Normativa BIM: da dove partire?
Ecco un articolo di approfondimento che, come una "bussola", ti guiderà nel panorama normativo di riferimento.
Guida per orientarsi nel panorama normativo in ambito BIM
Ormai da tempo il BIM ha fatto il suo ingresso nel mondo dell’edilizia. La sua evoluzione si lega inevitabilmente anche allo sviluppo normativo che ad oggi vanta una rete ben strutturata di norme tecniche nazionali (UNI), europee (EN) ed internazionali (ISO), specifiche tecniche (TS), rapporti tecnici (TR) e prassi di riferimento (PdR) con l’obiettivo di supportare e facilitare l’utilizzo della metodologia nella prassi quotidiana degli stakeholders della filiera.
In quello che i meno avvezzi definirebbero un labirinto normativo, in questo articolo, faremo chiarezza sul panorama legato alle principali normative a cui fare riferimento nell’ambito BIM fornendo la bussola per orientarsi al meglio.
Pertanto, ai fini del presente articolo, il focus sarà rivolto alle principali normative Internazionali, Europee e Nazionali tralasciando la legislazione vigente a qualsiasi livello.
Questo articolo, quindi, non ha la pretesa di descrivere e menzionare tutte le normative, ma ha l’obiettivo di fornire gli strumenti principali per orientarsi all’interno del contesto BIM.
Le norme in ambito BIM
È ormai risaputo che lo scenario normativo BIM si apre nel 2009 con la prima versione della UNI 11337 Edilizia e opere di ingegneria civile - Criteri di codificazione di opere e prodotti da costruzione, attività e risorse - Identificazione, descrizione e interoperabilità. Solo successiva la PAS 1192 in Gran Bretagna, spesso presa a riferimento e ormai abrogata. Nonostante l’ordine temporale presenti la nascita di alcune norme piuttosto che altre, nell’orientamento alla normativa è giusto considerare ed essere consapevoli della prevalenza di una sull’altra.
Norme ISO
ISO - International Organization for Standardization: sono le norme di riferimento con valenza mondiale che i diversi paesi possono decidere se adottare o meno.
Partiamo, quindi, dalla norma policentrica del BIM: la UNI EN ISO 19650 Organizzazione e digitalizzazione delle informazioni relative all’edilizia e alle opere di ingegneria civile, incluso il Building Information Modelling (BIM) - Gestione informativa mediante il Building Information Modelling.
La dicitura UNI EN indica l’adozione della norma ISO sia a livello nazionale (UNI) sia a livello europeo (EN), per cui valida in Italia e in Europa.
La serie UNI EN ISO 19650 presenta cinque parti pubblicate:
- Parte 1 - Concetti e principi del 2019;
- Parte 2 - Fase di consegna dei cespiti immobili del 2019;
- Parte 3 - Fase gestionale dei cespiti immobili del 2020;
- Parte 4 - Scambio di informazioni del 2022;
- Parte 5 - Approccio orientato alla sicurezza per la gestione informativa del 2020
La UNI EN ISO 19650-1 introduce il tema della gestione delle informazioni durante l’intero ciclo di vita dell’immobile. Si tratta di un processo che richiede la predisposizione e l’individuazione dei REQUISITI INFORMATIVI e la pianificazione del come e del quando i dati vengono consegnati. Pertanto, la gestione dei dati si differenzia dalla produzione e dalla consegna, ma è strettamente collegata ad esse. Trattandosi di gestione e produzione collaborativa delle informazioni, in questa parte di norma si definisce anche la necessità di un ambiente di condivisione dati - ACDat a supporto di tali attività e scambi individuando degli stati all’interno di questo ambiente legati all’avanzamento informativo del dato (elaborazione - condivisione - pubblicazione).
Consegna, gestione e scambio dati, quindi, diventano i concetti cardine di questa normativa e sono meglio analizzati nelle parti successive di norma.
La UNI EN ISO 19650-2, infatti, pone l’attenzione sulla fase di consegna dei cespiti immobili stimolando l’uso di documentazione atta a condividere REQUISITI, tempistiche, ruoli e responsabilità, metodi e procedure di produzione e consegna e tutto quanto necessario a una completa condivisione e trasparenza all’interno di documenti quali:
- Capitolato Informativo;
- Offerta di gestione informativa;
- Piano generale di consegna delle informazioni;
- Piano di consegna delle informazioni del gruppo incaricato;
- Piano di mobilitazione del gruppo di fornitura;
- Piano di gestione informativa.
La UNI EN ISO 19650-3, quindi, segue ad approfondire la fase gestionale andando a specificare tutte le attività utili, necessarie e da definire al fine di una corretta gestione dei dati.
Infine, la UNI EN ISO 19650-4, inerente lo “scambio di informazioni” conclude l’approfondimento dei focus individuati nella parte 1 trattando con maggiore chiarezza i processi collaborativi e di scambio, individuando come vettori principali di questa attività:
- Contenitori informativi, cioè un insieme coerente denominato di informazioni reperibili all’interno di file (incluso il modello, il documento, la tabella, il prospetto);
- Ambiente di condivisione dati - ACDat, cioè l’ambiente predisposto per lo scambio di contenitori informativi.
Trattandosi di digitalizzazione, la UNI EN ISO 19650-5, insiste sulla sicurezza per la gestione informativa. Si parla di:
• Piano di gestione della sicurezza;
• Piano di gestione della violazione/incidenti della sicurezza.
È impossibile in un processo digitale, infatti, non tener conto di questioni legate alla sicurezza digitale. In questa parte di norma, quindi, si identificano: beni sensibili, sensibilità di terze parti, triage di sicurezza e tutto quanto attinente sul tema.
