fibra di cellulosa si ottiene dal recupero della carta, principalmente di quotidiani, tramite un processo di trituramento meccanico e sfibratura. Durante questo processo si aggiungono dei sali minerali, in particolare il sale di boro in polvere, per rendere la fibra resistente al fuoco, all’umidità e agli agenti biologici. La fibra di cellulosa è un prodotto ecocompatibile che deriva dal legno; pertanto, ne conserva le ottime proprietà tarmiche; presenta quindi ottime proprietà isolanti e un’elevata inerzia termica, caratteristica che lo rende un materiale isolante adatto sia per utilizzi invernali che estivi.
Per questa tipologia di isolanti non è presente una norma armonizzata per l’ottenimento della marcatura CE, è possibile far riferimento alla norma UNI EN 15101, studiata appositamente per questo scopo ma non ancora accreditata, o all’ l’EAD 040138-01-1201 “Prodotti per l'isolamento termico e/o acustico in-situ in fibre vegetali”, riferimento per la marcatura CE volontaria di questi prodotti tramite ETA.
La fibra di cellulosa può essere prodotta come fiocchi per insufflaggio o in pannelli e trova applicazione nell’isolamento di tetti, pareti e pavimenti previo trattamento delle fibre compresse nei sacchi prima della posa.
La fibra di cellulosa presenta anch’essa delle ottime proprietà termoisolanti, come evidenziano i bassi valori di conducibilità termica. Inoltre, esseno un prodotto derivato dalla carta e quindi, dal legno, presenta la medesima capacità di accumulo del calore che caratterizza le fibre di legno, come l’elevata capacità di far traspirare il vapore acqueo, contribuendo alla diminuzione della formazione di muffe.
L'ARTICOLO PROSEGUE NEL PDF IN ALLEGATO...
Nei prossimi paragrafi si parlerà di:
- Lana di roccia;
- Altri isolanti: canapa, sughero, lana di pecora, lino e juta;
- Conclusioni della trattazione.
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