Sempre in ambito digitale e ISO è bene menzionare e ricordare l’esistenza di altre normative legate al BIM:
UNI EN ISO 16757 Strutture dati per i cataloghi elettronici di prodotto peri servizi in edilizia - Parte 1: Concetti, architetture e modelli (del 2019) e Parte 2: Geometria (del 2019), che analizzano tutti gli aspetti legati ai prodotti: tipo di proprietà ad essi legati, geometrie, descrizione, ecc.
UNI EN ISO 12006 Edilizia - Organizzazione dell’informazione delle costruzioni Parte 2: struttura per la classificazione (del 2020) e Parte 3: struttura per informazioni orientate agli oggetti (del 2022); normative orientate a definire le informazioni (classi, sottoclassi, intero, parte, sistemi, sottosistemi, oggetto) e il linguaggio macchina per specificare i dati in forma univoca;
UNI EN ISO 23386 Metodologia per descrivere, creare e mantenere proprietà nei dizionari di dati interconnessi (del 2020) e la UNI EN ISO 23387 Building information modelling (BIM) - Modelli di dati per oggetti da costruzione utilizzati nel ciclo di vita dei beni edilizi - Concetti e principi (del 2020), per cui si rimanda al seguente LINK.
UNI EN ISO 29481-3 Modelli di informazioni di edifici - Guida per lo scambio di informazioni - Parte 1: Metodologia e formato (del 2017) in cui si parla dei formati di scambio delle informazioni come ad esempio la Model View Definition e Parte 3: Schema dei dati (del 2022) più specifica sulla definizione di linkset e proprietà degli oggetti.
Norme CEN
CEN - Comité Européen de Normalisation: sono le norme di riferimento con valenza europea; sono recepite dai paesi membri; il loro obiettivo è quello di uniformare la normativa a livello europeo.
Ad insistere sul livello normativo europeo ci sono le “EN” le normative prodotte e approvate dal CEN - Comité Européen de Normalisation. In particolare sul tema BIM se ne possono individuare specificatamente due:
- UNI EN 17412-1 Building Information Modelling - Livello di fabbisogno informativo - Parte 1: Concetti e principi (del 2021), normativa su cui è possibile approfondire al seguente LINK.
- UNI EN 17632-1 Building information Modelling (BIM) - Modellazione e collegamento semantico (SML) - Parte 1: Schemi di modellazione generica (del 2023).
Quest’ultima si aggancia al tema della modellazione e degli oggetti, proprietà e descrizione analizzando nel dettaglio con schemi approfonditi relazioni fra dati, simboli e linguaggio.
Norme UNI
UNI - Ente Nazionale Italiano di Unificazione: si tratta della norma nazionale italiana.
Prima che potessero nascere le norme ISO e CEN, in Italia vigeva la UNI 11337, che negli anni è divenuta una norma divisa in parti. Dal 2017 ad oggi sono 7 le parti pubblicate e altre ancora in elaborazione. La norma non parla direttamente di BIM, ma si dedica agli aspetti generali della gestione digitale del processo informativo nel settore delle costruzioni. In pratica anticipava concetti ripresi dalla serie UNI EN ISO 19650 e migliorati con le norme europee di dettaglio.
Per sintetizzare i contenuti delle diverse parti, la serie UNI 11337 attualmente a disposizione è così composta.
La parte 1 introduce un pacchetto di definizioni utili a tutta la serie e si focalizza sul dato immesso in un processo di digitalizzazione del settore delle costruzioni. Sono descritte le tipologie di dato, le informazioni che possono contenere e le modalità di esplicitazione. La norma riporta i requisiti per la struttura dei veicoli informativi, e le strutture informative del processo e del prodotto, individuando una certa maturità digitale del settore delle costruzioni.
La parte 2 è l’ultima arrivata e fornisce indicazioni relative alla relazione tra gestione dei progetti e gestione delle informazioni, rivolta in particolare al ruolo della committenza durante la fase di progettazione di un cespite immobile.
La parte 3 descrive le schede di raccolta delle informazioni relative ai prodotti. La parte 4 fornisce le indicazioni per i LOD, la cui naturale evoluzione sono i LOIN – Livelli di fabbisogno informativo della UNI EN 17412-1.
Di grande utilità sono la parte 5 e 6. Infatti, esse definiscono i ruoli, le regole e i flussi necessari alla produzione, gestione e trasmissione delle informazioni e la loro connessione e interazione nei processi di costruzione digitalizzati. In pratica sono descritti l’offerta e il piano per la gestione informativa e il capitola informativo. Questo ha un approfondimento per la sua compilazione proprio nel UNI/TR 11337-6.
Infine la parte 7 introduce le figure professionali che operano con il BIM attraverso l’individuazione dei compiti e attività specifiche che necessitano requisiti in termini di conoscenza, abilità e competenza. Tale norma permette di effettuare la valutazione delle conformità che conduce alla certificazione da parte di un organismo di certificazione accreditato.
La serie UNI 11337 si applica congiuntamente alla serie UNI EN ISO 19650.
Ogni giorno si lavora alla definizione e all’aggiornamento di tante normative e ogni giorno il panorama e la rete normativa si espande andando a supporto degli stakeholders della filiera. È bene ricordare che le norme sul BIM, siano esse ISO - EN o UNI, vanno a supporto e a completamento di tutte quelle già esistenti e che regolano la struttura edilizia ad oggi esistente.
Pertanto, è bene che a queste vengano associate tutte le altre di settore.
BIM
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